1. BTP DA RECORD: RICHIESTE PER OLTRE 100 MILIARDI. INVESTITORI A CACCIA DEL NUOVO DECENNALE
BTP ITALIANI
Maximilian Cellino per www.ilsole24ore.com
Alla corsa degli investitori istituzionali ad accaparrarsi i BTp ci eravamo forse abituati nel recente passato. Mai però le richieste su un titolo del Tesoro italiano avevano superato la soglia dei 100 miliardi di euro come per il nuovo decennale appena emesso per un importo complessivo di 14 miliardi .
Rendimenti italiani sotto il fato
Un segnale ancora una volta inequivocabile - dopo gli esempi del BTp Italia, ma anche dei diversi bond piazzati attraverso un sindacato di banche, prima e durante l’emergenza Covid - della capacità dei rendimenti italiani di attirare l’attenzione del mercato.
In termini di rendimento, secondo quanto riferito a Radiocor da fonti finanziarie, il nuovo benchmark con scadenza dicembre 2030 riconosce uno spread di 9 punti base sul rendimento del precedente benchmark decennale, che ieri in chiusura viaggiava all’1,55% e che oggi registra un po’ di comprensibile pressione attestandosi al momento all’1,60 per cento. Tanto pare fare qualche confronto nel resto d’Europa, tolta la Germania che su scadenze simili viaggia con il suo Bund a -0,40%, Portogallo e Spagna si muovono su rendimenti di poco superiori allo 0,50% e la sola Grecia offre tassi più elevati.
GUALTIERI PATUELLI PROFUMO VISCO
Vigilia della riunione della Bce
Il collocamento del nuovo BTp decennale giunge alla vigilia di una riunione in cui la Bce potrebbe decidere di aumentare la portata attuale da 750 miliardi di euro del proprio piano di acquisti legato all’emergenza pendemica (Pepp) che interessa in prima battuta i titoli di Stato dell’Eurozona.
E all’indomani dei primi dati ufficiali della redistribuzione dell’intervento fra le diverse attività e i differenti Paesi, che hanno mostrato come fra la fine di marzo e maggio l’Eurotower abbia acquistato 37 miliardi obbligazioni pubbliche italiane con una deviazione rispetto al criterio delle quote di partecipazione al capitale Bce meno marcata di quanto ci si attendesse (4,7% in più rispetto al +12,4%registrato nel Pspp nello stesso periodo).
spread btp bund
2. LA BCE CI HA PRESTATO 50 MILIARDI IN DUE MESI
Nino Sunseri per “Libero quotidiano”
L' unico bazooka esistente in questo momento in Europa è quello che Christine Lagarde ha ereditato da Mario Draghi alzandone poi la potenza di fuoco. Per il resto pistole ad acqua e bolle di sapone. In circa due mesi la Bce ha messo sul piatto oltre cinquanta miliardi per comprare Btp. Ha utilizzato sia il vecchio quantitative easing varato da Draghi (2,85 miliardi a maggio e 10,9 ad aprile) sia il piano straordinario anti-virus per altri 37,4 miliardi. Sono questo, finora, gli unici aiuti arrivati dalla Ue. Per il resto solo parole e vaghe promesse. Il famoso "Recovery fund" ideato da Macron e Merkel sarà in grado, forse, di sparare qualche bolla di sapone.
Roberto Gualtieri
E nemmeno subito. A nulla è valso il pomposo cambio di denominazione in «Next generation eu». A Bruxelles devono aver fatto confusione: non è un' operazione a beneficio delle prossime generazioni. I nostri ragazzi avranno tutto il tempo di invecchiare prima di vedere qualche spiccolo. Nel frattempo soffriranno molto aspettando i 750 miliardi di cui si parla da un paio di mesi come salvagente d' oro per il futuro dell' l' Unione. Sono 500 miliardi a fondo perduto e 250 come prestiti a lunghissimo termine e a tasso bassissimo. All' Italia, secondo gli entusiastici calcoli della prima ora dovevano arrivare circa 170 miliardi in poco tempo.
NULLA QUEST' ANNO
In realtà, guardando bene i testi si scopre che per quest' anno non arriverà nulla nonostante le necessità siano maggiori perchè le aziende chiudono i disoccupati aumentano.
Non a caso il Pil è visto in caduta del 13%. Per gli stanziamenti europei mancano i tempi tecnici e soprattutto politici. Se tutto andrà bene se ne parlerà l' anno prossimo. Ma saranno spiccioli in confronto alla gravità della situazione: quattro miliardi a fondo perduto e otto sotto forma di prestiti. Poi, secondo i programmi le erogazioni aumenteranno progressivamente fino al 2026.
spread btp bund
Tuttavia c' è la concreta possibilità che non arrivi un bel niente. Il programma, infatti, deve essere approvato dai 27 parlamenti dei Paesi aderenti. Se anche uno solo si oppone salta tutto. Dovranno votare anche Olanda e Danimarca dove la situazione è a dir poco esplosiva: già i governi sono contrari al fondo europeo. Ma sono anche in minoranza.
Chissà che argomenti useranno per convincere le rispettive aule dichiaratamente anti-Ue Una costruzione così complicata e piena di trappole sembra architettata con un solo scopo. Costringere l' Italia a prendere i 37 miliardi del Mes. E' vero che non ci sono condizioni tranne la destinazione per infrastrutture, investimenti green e sanità. E' chiaro quindi che le spese prima di essere approvate a Bruxelles dovranno essere esaminate. Se Di Maio, come ministro degli Esteri, dice che utilizzerà i fondi europei per tagliare le tasse e difficile non capire i mal di pancia che arrivano da Bruxelles.
LAGARDE - MERKEL - VON DER LEYEN
BOA DI SALVATAGGIO
E così l' unica boa di salvataggio rimane la Bce che in questo momento ha in pancia quasi 400 miliardi di Btp. Li ha comprati a partire dal 2015. Li ha sempre rinnovati alla scadenza e ha restituito agli Stati le cedole incassate sotto forma di dividendi e tasse che le banche centrali versano ai rispettivi governi. In questa maniera ha abbassato lo spread a 188 punti. Con il programma anti virus ha acquistato anche 46,74 miliardi di Bund tedeschi, 23,57 miliardi di titoli francesi e 22,39 miliardi di titoli spagnoli. In Grecia appena 4 miliardi.
La riunione di giovedì della Bce sarà l' occasione per rifare i conti.
Annunciato il 12 di marzo con una dotazione di 750 miliardi, ilpiano anti virs ha portato ad acquisti per 234 miliardi e al ritmo attuale dovrebbe esaurire la sua potenza di fuoco entro l' autunno. Per questo motivo un rafforzamento della sua dotazione appare inevitabile . Le attese vanno da un aumento minimo di 250 miliardi ad un massimo di 500 che porterebbe il plafond a 1250 miliardi. Un passaggio molto delicato e molto atteso dai mercati.
Con il dubbio però del possibile intervento a gamba tesa della Corte Costituzionale tedesca.
l'esordio di christine lagarde alla guida della bce 4