Giulia Lupo
DAGONEWS
Che ci faceva il sabato prima di Pasqua sul volo Roma-Catania AZ1731 dell'11 aprile ore 9,05, la senatrice grillina Giulia Lupo, nata a Ragusa 42 anni fa? Ah saperlo! Non andava in vacanza a casa, vero?
La ex hostess che tiene in mano il ministro Patuanelli nella crisi Alitalia, dopo aver fatto naufragare l’accordo giallo-verde con Delta, Atlantia e FS (se l’avessimo venduta qualche mese fa non ci troveremmo in queste condizioni) trattando sottobanco con Lufthansa, ha prima imposto il tandem di Blue Panorama Leogrande/Zeni (che l’ha fatta quasi fallire) e ora vuole nazionalizzare Alitalia con trenta aerei?
Se riusciremo ad andare a Londra o a Parigi sarà un miracolo a 5 stelle.
IL COMMISSARIO ALITALIA LO HA DECISO L’EX HOSTESS GRILLINA LUPO
https://www.lettera43.it/leogrande-commissario-giulia-lupo-hostess-m5s/
articolo dell’11 Dicembre 2019
GIULIA LUPO
Se una hostess indica il commissario straordinario per l’Alitalia è lecito attendersi (per la proprietà transitiva) che il prossimo amministratore delegato dell’Eni venga nominato da un benzinaio. Già, nel mondo del Movimento 5 stelle avviene anche questo.
stefano patuanelli
Il principale sponsor di Giuseppe Leogrande quale commissario unico della compagnia aerea è stata Giulia Lupo, senatrice grillina. Ed è a lei che si rivolgono tutti per sapere quale saranno le strategie del governo per l’Alitalia. Persino tra gli addetti ai lavori: risultano, e stupiscono, molte sue interlocuzioni con i diversi candidati alla cordata salvatrice, poi evaporata, a cominciare da Lufthansa.
La posizione dell’ineffabile Giulia si è rafforzata dopo che Stefano Patuanelli, suo ex capogruppo a Palazzo Madama, è stato nominato ministro dello Sviluppo economico. Ed è stata proprio questa conoscenza maturata fra i velluti del Senato a far aumentare il peso specifico della Lupo nei confronti del ministro e, quindi, del governo.
GIULIA LUPO 1
E pensare che fino alla fine del Conte I la ex hostess non aveva dato una prova brillante della sua attività di parlamentare. Il 30 luglio 2018 aveva presentato un’altisonante proposta di legge delega che si proponeva il riordino del trasporto aereo. Tema talmente urgente che la Commissione Trasporti ha aspettato sei mesi prima di metterla in calendario (l’8 gennaio 2019), un altro mese per indicare un relatore (14 febbraio), e ora giace dimenticata nei cassetti di Palazzo Madama.
La circostanza che la Lupo abbia convinto Patuanelli a scegliere proprio Leogrande, poi, la dice lunga sulle capacità di analisi del ministro. Non foss’altro per scaramanzia, e senza nulla togliere alle capacità professionali del nuovo commissario unico di Alitalia, ma Leogrande è un esperto di diritto fallimentare: non proprio un buon viatico per una compagnia aerea che ha un piede nella fossa e con l’altro ci sta per entrare.
Giuseppe Leogrande
A smentire i superstiziosi non ci sono neppure i risultati – che non sono buoni – di Blue Panorama, la compagnia aerea di cui Leogrande è stato prima commissario, e poi presidente. E comunque, una cosa è Blue Panorama, un’altra è l’Alitalia. Ma questo ai pentastellati frega poco e niente. In attesa che un benzinaio indichi l’amministratore delegato dell’Eni o che un postino faccia il nome per il prossimo numero uno delle Poste.