Patrizia Albanese per "la Stampa"
flavio briatore ed elisabetta gregoraci
Entusiasta come un ragazzino. Anzi, «felice, davvero felice». Flavio Briatore non si sentiva così da dodici anni. Da quando è iniziata la vicenda giudiziaria che gli è costata sei processi e il sequestro di uno yacht poi venduto all'asta per 7 milioni, sborsati da Bernie Ecclestone.
Per non parlare dell'aspetto più strettamente privato. Con la separazione dalla moglie Elisabetta Gregoraci: anche il matrimonio è finito nel frullatore «dei processi e dei continui colloqui e riunioni con i miei avvocati, che ringrazio».
È finita, con un'assoluzione, dopo 12 anni...
«Sono felice, davvero felice. Ma questa non è giustizia, se obbliga una persona innocente a convivere con un incubo del genere».
Da non dormirci la notte. E non solo. Quanto ha inciso nel privato?
flavio briatore elisabetta gregoraci e il figlio nathan falco
«Molto. Ha inciso molto con la mia famiglia. Sei segnalato alle banche come evasore, contrabbandiere. Tanti progetti che avevo in mente non ho potuto realizzarli. Anche se poi...».
Poi?
«Ho le spalle larghe, certo. E sono andato avanti lo stesso. Ma a che prezzo».
Anche del matrimonio? Sarebbe andata diversamente?
«Certo, tutto influisce. Sul carattere. E su tutti quelli che ti stanno più vicino. Cambia il rapporto. Anche con chi lavora con te. E si deve subire ore e ore di colloqui con gli avvocati. Per difendere te stesso e tutti quanti. Non puoi stare 12 anni sulla graticola così».
E col ricordo del sequestro del Force Blu, con a bordo sua moglie Elisabetta Gregoraci, madre da pochissimo.
«Quando hanno sequestrato la barca, a La Spezia, c'erano mia moglie e mio figlio appena nato. È stato un assalto della Finanza, abbastanza traumatizzante. Il bambino era piccolo e per fortuna non ne ha ricordo. Ma per Elisabetta non è stato piacevole. Né per chi era con lei, né per l'equipaggio».
FLAVIO BRIATORE SULLO YACHT FORCE BLUE
Quella barca un anno fa venne venduta a Ecclestone.
«Una porcheria. Davvero una porcheria. Uno scandalo, guardi. Venduta due settimane prima del verdetto di Cassazione, che mi ha assolto. Avevamo espressamente chiesto di aspettare. Invece, niente».
Chiederà un risarcimento? Lo Stato dovrà restituirle i 7 milioni incassati da Ecclestone.
«Non ne ho idea. Oggi sono tranquillo per la prima volta da 12 anni. E devo soltanto ringraziare gli avvocati».
Anche un bel costo.
NATHAN FALCO ELISABETTA GREGORACI FLAVIO BRIATORE
«Non voglio parlare di cifre. Fossi stato un piccolo imprenditore, sarei stato rovinato. La gogna, il sequestro della barca, prime pagine, telegiornali, siti anche internazionali. Sei additato come un delinquente».
All'inaugurazione dell'anno giudiziario di Genova è stato sottolineato come 2 imputati su 3 vengano assolti dopo il dibattimento.
«I pm spesso non cercano la verità. Per quello i processi durano tanto, anche senza prove certe. Come con me. Per fortuna in Cassazione e ora a Genova abbiamo trovato persone che hanno cercato la verità».
Ora una nuova barca?
«Non so. Ora è l'ultima cosa. L'affitterò come ho sempre fatto anche in passato».
Ce l'ha con qualcuno?
«Nessun astio. Ma se non mi chiamavo Briatore, quel processo non sarebbe mai stato fatto. Ma andiamo avanti. Accettando e perdonando».
FLAVIO BRIATORE SULLO YACHT FORCE BLUE
Come ha spiegato tutta la vicenda a suo figlio?
«Gli ho spiegato che non ho mai evaso niente. Mi è spiaciuto per quello che poteva magari venirgli detto a scuola. Ora, finalmente, può rispondere di andare a quel paese».
2 - BRIATORE: «IO, ASSOLTO DOPO 12 ANNI HO RISCHIATO IL FALLIMENTO»
Claudia Guasco per "il Messaggero"
Dodici anni di processo, sei sentenze, due rinvii dalla Cassazione alla Corte d'Appello. «Tanto per cominciare possiamo dire che alla fine, ma molto alla fine, la giustizia trionfa. Mi chiedo però che giustizia sia, se un procedimento dura tutto questo tempo. Fa sprofondare una persona innocente in una vita da incubo». Flavio Briatore, dal salotto di casa, si gode l'assoluzione dall'accusa di evasione fiscale sull'Iva per oltre 3 milioni con l'attività di noleggio del suo yacht Force Blue e la revoca della confisca dell'imbarcazione che però, nel frattempo, è finita all'asta.
elisabetta gregoraci e flavio briatore si tuffano dal force blue nel 2010
Acquistata dall'ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone per 7 milioni a fronte di una stima di 20 milioni. Ora la sentenza dei giudici genovesi stabilisce che il fatto non costituisce reato e «io li ringrazio - afferma l'imprenditore - perché sono gli unici che hanno cercato la verità. Ma resta il fatto che questa storia è stata una persecuzione».
Il cognome Briatore c'entra qualcosa?
«Sicuramente è stato anche un processo al personaggio, questo è pacifico. Il professo Franco Coppi, uno dei mie avvocati, ha detto che un doppio rinvio accade pochissime volte. Ebbene, a me è successo. Sono stati dodici anni durissimi, con la costante pressione delle udienze, un pensiero fisso che ti ronza nella testa. E poi la schiera di legali con cui confrontarsi, la preoccupazione per i dipendenti della barca, gli sbarramenti nel mondo degli affari».
elisabetta gregoraci e flavio briatore
La sua attività ne ha risentito?
«Se non hai le spalle larghe, una giustizia cosi ti fa fallire. Io sono conosciuto in tutto il modo il mondo per i miei venticinque anni di attività imprenditoriale, eppure gli affari hanno accusato il colpo: sono stato inserito nella lista nera delle banche, non potevo più accedere ai finanziamenti come è prassi normale nel mio settore.
flavio briatore elisabetta gregoraci
Ho fatto fuoco con la legna che avevo da parte, come si dice, ma c'erano alcuni progetti che da solo non sono stato in grado di realizzare. Se questa situazione dura un anno o due si può aspettare, quando si arriva al decennio no. Io non avevo bisogno di finanziamenti per andare avanti, in caso contrario sarei stato rovinato. Ti distruggono il lavoro, la vita, la famiglia. Senza contare, poi, che processi del genere fanno scappare gli investitori internazionali. Non è una bella pubblicità per l'Italia».
Le immagini del sequestro del Force Blue, il 20 maggio 2010, hanno fatto il giro delle tv. «È stato un arrembaggio, al largo di La Spezia sono arrivate le motovedette, sembrava avessero scoperto il covo di Totò Riina. A bordo c'erano mia moglie Elisabetta Gregoraci con nostro figlio Nathan Falco, che aveva solo due mesi, per lei è stato un trauma.
BRIATORE YACHT FORCE BLUE
Comunque, dopo questi fuochi d'artificio la Procura nomina un custode e lo yacht continua a svolgere attività di charter con i turisti. Volevo assicurare un posto all'equipaggio e ha funzionato: la barca ha stipulato noleggi per 8 milioni di euro, compresi i miei.
Ho sempre pagato, come faccio quando vado a mangiare nei miei ristoranti. Avevamo un accordo in base al quale, a fine stagione, la società armatrice avrebbe ripianato le perdite, ma improvvisamente il custode viene indagato e ne arriva un altro. Da quel momento le cose cambiano.
Esplode la pandemia, americani e russi che sono i nostri principali clienti non vengono più, consigliamo di tenere la barca armata al minimo. Il 27 gennaio 2021 scopriamo che il Tribunale ha messo lo yacht all'asta, senza nemmeno informare la società armatrice né aspettare la sentenza della Cassazione che sarebbe arrivata dodici giorni dopo. È questo che mi ha fatto più male, mi hanno portato via un bene a un terzo del prezzo. Dovrebbe esserci un ristoro per i soldi persi, a me basta solo che finisca questa storia».
flavio briatore elisabetta gregoraci
C'è stato accanimento?
«Sono un personaggio pubblico e contro di me c'è una cattiveria incredibile. Eppure una barca è come un'azienda, crea posti di lavoro e indotto sul territorio con i turisti. In Italia c'è invidia sociale contro chi ce l'ha fatta, abbiamo un governo che è contro le imprese».
Però nel nostro Paese continua a investire.
«Io sono italiano e ci credo. Il dna dell'imprenditore è creare occupazione, i problemi non si risolvono con il reddito di cittadinanza ma facendo lavorare le aziende».
Chi vorrebbe come nuovo Presidente della Repubblica?
«Vedo molto bene Mario Draghi. Abbiamo il terzo debito mondiale, quando arriveranno i soldi dall'Europa dovranno essere gestiti bene. Per ora gli aiuti se ne sono andati in biciclette e banchi a rotelle».
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