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    CHE FIGURACCIA! L’ITALIA PRENDE 5 PAPPINE DALLA GERMANIA. VA BENE CHE ERA UNA PARTITA DI NATIONS, L’ULTIMA PRIMA DELLE VACANZE, MA IL 5-2 CONTRO I TEDESCHI E’ UN’UMILIAZIONE. NON C’E’ GNONTO (A SEGNO PER LA PRIMA VOLTA IN AZZURRO) CHE TENGA, IL CALCIO ITALIANO E’ IN CRISI NERA. NON C’E’ UN BOMBER, NON C’E’ UN FANTASISTA E BASTONI OGGI VALE MEZZO NASO DI CHIELLINI. E SE ANCHE DONNARUMMA “PAPERUMMA” SBAGLIA, IL DISASTRO E’ TOTALE – MANCINI HA INTENZIONE DI CONTINUARE CON ESPERIMENTI E CARNEADI SENZA ARTE NE’ PARTE OPPURE VUOLE COSTRUIRE UNA SQUADRA VERA? – LA LEZIONE DI GIORGIO CHINAGLIA


     
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    DA ilnapolista.it

     

     

     

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    Di Giorgio Chinaglia si ricorda un aneddoto riportato da Paolo Condò. Era l’ottobre del 72, si giocò Lussemburgo-Italia partita di qualificazione ai Mondiali. Gli azzurri vinsero 4-0. Dopo sei minuti erano in vantaggio 2-0, gol di Chinaglia appunto e di Gigi Riva. Gli azzurri cominciarono a rilassarsi. Tutti tranne Giorgione che continuò a correre come un forsennato fino all’ultimo. A fine partita gli chiesero del suo impegno e lui ricordò che la sua infanzia in Galles, era cresciuto lì da emigrante, suo padre lavorava in fonderia. «Conosco l’orgoglio che prova un papà emigrato quando dice al suo bambino: “Oggi ti porto a vedere l’Italia”, e magari sono due mesi che risparmia sulle sigarette per comprare i biglietti per la partita».

     

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    Questo breve racconto ci è tornato in mente questa sera mentre stavamo guardando l’Italia contro la Germania a Moenchegladbach in Nations League. È finita 5-2 per i tedeschi che sono andati avanti 5-0. Poi le reti di Gnonto e Bastoni. Non si perde così. La Germania è certamente più forte, ha calciatori di tre categorie superiori: Neuer, Rüdiger, Kimmich, Gundogan, Müller, Sané, Timo Werner. L’Italia ha giocato con la solita formazione sperimentale che però fino a stasera era in testa al girone. Nonostante la differenza in campo, prendere cinque gol dalla Germania brucia. Soprattutto, è inaccettabile che si subiscano gol per superficialità difensiva come la famigerata costruzione da dietro (quoque tu Donnarumma).

     

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    Non è tutto nero. L’Italia qualcosina ha mostrato. Ma anche se siamo all’ultima partita stagionale, non bisognerebbe mai mollare mentalmente. Bisogna avere la consapevolezza che siamo più deboli e quindi c’è il dovere di compensare con altre virtù. Una brutta serata, seppure in Nations League.

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