Chiara Testoni per www.domusweb.it
dakota building new york 1884
Da sempre il cinema intreccia relazioni con l’architettura, che può entrare nel linguaggio filmico in vari modi: come semplice sfondo scenico o come protagonista principale del racconto. In particolare nei film noir, thriller e cosiddetti “dell’orrore”, questa relazione tra narrazione e spazio dà adito ad un disturbante squilibrio, soprattutto quando ad essere fonte e teatro di alienazione e panico è la “casa”, il luogo per eccellenza dove, in teoria, trovare un riparo sicuro non solo dai pericoli del mondo ma anche dai propri incubi.
casa 657 boulevard westfield
E così i film horror si arricchiscono di ambientazioni domestiche che si prestano ad ospitare vicende sinistre: è il caso dei plumbei e mortiferi edifici in stile eclettico e Art Nouveau che hanno accolto le scene dei film di Polanski, Amenábar, Argento, o degli austeri e apparentemente rassicuranti edifici dal sapore vernacolare che sono stati luoghi di ripresa dei film di Kubrick, Avati e Murphy.
timberline lodge clackamas 1938
Ma anche la storia dell’architettura a volte entra nel copione: è il caso di opere di grandi Maestri che, con alcune loro insolite realizzazioni, vagamente evocative di rituali sacrificali precolombiani (Wright) o di dischi volanti alieni (Lautner), hanno offerto al regista (Ulmer, De Palma) ambientazioni intenzionalmente inquietanti: chissà poi se chi ci ha veramente vissuto ha mai avuto qualche brutto sogno.
timberline lodge clackamas 1938 2 malin residence los angeles 1960 2 palacio de los hornillos cantabria gotel campo dei fiori varese 1908 gotel campo dei fiori varese 1908 2 ennis brown house los angeles 1924 ennis brown house los angeles 1924 2 malin residence los angeles 1960 casolare bassa padana