bodrato
Concetto Vecchio per la Repubblica
Guido Bodrato, quanto percepisce di vitalizio?
«5200 euro, erano 6000 fino al maggio 2017, prima del prelievo di solidarietà deciso dalla Camera».
Quante legislature ha fatto?
«Sette, di cui due non complete; entrai nel 1968 con la Dc, uscii nel' 94. Tre volte sono stato ministro».
Quanto le toglieranno?
«Non lo so, non mi sono mai informato».
È preoccupato?
«Ma no, facciano quello che credono, ho 85 anni ormai».
È congrua la cifra che percepisce, secondo lei?
«Per me sì. Vede, ai nostri tempi un parlamentare non disponeva di tutti i rimborsi di cui godono oggi gli eletti. Sono stato a Montecitorio per oltre 25 anni senza avere mai un portaborse».
Cosa pensa del ricalcolo dei vitalizi?
«È un modo per colpire la centralità del Parlamento. La gestione dei vitalizi è stata discutibile, non è possibile che si abbia diritto all' indennità dopo un solo giorno e nemmeno dopo un anno. Però, al netto di queste storture, colpire tutti indiscriminatamente cos' è se non un attacco alla democrazia parlamentare?».
Cosa teme?
«Una svolta presidenzialista. Si va verso un Parlamento di sudditi, non di cittadini, dove contano solo le volontà dei leader».
roberto fico
Oggi, con la crisi, i parlamentari non guadagnano troppo? Non è un tema politico questo?
«Era una preoccupazione che avevamo anche noi, ricordo molti dibattiti sull' argomento, in tempi non sospetti; il fatto è che il 30-40 per cento se ne andava per vivere a Roma, e poi c' erano le campagne elettorali, che avevano un notevole costo perché c' erano le preferenze, con un rapporto fortissimo tra elettore ed eletto, oggi nemmeno immaginabile».
Oggi invece?
«Oggi è tutto un attaccare la casta, che è solo un modo per minare le istituzioni repubblicane».
Lei per chi vota?
«Io voto Pd, ma senza tessera, qualche volta scrivo le mie idee su Facebook; al referendum del 4 dicembre avevo votato per il No, la riforma non mi convinceva nel merito, ma quel che ci attende sembra molto peggio».
ugo sposetti
Cosa è cambiato rispetto ai suoi tempi?
«La comunicazione. Guardi Salvini, dilaga su tutte le reti, ad ogni ora del giorno, non solo in televisione ma pure sui social. Ai nostri tempi le interviste erano rare, le parole misurate. Ma ognuno deve vivere il tempo che ci è dato vivere, questo certo non è più il mio. Sarò sempre democristiano».
2. SPOSETTI
Concetto Vecchio per la Repubblica
Ugo Sposetti, quanto percepisce di vitalizio?
«Non vorrei parlare della mia storia».
Da quanto tempo lo percepisce?
«Da fine aprile, dopo cinque legislature, tre piene e due di due anni, ma in questi ultimi casi ho versato volontariamente i contributi».
Lei, essendo stato senatore nell' ultima legislatura, al momento non è toccato dal taglio.
«Ma se l' Ufficio di presidenza del Senato mi toglie anche solo venti euro io presento subito ricorso»
ugo sposetti
Se un ex deputato di lungo corso ha finito la sua carriera al Senato, al momento è salvo.Antonello Falomi, che è stato senatore tre volte, e poi ha trascorso l' ultima legislatura alla Camera, invece vedrà il suo vitalizio falcidiato. Non è una disparità inspiegabile?
ugo sposetti
«Ecco, questa difformità aggrava gli effetti d' incostituzionalità del provvedimento sui vitalizi, anche perché il Parlamento è composto dai due rami. Sono ferocemente contrario a questa riforma perché rappresenta il primo passo per toccare retroattivamente le pensioni degli italiani. Si crea così un precedente pericoloso, dirompente in uno stato di diritto».
Pensa davvero che poi toccheranno le pensioni?
«È molto probabile, e bisogna mettere in guardia gli italiani di fronte a questo rischio».
Però la sua posizione di irriducibile non è popolare oggi agli occhi della gente.
«Lo so bene, ma certe battaglie per difendere i principi vanno fatte proprio per questo; vorrei ricordare che i costituenti nel '48 decisero a ragione un' indennità per i parlamentari. Ora vedo che anche sul finanziamento pubblico ai partiti arrivano i primi ripensamenti».
casellati fico conte mattarella
I costi della politica, però, rappresentano un tema importante tra i cittadini squassati dalla crisi.
«Ma non si possono sempre assecondare gli istinti della piazza, perché la piazza sceglie sempre Barabba».
Pensa che il Senato seguirà l' esempio della Camera, dopo le perplessità della presidente Casellati?
«Non lo so, ma ricordo che il Senato l' anno scorso non volle approvare il contributo di solidarietà, deciso invece dalla Camera nei confronti degli ex deputati, dopo un parere pro veritate che ne sconsigliava l' attuazione».
La delibera voluta da Fico è costituzionale?
«Non passerà il vaglio di un giudice».
Ugo Sposetti e Gianni Letta