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    CHE STRANO, CHI SI STRACCIA LE VESTI PER IL DDL ZAN NON HA CAPITO UNA MAZZA DELLA LEGGE - I SONDAGGI RIVELANO CHE UNA PERSONA SU DUE NON HA LETTO O COMPRESO I CONTENUTI DEL DISEGNO DI LEGGE BOCCIATO IN SENATO: L’OPINIONE PUBBLICA PENSA GENERALMENTE CHE SI TRATTI DI UN PROVVEDIMENTO A DIFESA DEI DIRITTI CIVILI, SENZA SAPERE NULLA SULLE SINGOLE NORME CONTESTATE - UNA LOTTA CHE VIVE SOPRATTUTTO NEL PIANETA INSTAGRAM, GRAZIE A FEDEZ E COMPAGNI…


     
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    1 - ZAN, I SONDAGGI RIVELANO: UNO SU DUE NON HA CAPITO

    Gigi Di Fiore per “Il Mattino

     

    ddl zan manifestazione ddl zan manifestazione

    I contenuti del disegno di legge Zan bocciato dal Senato sono conosciuti dalla maggioranza degli italiani? C'è qualche dubbio che i dettagli dei dieci articoli del ddl sull'omofobia siano patrimonio diffuso. Lo confermano i sondaggisti e i dati delle opinioni raccolte sin da luglio sul disegno di legge Zan, diventato cavallo di battaglia politica dei dem, di Leu e dei 5 Stelle.

     

    ddl zan manifestazione ddl zan manifestazione

    LA MINORANZA

    Proprio come sono stati minoranza i votanti nelle recenti elezioni amministrative, anche sul ddl Zan è una minoranza ad averne conoscenza, almeno parziale. Spiega Antonio Noto, direttore di Ipr marketing: «Diciamo che generalmente l'opinione pubblica prende posizione su base emotiva sui diversi temi, senza approfondire. Sul testo Zan è passato il racconto che sia un provvedimento che, nella totalità, difende i diritti civili. Da qui l'idea che la sua bocciatura sia stata una lesione dei diritti civili generali». Subito dopo la bocciatura del ddl Zan, l'Ipsos Italia presieduto da Nando Pagnoncelli ha raccolto pareri sul tema della «discriminazione di genere in Italia».

    attivista della comunita lgbtqi+ foto di bacco (7) attivista della comunita lgbtqi+ foto di bacco (7)

     

    Il 54 per cento degli intervistati ha risposto che «esiste oggettivamente una discriminazione», mentre il 30 per cento che sia un tema «sollevato da pochi intellettuali». Un 13 per cento era senza opinione chiara. È emerso che un 41 per cento sul ddl Zan ha idee confuse. Dando un parere finale sulla legge, il 49 per cento la ritiene «giusta», il 31 per cento che è «sbagliata» e il 20 per cento non ha una sua opinione.

     

    vladimir luxuria foto di bacco vladimir luxuria foto di bacco

    Da qui le conclusioni della società di Pagnoncelli: «I risultati del sondaggio evidenziano, ancora una volta, una spaccatura nell'opinione pubblica su questo disegno di legge, in sintonia con il concitato dibattito politico sul tema dell'omofobia».

     

    Se solo una parte sa di cosa si parla, in questo gruppo minoritario sono in maggioranza i favorevoli al decreto Zan. E confermava già questo orientamento il sondaggio che a maggio ha raccolto la Swg, in cui un 57 per cento si dichiarava a favore della legge, mentre il 23 per cento era contrario. Il 43 per cento sosteneva invece che la legge andava modificata.

     

    manifestazione di protesta contro la bocciatura del ddl zan foto di bacco (2) manifestazione di protesta contro la bocciatura del ddl zan foto di bacco (2)

    Commentava, sempre a maggio, Alessandra Ghisleri, direttrice dell'Euromedia research: «Letta ha avuto sul ddl Zan un consenso nel Paese che risulta molto forte, più che su altre sue proposte».

     

    LA PERCEZIONE

    Dopo il voto al Senato, afferma ora Alessandra Ghisleri: «Non abbiamo, dopo la bocciatura parlamentare, ancora dati su come si sono modificati i consensi al provvedimento. Li stiamo raccogliendo per valutarli».

     

    la bandiera arcobaleno la bandiera arcobaleno

    Resta l'idea che, nel merito, sul disegno di legge Zan siano davvero in pochi a saperne a fondo, specie su quali siano gli aspetti controversi che hanno diviso i partiti. E afferma Nicola Piepoli, presidente dell'Istituto Piepoli: «La mia idea è che nella maggioranza del Paese non ci sia alcuna percezione reale sul testo e sul merito delle norme.

     

    Ora sono convinto che, dopo l'esito della votazione al Senato, non si parlerà di omofobia per molto tempo. Arriveranno altri temi caldi, come il Recovery che monopolizzeranno il dibattito politico e l'interesse del Paese reale».

    attivista della comunita lgbtqi+ foto di bacco (9) attivista della comunita lgbtqi+ foto di bacco (9)

     

    Un tema «divisivo», ma anche a conoscenza solo di una parte del Paese. E dice ancora Antonio Noto: «Raccontato come provvedimento di difesa dei diritti civili, ha raccolto consensi senza l'approfondimento dei dettagli delle norme. C'è stata una semplificazione culturale, che ha prodotto anche manifestazioni spontanee in piazza. Su questo tema, si conferma come l'opinione pubblica abbia reazioni emotive, sulla base di eccessive semplificazioni sui diversi temi».

     

    2 - LA LOTTA SUL DDL ZAN VIVE NEL PIANETA INSTAGRAM

    Ettore Martinelli per “La Verità

     

    Ecco, mancava proprio il ddl Zan a riempirci le giornate. Sono convinto che non sia diventato legge solo per il gusto di procurare una nuova rottura di scatole ai cittadini. Insomma, una meschina e ghiotta arma di distrazione di massa a uso e disgusto del popolino.

     

    giulio golia intervista nichi vendola foto di bacco giulio golia intervista nichi vendola foto di bacco

    Ma l'avranno letto il testo del proverbiale Zan? Dal vociare, parrebbe proprio di no. Fosse stato altrimenti non assisteremmo alle reazioni scomposte seguite alla votazione. Ne conoscessero il contenuto, non verrebbe considerato il baluardo dei diritti civili.

     

    Banalmente perché non c'entra nulla con l'estensione di diritti, al massimo si tratta d'una tutela ulteriore per le persone offese o umiliate nella loro identità. Una sorta di aggravante processuale è stata trasformata, dalla politica e dall'infinito mondo dei buontemponi, in strumento di battaglia civile e sociale.

     

    attivista della comunita lgbtqi+ foto di bacco (6) attivista della comunita lgbtqi+ foto di bacco (6)

    Il tutto in nome dei diritti civili, visto che parlarne va di moda e «rende» in contatti e talvolta persino in contanti. Gli importassero davvero codesti sacrosanti diritti negati, alzerebbero lo sguardo. Difatti altrove si consuma quotidianamente la lesione di diritti imprescindibili, che toccano persone in carne e ossa.

     

    Anziché guardare la realtà in maniera giudiziosa e adoperarsi per cambiarla si limitano a riempirsi la bocca con i «diritti civili». Eppure li ignorano. È più comodo trascurare questi temi dove invece occorre intervenire immediatamente. A partire dalle migliaia di lavoratori sfruttati e sottopagati, ad esempio.

    sebastiano secci marco furfaro foto di bacco sebastiano secci marco furfaro foto di bacco

     

    Ma Fedez e compari preferiscono la spensieratezza dei colori arcobaleno al sudore e alle lacrime dei maltrattati. Quando muoiono persone sul posto di lavoro o quando scendono in piazza denunciando le nuove forme di schiavitù, non se ne accorgono, la merce non è «instagrammabile».

     

    loredana de petris foto di bacco loredana de petris foto di bacco

    La politica, dopo l'esito dello scrutinio segreto al Senato, non si è smentita, anzi, ha dato il peggio di sé: «Chi per mesi ha seguito le sirene sovraniste che volevano affossare il ddl Zan è il responsabile. È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà. Le responsabilità sono chiare», urla il deputato dem Alessandro Zan.

     

    manifestazione di protesta contro la bocciatura del ddl zan contro l omofobia foto di bacco manifestazione di protesta contro la bocciatura del ddl zan contro l omofobia foto di bacco

    Il centrosinistra si è perso per strada un gruzzolo di voti e la colpa di chi è? Del guastafeste Matteo Renzi. «Hanno voluto fermare il futuro», twitta Enrico Letta, «hanno voluto riportare l'Italia indietro. Ma il Paese è da un'altra parte. E presto si vedrà». Ci vuol coraggio. Giuseppe Conte, fedele alla linea del bla bla bla, registra: «Chi oggi gioisce per questo sabotaggio dovrebbe rendere conto al Paese che su questi temi ha già dimostrato di essere più avanti delle aule parlamentari».

     

    fabrizio marrazzo francesco angeli pietro turano foto di bacco fabrizio marrazzo francesco angeli pietro turano foto di bacco

    Ma di cosa sta parlando? Non poteva mancare Andrea Orlando, che sommessamente commenta: «Pensano di aver fatto un dispetto al Pd, hanno fatto uno sfregio all'Italia». Ma pensano chi? I democratici e i pentastellati sono in maggioranza dal Conte bis.

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