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    1. CHE STRANO, TORNA IMPROVVISAMENTE URGENTE, PER RENZI ER BULLO, L’APPROVAZIONE DI UNA LEGGE ELETTORALE NUOVA DI ZECCA. E DA CHE MONDO È MONDO UNA NUOVA LEGGE ELETTORALE PORTA RAPIDAMENTE ALLE ELEZIONI. ALTRO CHE SCADENZA NATURALE NEL 2018. CON UN FUTURO PROSSIMO FITTO FITTO DI TASSE E BALZELLI, MEGLIO VOTARE IN PRIMAVERA, CON IL VENTO DEI SONDAGGI IN POPPA E IL BONUS-BEBÈ DA SVENTOLARE DI TV IN TV 2. GRANDE ATTESA PER LA LETTERA DI “CHIARIMENTI” CHE CI ARRIVERÀ DA BRUXELLES SULLA LEGGE DI STABILITÀ. 'REPUBBLICA': “LA MERKEL FRENA BARROSO PER EVITARE L’EURO-SHOK. LA LETTERA PREPARATA DAL PRESIDENTE USCENTE AVREBBE MESSO IN GINOCCHIO L’ITALIA. IL DOCUMENTO DELLA COMMISSIONE ‘AMMORBIDITO’ DOVREBBE ARRIVARE OGGI A ROMA” 3. STORIACCIA MALEODORANTE CON AL CENTRO EMILIO FEDE CONTRO CONFALONIERI E CRIPPA


     
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    Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

     

    1. AVVISI AI NAVIGATI

    Renzi matteo Renzi matteo

    Che strano, torna improvvisamente urgente, per Palazzo Chigi, l’approvazione di una legge elettorale nuova di zecca. Nei progetti di Renzie, la legge dovrebbe essere approvata dal Senato a fine novembre per tornare alla Camera prima di Natale. Nella sua nuova versione, l’Italicum dovrebbe contenere il premio di maggioranza al partito che prende più voti e sbarramenti all’acqua di rose (si parla del 3%) per le varie liste. Insomma, niente premio alla coalizione, com’era previsto nella prima versione.

     

    Forza Italia non è assolutamente d’accordo e Silvio Berlusconi va ripetendo ai suoi che non darà il via libera a una legge che gli impedisce di accordarsi con la Lega Nord. Però Renzie è convinto che alla fine dirà di sì, anche se tenterà di tirarla per le lunghe perché ha in tasca sondaggi disastrosi sul suo partito.

    Silvio Berlusconi e Francesca pascale Silvio Berlusconi e Francesca pascale

     

    Già, il problema è quando votare. Molti segnali dicono che Renzie vuole le urne la prossima primavera, anche se lo negherà fino all’ultimo. L’accelerazione sulla legge elettorale è indicativa perché da che mondo è mondo una nuova legge elettorale porta rapidamente alle elezioni. Altro che scadenza naturale nel 2018.

     

    Inoltre basta guardare la legge di stabilità e la curva delle tasse che contiene: c’è una riduzione del carico fiscale da 18 miliardi nel 2015, subito compensata da un aumento identico nel 2016 e poi le tasse salgono ancora nei due anni a seguire. Per quale motivo Renzie dovrebbe andare al voto con una macchina fiscale che torchia gli italiani è un mistero inspiegabile. Meglio votare in primavera, con il vento dei sondaggi in poppa e il bonus-bebè da sventolare di tv in tv.

    pier carlo padoan pier carlo padoan

     

     

    2. NON FA SOSTA L’EURO-SUPPOSTA

    Grande attesa per la lettera di “chiarimenti” che ci arriverà da Bruxelles sulla legge di Stabilità. “Duello sulla lettera Ue. Renzi: ‘Europa volta pagina, nessun diktat all’Italia’. Ancora tensioni per le richieste di chiarimenti sulla manovra. E Juncker accelera: investimenti da 300 miliardi entro Natale” (Repubblica, p. 2). Il quotidiano diretto da Ezio Mauro racconta anche un bel retroscena sulla lettera: “La Merkel frena Barroso per evitare l’euro-shok. La lettera preparata dal presidente uscente avrebbe messo in ginocchio l’Italia. Il documento della Commissione ‘ammorbidito’ dovrebbe arrivare oggi a Roma” (pp. 2-3).

     

    angela merkel magna angela merkel magna

    Per la Stampa è in corso una trattativa in piena regola: “Renzi tratta con Juncker per un’intesa sul deficit. Il governo ha risorse per sacrifici ulteriori fino allo 0,3% del Pil” (p. 3). Ottimismo sul Sole 24 Ore: “Dalla Ue solo rilievi ‘tecnici’. ‘In corso consultazioni che non pregiudicano la conclusione dell’analisi’” (p. 2).

     

     

    3 L’INSTABILITÀ DELLA LEGGE DI STABILITÀ

    jean claude juncker jean claude juncker

    Cambiano ancora le carte in tavola sulla manovra, anche se finalmente arriva il timbro della Ragioneria generale dello Stato. “Bonus bebè mensile e retromarcia sulle pensioni. Non passa l’opzione del pagamento in un’unica soluzione. Previdenza, scadenza posticipata solo per chi ha il doppio assegno Inps-Inpdap. Oggi la resa dei conti governo-Regioni sui tagli. La manovra prevede aumenti Iva nel 2016 se la spending review non funzionerà” (Repubblica, p. 9). Anche il Messaggero sottolinea le variazioni: “Così cambia il bonus bebè. Aumenta lo sgravio per i neoassunti. Erogazione mensile e limite di reddito familiare fissato a 90 mila euro: scartato il ricorso all’Isee” (p. 3). 

     

    manuel barroso manuel barroso

    Il Corriere indaga ancora sulla “bollinatura”: “La Ragioneria e quei conti che non tornavano. I dubbi sulle coperture indicate dal governo. Il lungo esame, poi il vertice decisivo per le correzioni. Le perplessità sul recupero dell’evasione e sugli stanziamenti per i  nuovi assunti” (p. 9). Il Sole sottolinea i tagli: “Manovra ‘bollinata’, ecco i nuovi tagli. E’ la Difesa la più penalizzata. Risparmi anche su Tar, Consiglio di Stato e Corte dei conti” (p. 3).

     

     

    ottanta euro ottanta euro

    4. AL VOTO, AL VOTO!

    Pittibimbo accelera sulla legge elettorale, mentre il Banana fa melina. “Italicum, Berlusconi ora frena. ‘Modifiche fuori dai patti’. Ma Renzi corre: legge nel 2014. Il leader ai senatori di FI: ‘Il premio alla lista per noi sarebbe esiziale’. Poi smentisce una bocciatura e rilancia: resto in campo e torno in tv”. “L’ultimatum del premier: ‘Silvio decida subito o mi rivolgo ai grillini” (Repubblica, p. 10).

     

    Corriere: “Italicum, lo stop di Forza Italia. Il premier non molla sul premio. Il Cavaliere contrario al bonus per la lista più votata. Renzi: alla fine dirà sì” (p. 13). Il Giornale della Real Casa: “Berlusconi serra le file e sulla legge elettorale c’è tensione con il premier. Il Cavaliere non chiude alle modifiche proposte da Renzi ma avverte: ‘Ogni eventuale cambiamento dev’essere discusso” (p. 7). Sì, ma per quanti mesi (o anni)?

     

     

    5. IL PASTICCIACCIO DELLA CONSULTA

    paola severino michele vietti paola severino michele vietti

    Renzie spera di uscire dall’impasse sulla Consulta con le solite quote rosa: “Consulta, nuova trattativa, caccia a candidature rosa. Spuntano Severino e Volo. Pd e FI cercano tecnici donna, ma l’ipotesi Luciani resiste. La prossima votazione slitta di una settimana. Brunetta: ‘Dobbiamo ripartire da zero’” (Repubblica, p. 12). Per il Corriere, “Dem al bivio tra Violante e il tandem rosa” e fa i nomi di due professoresse: Ginevra Cerrina Ferroni e Tania Groppi, già nel cda del Monte dei Paschi (p. 15). Se viene da Siena, per il Pd è una garanzia.

     

     

    6. UN, DUE, TRE, GRILLINO

    Sempre casini interni nel Movimento Cinque Stelle, che continua a offrire uno spettacolo di elevata litigiosità ai propri elettori. Repubblica: “M5S, parte la fronda dei 33, ma è pronta la repressione. Turco, uno dei dissidenti, avverte: ‘Se soffocano le voci scomode sarà il finimondo’. Il nervosismo si allarga alla periferia. Crimi zittito a Firenze: ‘A nome di chi parli?” (p. 13).

    VITO CRIMI E ROBERTA LOMBARDI VITO CRIMI E ROBERTA LOMBARDI

     

     

    7. LA BAVA SEPARATA DALLE OPINIONI

    interessato a rilanciare l’Unità (per parlarne su “Miracoli”). Domanda su Renzi e risposta che fa già ben sperare: “Renzi mi piace moltissimo. E’ bello, sveglio, ha una gran dialettica ed è uno dei pochi politici che si capisce quando parla” (p. 17).

     

     

    8. IL TRISTE DECLINO DEL SIGNOR DIRETTORE

    Storiaccia maleodorante con al centro Emilio Fede, raccontata dalla Stampa. “Milano, Emilio Fede indagato per alcune foto che scottano. Ipotesi vendetta su Mediaset. La procura: l’ex direttore del Tg4 voleva uno scandalo a luci rosse. Sequestrati file e immagini tra cui fotomontaggi compromettenti”. Nel mirino niente meno che Mauro Crippa, capo dell’informazione Mediaset, e il presidente Fedele Confalonieri. “Fede era stato rimosso il 28 marzo 2010 subito dopo il suo tg. I vertici del gruppo non hanno mai deciso di presentare denuncia” (p. 17). Storia ancora tutta da decifrare, ma dai contorni piuttosto sordidi.

    emilio fede (9) emilio fede (9)

     

     

    9. MA FACCE RIDE! (LO SCIABOLETTA INNAMORATO)

    Processo a Sciaboletta Scajola per il presunto favoreggiamento della latitanza di Amedeo Matacena. La linea della difesa, così come riportata dal Corriere di oggi: “Ogni interessamento era motivato dal desiderio di mettersi in mostra con una donna estremamente bella, molto affascinante, rimasta improvvisamente sola e disperatamente bisognosa di aiuto per qualunque cosa, sì da apparire indispensabile ai suoi occhi e poter avere l’occasione di ritagliarsi dei momenti di intimità con lei” (p. 27). Hai capito il furbacchione. Non sapeva che le donne dei latitanti vanno sempre lasciate stare. Quando torna, Matacena lo apre come un’anguria.

     

     

    10. LA BELLA POLITICA

    ARRESTO CLAUDIO SCAJOLA ARRESTO CLAUDIO SCAJOLA

    Primizie dalle regionali calabresi: “Era la pupa di un boss: ora B. la candida. Wanda Ferro alla Regione. La relazione con Gino Sparacio, ras della Messina anni ’90, poi falso pentito. ‘E’ una storia vecchia, nessun imbarazzo’, spiega lei. Quando la interrogarono in Tribunale si trincerò dietro una serie di ‘non ricordo’. E il pm si imbestialì” (Cetriolo Quotidiano, p. 1).

     

     

    11. OCCHIALI RIGATI

    Schermata alle Schermata alle

    Vuoto di potere vicino alla soluzione ai vertici di Luxottica. “Luxottica riparte dal manager di Wella. Adil Mehboob-Khan affiancherà l’altro ad Vian. Del Vecchio: ‘Fine delle illazioni, strategia confermata’. “Il cinquantenne italiano d’adozione che ha scalato l’impero dei cosmetici. Di origini pachistane, arriva da Procter & Gamble. Pragmatico e veloce. Ma non ha mai lavorato nei grandi marchi del lusso” (Stampa, p. 23).  

    Per Repubblica, “Del Vecchio esce dalla bufera puntando sul manager globale” (p. 30).  Adesso c’è “solo” da risolvere la grana delle quote ai sei figli di tre matrimoni diversi. 

    LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO

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