• Dagospia

    CHECCO ZALONE SALVATORE DELLA CINE-PATRIA - 105 MILIONI DI BIGLIETTI STACCATI: NEL 2016 CRESCONO LE PRESENZE NEI CINEMA GRAZIE AL SUCCESSO DI “QUO VADO” VISTO DA OLTRE 9 MILIONI DI SPETTATORI - CROLLANO GLI INCASSI NATALIZI CON UN CALO DI OLTRE IL 35 PER CENTO - VIDEO


     
    Guarda la fotogallery

     

    Franco Montini per la Repubblica

     

    CHECCO ZALONE CHECCO ZALONE

    Checco Zalone salvatore della patria cinematografica. Se nei cinema italiani le presenze nel 2016 sono cresciute rispetto al 2015 — i biglietti staccati sono passati da 99 a 105 milioni — il merito è di Quo vado?, visto da oltre 9 milioni di spettatori.

     

    Insomma l’anno appena trascorso si è chiuso con un segno positivo, ma lasciando un po’ d’amaro in bocca perché, dopo il primo semestre, grazie a Zalone e al successo di Perfetti sconosciuti, le aspettative di crescita erano ben altre e si auspicava un aumento percentuale a due cifre, ridottosi, invece, a fine anno a un +6% di presenze e a un modestissimo +3,8% degli incassi. Anche perché il cinema americano non ha brillato: le presenze per i film Usa sono, infatti, diminuite di circa un milione e mezzo.

     

    checco zalone salone del libro checco zalone salone del libro

    La verità è che da ormai vent’anni il mercato cinematografico in Italia è stagnante e le percentuali di crescita o di diminuzione dipendono da pochissimi film fenomeno. La quota di mercato del cinema italiano quest’anno è arrivata al 28%, contro il 21% del 2015, ma fra i 20 maggiori incassi dell’anno solo tre sono italiani: oltre ai due citati, L’abbiamo fatta grossa, più la coproduzione minoritaria dell’animazione Il piccolo principe.

     

    Le prospettive per l’immediato futuro sono tutt’altro che incoraggianti: il periodo natalizio a cavallo dei due anni ha fatto registrare un esito disastroso, con una perdita di presenze di oltre il 35%. I problemi sono quelli di sempre: la stagionalità ridotta con assenza di offerta in estate e intasamenti autunnali; eccessivo numero di film in distribuzione, molti dei quali inadatti al grande schermo; scarsa competitività nel settore; modelli di business ripetitivi, vecchi ed usurati. Così dai dati Cinetel, presentati ieri, che monitorano il 93% dell’intero mercato, la novità più rilevante emerge dall’andamento per tipologie di sale.

    paolo genovese set di perfetti sconosciuti paolo genovese set di perfetti sconosciuti

     

    Negli ultimi anni si era assistito ad una costante crescita di presenze e incassi nei multiplex e più una struttura era grande più attraeva spettatori, e a una progressiva perdita di presenze nelle monosale.

     

    Nel 2016, invece si è registrata la rivincita dei cinema a schermo unico, che hanno visto crescere sensibilmente l’incasso medio, mentre l’incasso medio per schermo nei cinema con 7 o più sale è diminuito. Si tratta di un dato che deve far riflettere sulle strategie future, anche alla luce delle risorse pubbliche, 30 milioni di euro nel 2017, che la nuova legge cinema mette a disposizione del settore esercizio. Forse, più che di nuovi multiplex, c’è bisogno di moderne ed attrezzate sale a misura d’uomo nei centri storici.

    VERDONE ALBANESE VERDONE ALBANESE checco zalone checco zalone carlo verdone antonio albanese l abbiamo fatta grossa carlo verdone antonio albanese l abbiamo fatta grossa

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport