FRANCESCO FERRI E SILVIO BERLUSCONI
Carmelo Lopapa per “la Repubblica”
Il talent scout che si muove nell' ombra è già lo spauracchio di deputati e senatori forzisti, di veterani e peones a caccia di ricandidature.
Quarantuno anni, imprenditore, brianzolo, intraprendente, buoni agganci coi colleghi di mezza Italia, insomma il profilo perfetto per reclutare volti nuovi, professionisti, industriali: i futuri candidati con i quali Silvio Berlusconi ha deciso di infarcire le liste. Il Cavaliere non ha avuto dubbi e ha scelto lui. Si chiama Francesco Ferri, per un paio d' anni e fino a maggio vicepresidente nazionale dei giovani industriali, originario di Monza, dove ha fondato nel 2003 una start up divenuta un' azienda oggi con 50 addetti, già vicepresidente dell' Autodromo.
Raccontano da Arcore che dall' inizio dell' anno abbia incontrato il leader di Forza Italia almeno una ventina di volte, a casa sua a Villa San Martino e nella residenza di Villa Gernetto, dove un mese fa ha organizzato una cena di autofinanziamento portando cento tra imprenditori, avvocati, grossi commercianti (mille euro ciascuno). Pochi giorni fa ha replicato a Genova.
berlusconi con gli amministratori di forza italia 6
Su input del capo ha dato vita a un think tank, guarda caso "Centro studi del pensiero liberale", come l' università che il Cavaliere ha invano sognato. Il nome del "giovane" selezionatore doveva restare coperto, conosciuto giusto dalla cerchia ristretta del leader. Fin tanto che la voce non è arrivata a Montecitorio e Palazzo Madama, gettando parte dei cento parlamentari uscenti nel panico.
«Ho dato vita a una semplice associazione - minimizza lui, piuttosto restio a parlare, una volta raggiunto al telefono - Stiamo lavorando con grande umiltà un po' su tutto il territorio nazionale, per incontrare imprenditori, artigiani, commercianti, professionisti che abbiano delle idee, delle proposte, poi le metteremo per iscritto e ne faremo un documento. Ma quale selezionatore, non ci tengo, nessun casting, per il momento stiamo raccogliendo più che altro progetti».
berlusconi con gli amministratori di forza italia 4
Nell' entourage berlusconiano lo considerano in realtà la prima delle new entry nella futura squadra parlamentare. Nella fotogallery della cena a Villa Gernetto, sul sito del Centro studi, Ferri compare sempre al fianco del Cavaliere.
E tanto è bastato per crearsi nemici. «Ha toppato la prima uscita, facendoci sostenere a giugno il candidato sbagliato, Andrea Dell' Orto, alla presidenza di Confindustria Lombardia, poi andata a Carlo Bonomi», spiega un parlamentare di lungo corso di quella regione. Fatto sta che il think tank ha già dei responsabili regionali, quasi un movimento in embrione dentro la vecchia Forza Italia.
«Il nostro obiettivo è incontrare giovani impegnati nel mondo del "fare", rigorosamente privi di esperienza politica » - continua, tracciando l' identikit che sta più a cuore a Berlusconi - Da settembre terremo in giro per l' Italia degli incontri di formazione con professori universitari e focus su vari argomenti. Io in politica? Candidato? Ma no, guardi, non è quello lo scopo. Anzi, non mi citi affatto».
FRANCESCO FERRI