Daniele Sparisci per il “Corriere della Sera”
Hannah Schmitz
La Ferrari è affondata sotto il peso dei suoi stessi errori, l'occasione di una vittoria facile, buttata via, ha lasciato segni profondi. Sul morale e anche sulla classifica. Però il cortocircuito tattico, per il quale Charles Leclerc si è infuriato, è stato innescato dall'intuizione di una donna del muretto della Red Bull.
Hannah Schmitz, di professione stratega, fa parte della categoria dei cervelli più veloci della F1. È stata lei a prendere la decisione di far rientrare al cambio gomme Sergio Perez, al 16° giro, per montare le intermedie. A quel punto gli uomini del Cavallino entrano in confusione. Sottovalutano il livello di velocità del messicano con quegli pneumatici e non rispondono con la «marcatura» a uomo, fermando subito Sainz o lo stesso Leclerc che in quella fase era il leader della corsa. In gergo si chiama «crossover», ed è il momento esatto nel quale passare da un tipo di mescola a un'altra.
Schmitz ha indovinato l'attimo vincente leggendo i modelli matematici elaborati dal garage remoto di Milton Keynes, ma anche comprendendo al volo le con dizioni del tracciato e il comportamento di chi, come Gasly, aveva già effettuato questa scelta nei primi giri della corsa. Mosse perfette, incluso il doppio pit-stop al 22° passaggio che ha spento definitivamente le speranze dei rossi.
Hannah Schmitz verstappen
Bravura, opportunismo, e anche fortuna. Perché dentro la Red Bull non si aspettavano che i rivali fossero in vena di regali. «Noi siamo stati eccezionali - ammette Christian Horner -, ma abbiamo anche approfittato dei loro errori». A Maranello in questi giorni sarà condotto un esame approfondito su ciò che non ha funzionato fra la squadra degli strateghi in pista guidata dallo spagnolo Iñaki Rueda (supportato dal braccio destro, Ravi Jain) e quella del remote garage di Maranello. Ma anche su tutti gli altri vuoti nella catena di comando .
Dall'altra parte invece piovono complimenti per Schmitz. Helmut Marko, l'uomo di fiducia di Dietrich Mateschitz, patron della Red Bull: «Siamo stati tutti eccezionali, ma se abbiamo vinto lo dobbiamo soprattutto ad Hannah, era la nostra responsabile delle strategie qui. Con calma e lucidità ha analizzato i dati e ci ha anche permesso di mettere Verstappen davanti a Leclerc». Ingegnere meccanico, laureata a Cambridge, da tredici anni fa parte della scuderia blu, è entrata con uno stage.
charles leclerc sergio perez carlos sainz
Nel 2019 aveva fatto vincere il Gp del Brasile a Verstappen con una tattica su tre soste, ed era salita sul podio insieme all'olandese. Era appena rientrata al lavoro dopo la maternità. Poche settimane fa parlando in un seminario tecnico aveva spiegato il metodo statistico «Monte Carlo» applicato alla F1: «Le simulazioni sono sostanzialmente un modo per utilizzare la casualità matematica per risolvere un problema». Enigma risolto. Se la Ferrari ha bisogno di rinforzi per il muretto, sa dove cercare .