TIZIANO RENZI A FIUMICINO
Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”
Scende dalla Touran nera respingendo con durezza l' agguato delle telecamere: «Voglio solo essere lasciato in pace! Questo è stalking». Agguanta una 48 ore nera dal bagagliaio e poi entra nella Pieve di San Leolino respingendo le domande: «State violentando la mia vita privata». In chiesa si siede come al solito all' organo, tira fuori dalla valigetta gli spartiti e, dopo aver duettato con un flauto, intona: «Perdonami Signore, ho molto peccato».
All'uscita dalla messa, coppola calcata in testa, giaccone chiuso fin sotto la barbetta bianca contro l' umidità che sale dall' Arno, Tiziano Renzi è meno rabbioso. Sarà stata la musica. O la bella omelia del parroco sulle «tentazioni», argomento del Vangelo del giorno. Certo è che Tiziano Renzi, accompagnato da Roberto Bargilli, detto Billy (quello che, secondo le intercettazioni, chiese all' amico Carlo Russo di non chiamare più il «babbo»), sembra meno scostante.
TIZIANO RENZI A FIUMICINO
«Insomma basta. C'è un assedio continuo. Tutti i giorni. Anche alla mia vita privata. Ma io non sono nessuno. Non sono mai entrato nemmeno in politica».
Suo figlio non è proprio uno sconosciuto.
«E andate da lui».
C'è un'inchiesta che coinvolge lei.
«Vedo. Scrivete cose che non esistono».
A cosa si riferisce?
«Ad esempio a quella di oggi (ieri, ndr ). Uno si incontra per lavoro a Fiumicino con un possibile fornitore e che esce fuori? L' incontro segreto! L' uomo del mistero!».
E invece? Eravate nell' area riservata dell' aeroporto.
«Gliel' ho detto. Era un incontro di lavoro».
TIZIANO RENZI A FIUMICINO
Lui chi era?
«Si chiama Comparetto. Lo sa chi è? È il terzo gestore postale del Paese. La sua azienda, la Fulmine Group, riunisce 250 operatori del settore. Non è proprio un mister X».
Di cosa discutevate?
«Di la-vo-ro. Io mi occupo anche di spedizioni porta-a-porta. Lui è un mio interlocutore. Ma voi vedete il male ovunque».
Ci parli dei suoi viaggi a Medjugorje che condivide con il suo amico Carlo Russo.
«Ecco lo vede. Mi dica un po' lei se è normale? Poi dice: " Oh perché tu t' infuri ? "».
TIZIANO RENZI E UN MISTERIOSO UOMO A FIUMICINO
Le sto facendo una domanda. Di Medjugorje lei dice di aver parlato al manager di Consip, Luigi Marroni, nel suo incontro a Santo Spirito.
«Io a Medjugorje lo sa da quando ci vado? Dal '93».
Durante la guerra in Jugoslavia?
«Sì. Partivamo da Rignano e portavamo aiuti alla povera gente. Ma guai a chiamarla Jugoslavia. È un posto che ho proprio nel cuore. Ma che ne sapete voi?».
Ma questa storia della statua della Madonna che ha chiesto a Marroni di mettere all'Ospedale Meyer ce la spiega? E poi all' ospedale c' è stata messa davvero?
LUIGI MARRONI
«Questo non glielo posso dire perché c'è l'indagine».
Lei è segretario del Pd di Rignano. Perché ha convocato la riunione di stasera?
«Veramente ci vediamo tutti i lunedì».
Ha annunciato «aggiornamenti». C'è molta attesa.
«Ho sbagliato a mettere il cartello. Ne ho fatti tanti di errori».
Sta pensando di dimettersi anche lei?
«Non mi sembra che ci sia di che dimettersi. Il Pd è sempre stato un partito garantista».
Nell'omelia il sacerdote ha messo in guardia contro le tentazioni del potere. Condivide?
«Certo. Ma non c'è anche il "Quinto potere"? Andiamo...ca nisciuno è fesso ».