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    SERVIZI POCO SEGRETI - CHI HA DATO AGLI AMERICANI I CELLULARI DI MIFSUD? GLI AGENTI ITALIANI FANNO SAPERE CHE NON SONO STATI LORO A CONSEGNARLI A BARR DURANTE GLI INCONTRI ROMANI, RIBADENDO CHE NON È STATO FORNITO ALCUN MATERIALE - L'ESISTENZA DEI BLACKBERRY, ''DA CUI SI POSSONO RICAVARE MOLTE INFORMAZIONI'' È STATA RIVELATA DALL'EX GENERALE FLYNN, CHE VUOLE DIMOSTRARE DI ESSERE VITTIMA DI UN COMPLOTTO ORDITO DAI SERVIZI OCCIDENTALI…


     
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    1. GLI 007 ITALIANI "NON C'ENTRIAMO CON I SUOI CELLULARI"

    Da "la Repubblica"

    Mifsud con Olga Roh Mifsud con Olga Roh

     

    I due cellulari di Joseph Mifsud ottenuti "di recente" dal Dipartimento di Giustizia guidato da William Barr riaccendono il dibattito in vista dell' audizione del premier al Copasir. Ieri l' avvocato svizzero Stephan Roh, amico del maltese e azionista della Link University, ha confermato che i due cellulari sono stati presi dai detective statunitensi: «So che Mifsud li ha usati per chiamare almeno una persona negli Usa. Mi hanno detto che dagli apparecchi si possono ricavare molte informazioni». Secondo media americani citati dall' Ansa i due Blackberry sono stati recuperati in Italia. Ma fonti della nostra intelligence hanno negato che siano stati consegnati a Barr durante i due incontri romani, ribadendo che non è stato fornito alcun materiale.

     

    mifsud frattini ayad mifsud frattini ayad

    L' esistenza dei telefonini è stata rivelata dagli avvocati di Michael Flynn, ex generale ed ex consigliere per la sicurezza di Trump costretto a dimettersi per l' indagine dell' Fbi sui rapporti con Mosca. I legali sostengono che l' esame dei Blackberry dimostrerà come Flynn sia stato vittima di un complotto, ordito da servizi segreti occidentali. La stessa tesi su cui Trump punta per fermare l' impeachment.

     

     

    2. RUSSIAGATE: FONTI 007, NESSUN CELLULARE MIFSUD DATO A USA

    MIFSUD MANGIANTE BARR MIFSUD MANGIANTE BARR

    (ANSA) - L'intelligence italiana non avrebbe consegnato alle autorità americane alcun cellulare del professor Josef Mifsud, l'uomo al centro della controinchiesta del ministro della giustizia statunitense William Barr sul Russiagate. E' quanto sottolineano qualificate fonti dei nostri servizi segreti ribadendo che nei due incontri con Barr - quello di Ferragosto con il direttore del Dis Gennaro Vecchione e quello del 27 settembre al quale parteciparono anche i direttori di Aise e Aisi Luciano Carta e Mario Parente - agli americani fu detto che le autorità italiane nulla sapevano di Mifsud, che il professore maltese non era un "soggetto d'interesse", che non aveva mai chiesto protezione ai nostri 007 e che in ogni caso sarebbe stato opportuno avanzare qualsiasi richiesta attraverso i canali ufficiali, ossia tramite rogatoria internazionale.

     

    JOSEPH MIFSUD 1 JOSEPH MIFSUD 1

     A scrivere che l'Italia ha consegnato due cellulari di Mifsud al Dipartimento di Giustizia Usa sono stati alcuni media americani dopo che i legali di Micheal Flynn, ex consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca implicato nell'inchiesta del Russiagate, hanno chiesto al Dipartimento di giustizia americano i dati dei due BlackBerry di Josef Mifsud. Già ad inizio di ottobre l'intelligence aveva smentito un'altra notizia riportata dai media americani: il DailyBeast scrisse infatti che nel corso dell'incontro con Barr gli 007 fecero ascoltare un nastro di Mifsud.

     

    giuseppe conte gennaro vecchione 1 giuseppe conte gennaro vecchione 1

    In ogni caso, sulla vicenda dei due incontri tra gli 007 e il ministro statunitense con al centro la figura del professore maltese - docente con un contratto con la Link Campus University di Vincenzo Scotti che gli ha fornito anche una casa a Roma per alcuni mesi e che dal 2018 sembra sparito nel nulla, riferirà al Copasir nei prossimi giorni - probabilmente già tra mercoledì e giovedì - il presidente del Consiglio. Conte ha già detto in più occasioni di aver agito in maniera corretta: "i vertici dei servizi non hanno mai commesso alcuna anomalia, nessuna scorrettezza. E' stato fatto tutto in trasparenza, secondo ordinarie e consolidate prassi".

     

    FLYNN TRUMP FLYNN TRUMP

    Ai commissari il premier dovrà però spiegare quantomeno l' 'irritualità' di quei due colloqui, in quanto avvenuti tra un'autorità politica, che avrebbe dovuto semmai rapportarsi con il suo omologo Alfonso Bonafede, e i servizi d'intelligence.

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