demi moore trump
Filippo Brunamonti per la Repubblica
PRIMA posa la pochette di velluto blu sopra il tavolo, poi slaccia il papillon e lo fa scivolare, rasente l' abito navy che è tutto un merletto. Gli occhi a noi: «Allora, come va?». Ci troviamo al nono piano di un lussuoso hotel newyorchese, in faccia alla Freedom Tower. Demi Moore, 54 anni, guarda fuori e dice: «Sul set di Ghost, le scene in cui Molly si aggrappa a Patrick Swayze per paura di girare da sola di notte, sono vere, non recitavo.
Nel '90 a Downtown c' era il coprifuoco ». E su come è cambiato il mondo del cinema ha una teoria: «Se circolasse oggi una love story con un tizio morto, ambientata in un posto malfamato, qualunque attrice sana di mente direbbe: grazie no». Demi Moore è sotto i riflettori da 32 anni. È nata a Roswell, Nuovo Messico, a un centinaio di chilometri dal Foster Ranch di Corona dove uno strano velivolo si è schianto in piena Guerra fredda. Non crede agli Ufo «ma sono in contatto con la mia parte spirituale», ammette. «Ho per amico e mentore Tej Kaur Khalsa.
Pratico il metodo yoga Kundalini nel suo studio a West Hollywood». Eppure, di alieno, Demi ha parecchio: inizio rock-MTV, una hit registrata con l' ex marito e la band The Nu-Kats, la soap opera General Hospital e le famose mani sporche di creta, davanti al tornio sulle note di Unchained melody. «Non mi piace guardare al passato, preferisco tenere la barra dritta sul presente» sorride.
demi moore
Ai tempi di St. Elmo' s Fire ('85) di Joel Schumacher non era ancora "bankable", dicevano i produttori. «Quando ho passato il provino per Ghost io e il box office non ci eravamo ancora stretti la mano. Cinque anni più tardi, dopo Codice d' onore con Tom Cruise e Jack Nicholson, Proposta indecente con Robert Redford e Rivelazioni al fianco di Michael Douglas, sono diventata l' attrice più pagata di Hollywood». Merito anche di Striptease e di quella scena in cui balla Little Bird di Annie Lennox, avvolta in due asciugamani, con lo spazzolino in bocca e il phon in mano.
La pagarono 12 milioni e mezzo di dollari, un record per una donna a Hollywood. «È un film che ha cambiato la mia percezione del corpo».
Seguono il bacio a Donald Trump, all' inaugurazione del Trump International Hotel & Tower Dubai, e l' iscrizione «per sbaglio» - precisa lei - all' American Independent Party, un gruppo ultraconservatore contro l' aborto, i matrimoni gay e a favore del muro Usa/Messico. A trarla in inganno la parola "indipendente". La nuova Demi Moore è maestra nel reinventarsi. Dall' 8 ottobre la vedremo su FoxLife nella quarta stagione di Empire, la serie-fenomeno (20 milioni di fan, tra cui Obama) a metà strada tra musical rap e Padrino.
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Nella sua carriera alterna grandi vuoti a ritorni improvvisi. Perché?
«Non amo programmare; vado dove so che posso prendermi qualche rischio. Chissà, sono misteriosa come l' infermiera che interpreto in Empire. Una donna dal passato incerto che si insinua nella vita del leader dell' industria musicale Lucious (Terrence Howard, ndr) ».
Recita con sua figlia Rumer, nata dal matrimonio con Bruce Willis.
«Sono la sua più grande fan. Purtroppo non condividiamo la stessa scena. A pensarci bene abbiamo timbrato il cartellino all' unisono solo il giorno del suo compleanno».
Perché ha detto sì a "Empire"? Va pazza per gangster e hip-hop?
«La verità è che in questo modo ho più tempo per stare con mia figlia. Io e Bruce sembravamo usciti da un fan club quando lei era in gara a Ballando con le stelle. Sempre in prima fila. Mi piace uscire con Rumer, è la mia migliore amica. Confesso: mi sono appena accampata nel suo appartamento.
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La mia casa è un lettino da dormitorio universitario. All' inizio mi son detta: "Demi, trovati un albergo". Sono tornata teenager».
Cosa ha imparato da sua figlia?
«Quando metti al mondo un altro essere umano, speri sempre che sia meglio di te: non che ti somigli ma che ti superi. Con Rumer, Tallulah Belle e Scout LaRue sono davanti uno specchio più coraggioso di Demi Moore. Ammiro le mie tre figlie perché non hanno paura di provare e fallire. Il loro "why not?" quotidiano mi ha insegnato molto».
Si considera ancora il peggior critico di sé stessa?
«Lo sono. Se in questi anni vi siete chiesti "Ma quella dov' è finita?", la risposta è che stavo e sto ancora lavorando su me stessa. Ho imparato a non farmi rigirare come un calzino dal mondo esterno».
Un suo modello?
demi moore
«Sono passata da Katharine Hepburn alla Donna bionica. Vale? Oggi mi affascinano personaggi come Cookie Lyon di Empire, ex galeotta, matriarca, un' imperatrice senza scrupoli. Mi riconosco nelle donne tutte d' un pezzo».
È cresciuta con la generazione MTV. Cosa ascolta oggi?
«Jazz e blues. Billie Holiday, Muddy Waters, Etta James. Per me, questi artisti in particolare sono questione di vita o di morte».
Ventidue anni fa si spogliava in copertina per "Rolling Stone", lo rifarebbe?
«Perché fare arte se non posso sfidare il sistema? Mi sono sempre ribellata ai luoghi comuni, a prescindere dall' età. Senza ostacoli morirei. Voglio essere trascinata fuori dalle coperte. Voglio addentare la vita con serenità e con grazia. Si sono aperte così tante strade dopo i miei primi successi ma nessuna di queste sembrava arrivare al momento opportuno. Adesso sono tornata per restare».
E non ha paura di dire al mondo che è rimasta senza denti.
DEMI MOORE SENZA DENTI
«Pazzesco. Una mattina mi sveglio e scopro di avere gli incisivi ballerini».
Che cos' ha fatto?
«Li ho strappati da sola con le cesoie ».
Un gesto da vera rockstar.
«Una rockstar non ha i denti che saltano per lo stress come è successo a me. In maniera del tutto inconscia ho dormito una vita intera con i denti serrati durante il sonno. Uno dei miei guru sostiene che se non verbalizziamo quello che ci fa stare male, sarà il corpo a sputarlo fuori, a costo di farci sembrare bambine sdentate».
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