• Dagospia

    CHI PRENDE IL POSTO DEL VECCHIO VOLPONE WEINSTEIN? IL VECCHIO VOLPONE BEN AMMAR! È IL FINANZIERE TUNISINO CON L'ITALIANA EAGLE PICTURES AD AGGIUDICARSI LE CENERI DELLA WEINSTEIN COMPANY. MA SOTTO LA CENERE C'È LA BRACE ATTIZZATISSIMA DI UN CATALOGO DA 270 FILM, TRA CUI ''DJANGO'', ''IL DISCORSO DEL RE'' E NUOVI PROGETTI PER RILANCIARE QUEL CINEMA INDIPENDENTE CHE SBANCA IL BOTTEGHINO, PALLINO DEL MAIALONE HARVEY


     
    Guarda la fotogallery

    Dall'articolo di Giovanni Pons per https://it.businessinsider.com/

     

    tarak ben ammar harvey weinstein tarak ben ammar harvey weinstein

    Il passaggio per la procedura concorsuale americana e la messa all’asta della library della ''The Weinstein Company'' ha permesso una rinascita quasi insperata. Nel luglio 2018 il fondo Lantern Enterteinment, guidato dai co-presidenti Andy Mitchell e Milos Brajovic, acquisì il catalogo di 270 film della Twc per 289 milioni di dollari, pagò i debiti verso le banche e gli artisti e si mise in pista per ricreare un nuovo brand (…) nel catalogo della Twc giacevano titoli del calibro de ‘Il discorso del Re’, ‘Bastardi senza gloria’, ‘Django Unchained’ e ‘The Upside’ che nella versione teatrale ha raccolto più di 100 milioni di dollari.

     

    tarak ben ammar harvey weinstein tribeca 2010 tarak ben ammar harvey weinstein tribeca 2010

    I due finanzieri, con poca esperienza nel settore dell’enterteinment, a quel punto chiesero a Tarak Ben Ammar – l’imprenditore franco-tunisino ben conosciuto in Italia per essere stato al centro di svariate partite finanziarie, da Mediaset, a Mediobanca, fino a Telecom – il quale aveva pilotato il salvataggio da amministratore indipendente della Twc, di trovare management e risorse finanziarie per sviluppare la nuova casa di produzione.

     

    tarak ben ammar harvey weinstein tarak ben ammar harvey weinstein

    E così dopo meno di un anno è stata annunciata la nascita di Spyglass Media Group, frutto della convergenza degli asset ex Weinstein conferiti da Lantern, dell’arrivo di un manager esperto come Gary Barber, che ha al suo attivo il rilancio della Metro Goldwin Mayer e la successiva uscita con un assegno da 250 milioni di dollari, e di due partner esperti del settore come la Eagle Pictures, diventata in pochi anni il primo produttore e distributore indipendente italiano proprio sotto la guida di Ben Ammar, e come il gruppo Cineworld, la seconda più grande catena di cinema al mondo.

     

    (…)

     

    silvio berlusconi anna craxi e tarak ben ammar in tunisia nel 1984 silvio berlusconi anna craxi e tarak ben ammar in tunisia nel 1984

    La sfida è aperta dunque e Spyglass vuole giocarla da protagonista nella fornitura dei contenuti che potranno arrivare anche dall’italiana Eagle che da un po’ di tempo ha iniziato a produrre direttamente per cinema e Tv. In rampa di lancio su Sky c’è la serie ‘La verità sul caso Harry Quebert’, affidata al regista JJ Annaud e interamente realizzata negli Stati Uniti con un costo di 45 milioni di dollari. “Spyglass rappresenta per Eagle la naturale evoluzione di questo modello produttivo e Eagle si propone come l’unico soggetto oggi in grado di portare progetti italiani ed europei all’attenzione del mercato mondiale”, conclude Ben Ammar.

    gary barber, andy mitchell, milos brajovic gary barber, andy mitchell, milos brajovic

     

     

    tarak ben ammar harvey weinstein tarak ben ammar harvey weinstein SPYGLASS SPYGLASS EAGLE PICTURES EAGLE PICTURES

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport