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Aumenta l'insofferenza all'interno della Lega verso i Cinque stelle. Soprattutto Luca Zaia e Giancarlo Giorgetti sono sempre più intolleranti nei confronti degli alleati di governo. Si sa che Matteo Salvini non è dell'idea di tornare al voto nonostante il successo raggiunto alle ultime elezioni europee che hanno di fatto ribaltato i rapporti di forza tra Carroccio e M5s ma ora le pressioni all'interno della Lega potrebbero spingerlo verso la crisi di governo.
Di voto anticipato ormai si parla dal 27 marzo e la data di possibile chiamata alle urne viene spostata, da settembre (di solito con precisa indicazione al 29), all'inverno, poi alla primavera prossima, con finale assimilazione a regionali e amministrative. Ma l'unico che può decidere in questo momento - a parte il presidente della Repubblica, l'unico titolato a sciogliere le Camere - è Salvini.
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Il leader della Lega non ne è convinto, riporta ItaliaOggi, perché teme che scivolare oltre l'estate possa provocare una perdita di voti (anche se al momento i sondaggi lo danno ancora in crescita) e poi gode nel vedere Luigi Di Maio completamente al suo servizio, pronto a dire sì a qualsiasi disposizione della Lega. Ma c'è anche la preoccupazione per la manovra e il bilancio 2020.
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