PRECISAZIONE DA “STRISCIA LA NOTIZIA” :
Spettabile redazione,
ANDREA GIAMBRUNO VIDEO STRISCIA
nell’articolo da voi ripreso del Domani si scrive, riferendosi alla premier Meloni: “già furiosa per le registrazioni di Giambruno che qualcuno in Mediaset aveva passato ad Antonio Ricci creando uno scandalo privato e politico, ora teme un complotto più articolato”.
Nessun complotto, tanto meno nessuno di Mediaset che ha passato i fuorionda al tg satirico di Antonio Ricci. Come già precisato più volte, tutti i programmi di Mediaset, in onda e fuorionda, viaggiano su un sistema interno che viene chiamato “bassa frequenza” e che arriva in tutti gli uffici.
giambruno pacco striscia
Chiunque le può vedere e registrare, anche – per esempio – uno spettatore o un visitatore che si trova all’interno di Mediaset e riprende con lo smartphone ciò che passa sui monitor, posizionati anche nei corridoi. E di questo tutti sono avvertiti. E non succede solo a Mediaset. I famosi fuorionda di Flavio Insinna, per esempio, furono registrati da uno spettatore del pubblico nei corridoi Rai, che riprese il presentatore dei pacchi da un monitor in cui si vedeva la bassa frequenza.
In particolare, i fuorionda di Giambruno - come spiegato da Antonio Ricci all’Ansa il 21 ottobre 2023 - erano il risultato “di una fortunosa pesca estiva”. “Avevo due fuorionda del giornalista in frigo. Li ho usati. Così come son solito fare. Come quello di “Buttiglione-Tajani” che Berlusconi dichiarò esser la causa della caduta del suo governo”.
Nessun complotto quindi che coinvolgesse Mediaset, visto che nessuno era a conoscenza della messa in onda.
giambruno striscia 1
Ancora una volta riportiamo le parole di Ricci in un’intervista al Corriere della Sera del 28 ottobre 2023 in cui si ricostruisce la dinamica dei fatti e di come fosse stato preparato un copione falso per tenere segreto fino all'ultimo il fuorionda: “Nessun dirigente Mediaset mi chiama perché hanno paura che li registri. Si buttavano in mezzo alla regia? Chiamavano i Carabinieri? Io poi, per evitare eventuali intercettazioni e rotture di scatole, avevo preparato — come altre volte — un finto copione, che poi all'ultimo ho sostituito con quello vero”.
Questi i fatti come sono andati, senza nessuna interferenza esterna a Striscia la notizia.
Un cordiale saluto
L’ufficio stampa di Striscia la notizia
Estratto dell’articolo di Emiliano Fittipaldi e Nello Trocchia per “Domani”
ANDREA GIAMBRUNO GIORGIA MELONI
C'è una vicenda che da qualche mese sta preoccupando, e non poco, la premier Giorgia Meloni e il suo (ex) compagno Andrea Giambruno. E su cui stanno indagando […] sia i servizi segreti sia la procura di Roma, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta gestito direttamente dal procuratore capo Francesco Lo Voi.
Una storia che incrocia misteriosi tentativi di furto, ipotesi di spionaggio a un parente della premier, investigazioni segrete ordinate dai vertici dell'intelligence e presunte falle nel sistema di protezione di una delle massime istituzioni del paese, cioè la presidenza del Consiglio.
GIORGIA MELONI ANDREA GIAMBRUNO - MEME BY FAWOLLO
Una vicenda ancora oscura che però ha influito sull'esito della battaglia per la nomina nel nuovo direttore dell'Aisi, l'agenzia d’intelligence interna. Partita che qualche settimana fa ha visto prevalere Bruno Valensise sull’altro candidato forte Giuseppe Del Deo, potente vicedirettore dell’agenzia considerato vicinissimo a Meloni e al ministro Guido Crosetto.
Partiamo […] dalla notte tra il 30 novembre e il primo dicembre dell’anno scorso. Siamo a Roma sud. Verso le tre di notte, nelle strade intorno alla nuova casa di Meloni in zona Torrino (una villetta di 350 metri quadri con annessa piscina, acquistata dalla premier per oltre un milione di euro nel giugno 2023) tutto sembra tranquillo.
ANDREA GIAMBRUNO
Per Meloni e Giambruno sono invece momenti complicati: un mese prima la leader di Fratelli d'Italia aveva annunciato pubblicamente la fine improvvisa della relazione. […] Ebbene quella notte, a due mesi dalla fine ufficiale del rapporto via Facebook, la macchina di Giambruno è parcheggiata a pochi passi dall’ingresso della nuova casa di Meloni. A pochi metri di distanza c'è appostata una volante del commissariato di polizia dell'Eur, che funge da servizio di vigilanza […].
andrea giambruno porta fuori la spazzatura foto di chi
Al posto di guida c'è un'agente, che qualche minuto dopo le tre nota qualcosa di anomalo: da un'auto appena sbucata sulla strada sono scesi infatti due uomini, che dopo aver acceso una luce (una torcia? un cellulare? un altro apparecchio?) cominciano a trafficare intorno all'auto del compagno di Meloni, immaginando di avere il favore delle tenebre.
L'agente di polizia invece vede tutto, scende dalla volante e decide di intervenire. Si avvicina alla coppia e chiede conto dei movimenti sospetti. I due […] sono però lesti nella reazione: mostrano all'agente un distintivo, si identificano come “colleghi” senza rilasciare generalità né mostrare documenti di riconoscimento, rientrano rapidamente in auto e scompaiono nella notte.
L’agente avverte subito i suoi capi dell’accaduto. Viene così stilato un rapporto, che finisce subito alla Digos. Viene informato direttamente il capo della polizia Vittorio Pisani, e a cascata il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il sottosegretario con delega ai servizi segreti Alfredo Mantovano, l’allora capo dell’Aisi Mario Parente e il suo braccio destro Del Deo, e naturalmente la premier.
bruno valensise 4
Che prende la cosa affatto alla leggera: già furiosa per le registrazioni di Giambruno che qualcuno in Mediaset aveva passato ad Antonio Ricci creando uno scandalo privato e politico, ora teme un complotto più articolato. Soprattutto dopo che qualcuno dei suoi collaboratori più fidati le suggerisce che non sia da escludere che i due uomini potessero cercare qualcosa nell’auto del padre di sua figlia. O peggio ancora piazzare cimici o transponder per poterlo spiare.
Il rapporto della Digos finisce in procura, che apre un’inchiesta coordinata da Lo Voi. Ma è l’Aisi – che ha mani libere rispetto a un possibile reato nemmeno compiuto - a svolgere le prime indagini per provare a identificare i responsabili e capire se la sicurezza nazionale sia stata davvero messa a rischio oppure no. Dell’investigazione si occupa direttamente il gruppo guidato da Del Deo.
ANDREA GIAMBRUNO - GIORGIA MELONI - FOTO DI CHI
Dopo pochi giorni di lavoro, grazie anche alla descrizione dell’agente che aveva visto in faccia gli uomini e a verifiche incrociate della questura di Roma su alcune fotografie, vengono identificati i possibili sospetti. Sorprendentemente, si tratta di due agenti segreti in forza proprio all’Aisi, e che fanno parte della nutrita scorta di Meloni.
Avuta la notizia, l’ipotesi di un complotto di pezzi dei servizi sgomenta la premier. Già affetta da una sindrome di accerchiamento (tanto da avere voluto come caposcorta il marito della sua segretaria personale Patrizia Scurti, pure lui agente Aisi) teme che il suo incubo possa essere reale, e chiede ai responsabili delle forze di sicurezza che il mistero venga rapidamente risolto. Investe direttamente Mantovano ed Elisabetta Belloni, capo del dipartimento che coordina l’intelligence nazionale. Questi ultimi, d’accordo con Parente, decidono di spostare i due sospettati dall’Aisi all’Aise, i servizi segreti esteri guidati da Giovanni Caravelli. Siamo a metà dicembre 2023.
il nuovo fuorionda di andrea giambruno striscia la notizia 3
[…] L’indagine va avanti per due mesi, ma a un certo punto l’Aisi fa marcia indietro rispetto a quanto ipotizzato inizialmente sugli uomini della scorta: le celle telefoniche dimostrerebbero infatti che i presunti complottardi quella notte non fossero lì, ma fuori servizio e lontanissimi dalla zona del Torrino. Passa qualche altro giorno, e sempre l’Aisi lancia un’altra pista, che stavolta porta lontano da possibili responsabilità dell’agenzia che deve vigilare sulla premier: i due uomini potrebbero essere più banalmente ricettatori già noti alle forze dell’ordine. Forse alla ricerca di beni di valore all’interno dell’auto di Giambruno.
giorgia meloni tra patrizia scurti e il marito capo scorta
Mentre le indagini (anche quelle della procura) proseguono, il Giambruno-gate si è però infilato nella testa della premier, che recentemente avrebbe detto ai suoi fedelissimi (ha riferito Ilario Lombardo su La Stampa in un retroscena non smentito) di “sentirsi sotto assedio” e di “non fidarsi di nessuno”.
Non è un caso che l’episodio diventi cruciale nella scelta difficile del nuovo capo dell’Aisi. In corsa erano in due: il favoritissimo della vigilia Del Deo, un operativo vicinissimo a Crosetto, stimato da Parente e capace di entrare nell’ufficio di Meloni senza nemmeno passare da quello di Mantovano. E il più posato Bruno Valensise, numero due del Dis – il dipartimento che coordina le due agenzie - che il sottosegretario voleva già tempo fa promuovere al posto di Belloni.
andrea giambruno porta fuori la spazzatura foto di chi 1
Fino a pochi mesi fa Del Deo aveva il vento in poppa. Ex ufficiale dell’esercito, fu in effetti promosso vicedirettore a luglio 2023 per volontà di Meloni in persona. E la premier, Pisani, Piantedosi e Crosetto (e la stessa Scurti, ascoltatissima anche su questi dossier) spingevano per metterlo sulla poltrona di direttore.
Per anni capo del Nef, il reparto economico-finanziario dell’Aisi, Del Deo ha gestito con abnegazione e capacità le intercettazioni preventive, quelle che vengono fatte dai servizi “a protezione” degli interessi economici, industriali e politici del paese, ed è considerato grande conoscitore della macchina dell’intelligence e dei suoi segreti.
meloni mantovano
[…] l’ipotesi Del Deo era fortemente avversata non solo da Mantovano, ma da un ministro di peso come Matteo Salvini, rimasto scottato quando, ai tempi delle sue visite all’ex ambasciatore russo in Italia Sergey Razov nel maggio del 2022, il contenuto di alcune intercettazioni fatte dall’Aisi (che ascoltava il consulente leghista Antonio Capuano, che accompagnò Salvini in ambasciata) finì sulla Verità […]
Alla resistenza di Salvini […] si è dunque aggiunta la vicenda misteriosa dell’auto di Giambruno: […] Meloni ha preferito puntare così su un “esterno” all’agenzia come Valensise, che in questi giorni si sta già occupando – oltre che di dare un volto ai due uomini misteriosi – dell’organizzazione della sicurezza del G7.
Le ambizioni di Del Deo restano comunque intatte: i suoi dante causa sperano che, quando Belloni concluderà il suo mandato nel 2025, Valensise possa essere spostato al Dis. Lasciando alla spia amica di Crosetto la poltrona dell’agenzia più potente d’Italia.
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