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Da www.tpi.it
Ha fatto grande scalpore la notizia del deputato del Movimento Cinque Stelle Andrea Mura che ha un tasso di assenteismo del 96,36 per cento e che trascorre il suo tempo in barca a vela invece che in Parlamento.
“L’attività politica non si svolge solo in Parlamento. Si può svolgere anche su una barca. Io l’ho detto fin dall’inizio, anche in campagna elettorale, che il mio ruolo, più che quello di parlamentare, sarebbe stato quello di testimonial a difesa degli oceani”, ha detto il deputato al primo mandato, ammettendo di recarsi alla Camera solo “una volta alla settimana, per la commissione Trasporti”.
“Capisco l’incredulità, ma io l’ho detto fin dall’inizio al Movimento che non volevo fare il parlamentare ma il testimonial per salvare gli oceani dalla plastica”, ha spiegato Mura. “Presente o no, non fa differenza”.
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Andrea Mura, che è un velista professionista, è skipper dell’open 50 Vento di Sardegna e uno dei componente del team de Il Moro di Venezia, con il quale ha vinto due campionati del mondo e una Louis Vuitton Cup. Il deputato grillino spiega che il suo partito “sapeva quale sarebbe stato il mio ruolo e mi appoggia in questa battaglia”.
“D’altronde”, ha aggiunto, “con la maggioranza schiacciante che i Cinque Stelle hanno alla Camera, che io sia presente o meno non fa alcuna differenza”.
Ma chi sono i deputati più assenteisti (e più virtuosi) dell’attuale legislatura, inaugurata il 23 marzo 2018?
L’assenteismo dei parlamentari
Il tema dell’assenteismo dei parlamentari è un tema caldo in ogni legislatura, e cavalcato dai vari partiti in Parlamento, a seconda della convenienza e del periodo.
Secondo i regolamenti di Camera e Senato, è dovere dei deputati e dei senatori, partecipare ai lavori delle due camere, sia alle sedute dell’Assemblea che ai lavori delle Commissioni.
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La presenza dei parlamentari si conta non sulle sedute dell’aula ma sulle singole votazioni elettroniche, quindi se durante una seduta vengono fatte più votazioni, ciascuna votazione è contata singolarmente.
Mentre in aula le votazioni sono elettroniche, e facilmente tracciabili per monitorare la presenza e la responsabilità delle singole decisioni, in Commissione non esiste lo stesso meccanismo ed è dunque difficile analizzare i dati.
Ciascun parlamentare può essere assente, presente o assente perché in missione, una sorta di assenza “giustificata” da un compito istituzionale che lo porta altrove.
Open Polis, che monitora i lavori parlamentari, tiene conto delle presenze e delle assenze dei deputati e dei senatori.
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I deputati più assenti della XVIII legislatura
A detenere il titolo dei deputata più assenteista è Michela Brambilla, di Forza Italia presente a una sola votazione su 220, a pari merito con Leonardo Salvatore Penna del Movimento Cinque Stelle, anche lui con un tasso di assenza del 99,55 per cento.
A seguire troviamo Iolanda Nanni, del Movimento Cinque Stelle, presente a solo 6 votazioni su 220 e Andrea Mura, di cui abbiamo già raccontato la storia, che ha un tasso di assenteismo del 96,36 per cento.
Al quinto posto troviamo Piero Fassino presente a 17 votazioni su 220, con un tasso di assenteismo del 92,27. Seguono Andrea Cecconi del gruppo misto, con il 91,82 per cento di assenze, Erasmo Palazzotto, con il 91,82 per cento, Carolina Varchi di Fratelli d’Italia, con l’88,64 per cento. Al nono e decimo posto, rispettivamente con 32 e 34 presenze su 220, troviamo Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia e Renzo Tondo del gruppo misto.
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All’estremo opposto della classifica troviamo invece i tre deputati più virtuosi, con il 100 per cento di presenze: Antonio Viscomi del Pd, Antonio Zennaro del Movimento Cinque Stelle e Edoardo Ziello della Lega.
I senatori più assenti della XVIII legislatura
Tra i senatori di Palazzo Madama, sono Renzo Piano e Carlo Rubbia, senatori a vita, a detenere il primato dei più assenteisti, con un tasso del 100 per cento, e zero presenze su 201 votazioni.
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A seguire troviamo Paolo Romani, di Forza Italia, presente una sola volta su 201, con un tasso di assenza del 99,5. Seguono un’altra senatrice a vita, Liliana Segre, e tre senatori di Forza Italia: Giacomo Caliendo (93,03 per cento), Niccolò Ghedini (92,04 per cento) e Licia Ronzulli (87,56 per cento).
A seguire troviamo Mario Monti del gruppo misto, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che è anche presidente del Senato, e Tommaso Cerno, del Pd.
Al contrario, tra i senatori più presenti ve ne sono ben 72 che detengono il 100 per cento delle presenze, tra cui Roberto Calderoli e Tony Iwobi.
Quanto sono assenti i più famosi politici italiani?
Qui un riassunto delle presenze e delle assenze dei politici più popolari:
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Luigi Di Maio: 1 presenza su 220, ma 205 assenze giustificate per missione (Camera)
Matteo Salvini: 37 presenze su 201, ma 148 assenze giustificate per missione (Senato)
Matteo Renzi (Pd): 199 presenze su 201, ha un tasso di assenteismo dell’1 per cento (Senato)
Maurizio Martina (Pd): 93 presenze su 220, ha un tasso di assenteismo del 57,73 per cento (Camera)
Pietro Grasso (Leu): 182 presenze su 201, ha un tasso di assenteismo 9,45 per cento (Senato)
Laura Boldrini (Leu): 211 presenze su 220, ha un tasso di assenteismo del 4,09 per cento (Camera)
Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia): 32 presenze su 220, ha un tasso di assenteismo dell’85,45 per cento (Camera)
Paola Taverna (Movimento Cinque stelle): 192 presenze su 201, ha un tasso di assenteismo del 4,48 per cento (Senato)
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Emma Bonino (misto): 193 presenze su 201, ha un tasso di assenteismo del 3,98 per cento (Senato)