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TRUMP: ENTRO SABATO NUOVO GIUDICE. PELOSI IPOTIZZA IMPEACHMENT
Da www.ansa.it
L'annuncio della nomina del nuovo giudice della Corte Suprema Usa, in sostituzione di Ruth Bader Ginsburg, dovrebbe arrivare venerdì o sabato. Lo ha detto Donald Trump in una intervista a Fox News. Il presidente ha quindi spiegato che la rosa dei candidati, si e' ristretta "a quattro, cinque persone".
Poi si è vantato di aver "infranto ogni record con la sola eccezione di George Washington" in materia di nomine per l'Alta Corte.
Il voto sulla nomina dovrebbe avvenire prima dell'Election Day del 3 novembre, ha precisato Trump.
DONALD TRUMP NANCY PELOSI
Ma la speaker dem della Camera, Nancy Pelosi, non esclude la possibilità di usare l'impeachment per fermare la conferma al Senato del magistrato nominato da Trump che dovrà sostituire Ginsburg. Pelosi spiega come alcuni legali hanno suggerito alla Camera di procedere con un impeachment di Trump o del ministro della Giustizia William Barra per bloccare la conferma. "Abbiamo le nostre opzioni. Abbiamo frecce nel nostro arco", mette in evidenza Pelosi.
Dello stesso avviso Alexandria Ocasio-Cortez, deputata star democratica. 'Il Congresso non dovrebbe scartare la possibilità di un impeachment di Donald Trump o del ministro della Giustizia William Barr per fermare il voto del Senato', ha detto.
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"E' molto importante capire che la posta in gioco è alta" nella sostituzione di Ginsburg: "ci sono in gioco i diritti delle donne, i diritti del lavoro e i diritti alla salute", ha sottolineato Ocasio-Cortez.
CHI È AMY CONEY BARRETT, LA PROBABILE CANDIDATA DI TRUMP ALLA CORTE SUPREMA
Giuseppe Sarcina per www.corriere.it
Amy Coney Barrett, 48 anni, sette figli, due dei quali adottati ad Haiti, cattolica fondamentalista e fieramente anti abortista, sembra essere la favorita per succedere a Ruth Bader Ginsburg tra i nove togati della Corte Suprema.
Il nome di Barrett era emerso già nel luglio del 2018 tra i quattro candidati finalisti per il posto del dimissionario Anthony Kennedy. Donald Trump l’avrebbe nominata volentieri, ma rinunciò dopo che i suoi consiglieri verificarono che la magistrata non avrebbe superato il vaglio del Senato, per l’opposizione delle repubblicane moderate Lisa Murkowski (Alaska) e Susan Collins (Maine).
amy coney barrett
In quella fase i repubblicani controllavano il ramo alto del Congresso con soli due seggi di scarto (51 a 49) e quindi il «no» di Murkowski e Collins sarebbe stato decisivo. Alla fine il presidente scelse Brett Kavanaugh e fece sapere di «aver voluto preservare Barrett per il posto di Ginsburg».
Nel 2017 Trump la nominò comunque giudice della Corte d’appello del Settimo distretto, con sede a Chicago. Ora sembra essere arrivato il momento per il grande salto verso la Corte Suprema. La maggioranza dei repubblicani al Senato è più ampia (53 a 47) e Trump ha interesse a trasformare la campagna elettorale in uno scontro ideologico ed «epocale» tra i «patrioti difensori della tradizione» e i «socialisti nemici dell’identità americana».
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La figura di Coney Barrett calzerebbe alla perfezione. Nata a New Orleans, la prima di sette figli. Il padre era un avvocato della Shell, la madre si occupava della famiglia. Studentessa modello fin dalle elementari, Amy si è costruita una solida formazione giuridica, laureandosi con il massimo dei voti alla Notre Dame Law School, nell’Indiana.
Comincia come assistente giudiziaria a Washington. Prima nella Corte di Appello, poi, per un anno, alla Corte Suprema, alle dipendenze del giudice Antonin Scalia, da cui assorbe i principi della «dottrina originalista»: la Costituzione va applicata alla lettera, non interpretata seguendo lo spirito dei tempi.
amy coney barrett
All’inizio degli anni Duemila, Amy alterna l’attività di avvocato a quella di docente universitario, tornando alla Notre Dame Law School. In quel periodo matura la sua visione giuridico-culturale, aderendo a un’associazione Pro Life e facendosi notare per la sua severa posizione anti-abortista. Analizza e critica a fondo la sentenza Roe v. Wade, che dal 1973 autorizza l’interruzione di gravidanza negli Stati Uniti.
barbara lagoa
Sostiene che i tempi siano maturi perché la Corte Suprema possa modificarla, se non abolirla del tutto. Basterebbe questo per spiegare quale sarebbe l’impatto della sua nomina sull’orientamento della Corte Suprema e quindi sulla società e la politica americane.
Trump starebbe considerando anche un’altra candidatura meno dirompente: Barbara Lagoa, 52 anni, nata a Miami, figlia di immigrati cubani, giudice federale ad Atlanta. Anche Lagoa è una magistrata conservatrice, ma con un approccio più morbido rispetto a quello di Barrett. Non a caso il Senato ratificò la sua nomina con un voto trasversale: 80 a favore contro 15 contrari. Amy Coney Barrett, invece, passò con un margine decisamente più ristretto: 55 a 43.
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