TUTTI I NOMI, IN ESCLUSIVA SU DAGOSPIA
1. CONTE SI PRENDE INVITALIA. E D'ALEMA TORNA IN PISTA
Carlo Di Foggia per ''il Fatto Quotidiano''
Dopo mesi di scontro, un doppio vertice lunedì sera al Tesoro e a Palazzo Chigi sblocca il risiko delle nomine nella galassia di Cassa Depositi e Prestiti. E a cascata anche le altre.
buffagni alessandro profumo
Un segnale in vista della vera partita, quella delle grandi partecipate di Stato (Eni, Enel, Poste etc.) che terrà il governo in vita almeno fino a primavera.
Alla fine lo scontro si chiude senza grandi sconfitti, ma con qualche vincitore sì. E pure qualche malumore. L' impasse si è risolta con il ricorso a una certosina divisione, stile Prima Repubblica, a cui solo i 5Stelle non hanno pagato dazio.
Tra i vincitori c' è sicuramente Giuseppe Conte. Il premier incassa la conferma dell' eterno Domenico Arcuri , da 12 anni alla guida di Invitalia, la controllata del Tesoro che gestisce gli incentivi allo sviluppo (ora coinvolta nel dossier Ilva). Conte ha imbracciato uno scontro coi 5Stelle, specie con Luigi Di Maio, contrario alla scelta di confermare un manager considerato in quota Pd e passato da mille stagioni, e a cui il movimento ha contestato la gestione di Invitalia nelle crisi industriali di questi anni. Sarà nominato nel Consiglio dei ministri la prossima settimana.
giuseppe conte roberto morassut riccardo fraccaro
Alla presidenza andrà Andrea Viero , indicato dal ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli, triestino come lui, ma "suggerito", per così dire, dal Pd. Viero, alto dirigente di Fincantieri, è vicino ai dem emiliani, specie a Graziano Delrio, suo antico mentore, che da ministro delle Infrastrutture lo nominò nel 2015 commissario delle Ferrovie Sud Est. Da direttore generale della multiutility Iren finì nel mirino dei 5Stelle e dello stesso Grillo nelle battaglie per bloccare l' inceneritore di Parma. "In pratica il Pd si prende tutta Invitalia", si sfoga un dirigente dei 5Stelle.
fraccaro salvini
Nella galassia Cdp l' incastro è più complesso. Sicuramente vince Massimo D' Alema, tornato a suggerire manager e poltrone grazie all' arrivo a via XX Settembre di Roberto Gualtieri, membro storico di quella congerie di nomi nota come "corrente dalemiana". A lui è ascrivibile il neo presidente di Sace, la controllata di Cdp che assicura le commesse estere: l' avvocato Rodolfo Errore .
Su Sace si è consumato uno scontro feroce tra l' ad della Cassa, Fabrizio Palermo - indicato dai 5S , ma oggi in cerca di collocamento - e la tecnostruttura del Tesoro. Per mesi ha tentato di silurare i vertici scontrandosi con l' allora ministro Giovanni Tria. Stessa scena col nuovo governo. Palermo, anche lui sponsor di Viero a Invitalia, oggi incassa almeno la nomina in Sace di Pierfrancesco Latini , Chief risk officer di Cdp, e di Enrico Resmini , manager di Vodafone, alla guida del Fondo italiano innovazione. Il Tesoro, invece, "prende" pure Fintecna, alla cui guida ha imposto l' ex dirigente Antonino Turicchi .
BUFFAGNI CONTE
I 5Stelle si sono presentati divisi alla partita. Col governo giallorosa le nomine sono state tolte al casaleggiano Stefano Buffagni, grande sponsor di Palermo, e affidate al sottosegretario alla presidenza Riccardo Fraccaro. In quota M5S sono andati gli ad di Simest, controllata di Cdp per gli investimenti esteri, di Cdp Immobiliare e del Fondo italiano di investimento. Per tutte è tre si è ricorso a manager estranei alle filiere romane. A Simest arriva Mauro Alfonso , banchiere di Cerved Rating Agency, con un passato nell' agenzia Usa Fitch. Alla presidenza è stato indicato Pasquale Salzano , vicino a Di Maio e già ambasciatore in Qatar. Emanuele Boni , avvocato laureato a Oxford con una lunga esperienza nel Real Estate (guida il gruppo lussemburghese Riva) va in Cdp Immobiliare. Mentre nel Fondo italiano di investimento arriva Antonio Pace , professore a contratto alla Bocconi e manager di Morgan Stanley.
STEFANO BUFFAGNI
Nella spartizione, Renzi invece incassa la nomina del fedelissimo Federico Lovadina in Sia, controllata che si occupa dei sistemi di pagamento. Ma punta già a sostituire l' ad dell' Anas, Massimo Simonini con Ennio Cascetta , pasdaran del Tav che Delrio nominò nel 2015 a capo della struttura di missione del Mit.
Chi non ce la fa, per ora, è Franco Bassanini. L' eterno boiardo doveva essere cooptato nel cda della Cassa, ma l' ostilità di 5Stelle, e delle Fondazioni, ha bloccato la partita.
2. LE NOMINE IN CDP
Andrea Greco per ''la Repubblica''
Si sblocca dopo un mese il giro di nomine nelle partecipate della Cassa depositi e prestiti. Frutto di un accordo tra M5s e Pd con il "nuovo" Tesoro, l'asse di governo che ha sfornato decine di nomi ed elementi nuovi, in parte calati dalla struttura di Cdp ma anche dal settore privato. Un antipasto di quel che si vedrà con le nomine di Eni, Enel, Leonardo, Poste, Mps, a primavera.
GIUSEPPE CONTE FABRIZIO PALERMO
La casella più importante riguarda Sace, società che assicura i crediti all'export delle imprese italiane controllata dalla Cdp (ma le garanzie le mette il Tesoro). È passata la linea del capo di Cdp Fabrizio Palermo, da un anno in rotta con l'ad di Sace dal 2016 Alessandro Decio. Nuovo ad sarà Pierfrancesco Latini, oggi responsabile dei rischi della Cdp, manager di Palermo designato dal cda della Cassa ieri pomeriggio.
PASQUALE SALZANO
Cambia anche il presidente: da Beniamino Quintieri si passa a Rodolfo Errore, apprezzato dal Pd. Nuovo capo anche a Simest, controllata al 76% da Sace che cura l'internazionalizzazione delle imprese. Qui non è stata rinnovata la numero uno Alessandra Ricci (ex dirigente della Sace), mentre arriva dal gruppo Cerved, dove guidava l'attività dei rating, Mauro Alfonso, il cui curriculum ha convinto i M5s.
Anche il presidente di Simest è un uomo della nuova Cdp: Pasquale Salzano, ex Eni e ambasciatore in Qatar da poco assunto a capo degli affari internazionali Cdp. Il filotto del management Cdp sulle attività estere presidiate da Sace e Simest è notevole: e potrebbe trasformare due società a cultura organizzativa autonoma in divisioni della Cassa.
C'è stata più battaglia per il nuovo fondo che investirà nelle imprese startup, e si chiamerà Invitalia Ventures. La ministra per l'innovazione Roberta Pisano (M5s) aveva indicato Luigi Tommasini, tra i partner del Fondo italiano d'investimento (Cdp ha "solo" il 43%): ma a un'ora dalla nomina avrebbe rinunciato, e la poltrona di ad è andata a Enrico Resmini, dirigente di Vodafone Italia ben visto nel ruolo dai vertici della Cassa.
paola pisano luigi di maio
Anche al Fondo italiano d'investimento l'ad è nuovo e arriva dalla finanza privata: Antonio Pace, ex banchiere di Credit Suisse che poi l'anno scorso ha avviato un hedge fund. Sia, che gestisce la rete dei pagamenti elettronici e dove Cdp ha ormai l'86%, avrà per presidente Federico Lovadina, presidente di Toscana Energia. Nel cda entra Andrea Cardamone, ex banchiere di Bpm e Mps. Novità anche in Cdp immobiliare: ad è Emanuele Boni, scelto dai M5s dalla lussemburghese Riva asset management e già avvocato a Londra: presidente Giorgio Righetti, dg dell'Acri (le Fondazioni hanno il 16% di Cdp).