Dagoreport
carlo camilla
God save the king Carlo III perché questo nome, nella storia della monarchia britannica, ha accompagnato uno dei momenti più difficili per la Corona.
Carlo I Stuart, come Carlo III Windsor, era un grande appassionato d’arte. Si fece accompagnare da Lord Arundel in giro per l’Europa, specie la Spagna, per cercar moglie e trovò. Invece, quadri da comprare e disegni di Leonardo. È al suo regno, tra l’altro, che compare per la prima volta appeso alle pareti di Whitehall il celebre “Salvator Mundi”, ora nella mani di Mohammed Bin Salman.
Moglie la prese francese, ma il suo regno se lo presero i rivoluzionari di Oliver Cromwell che gli tagliarono la testa il 30 gennaio 1649 davanti al palazzo reale.
Van Dijk Triplo ritratto di Carlo I 1635
Il figlio, Carlo II Stuart, fu incoronato re di Scozia ma costretto dai rivoluzionari a fuggire dopo la battaglia di Worcester. Per nove anni si rifugiò in esilio in Francia e Paesi Bassi. Nel 1659, quando il protettorato dei Cromwell cadde, il generale realista George Monck fece rientrare Carlo II in patria dove, il 23 aprile 1661, venne finalmente incoronato re nell’abbazia di Westminster.
Carlo II decise allora di abolire il parlamento e governò da sovrano assoluto fino al giorno della sua morte, avvenuta il 6 febbraio del 1685. Da allora passò alla storia come Merrie Monarch (monarca allegro). Quanto al gentil sesso non si tirò mai indietro: la moglie, Caterina di Braganza, risultò sterile e il sovrano ebbe (almeno) dodici figli illegittimi con varie amanti.
J M Wright Charles II 1662
regina elisabetta con un piccolo principe carlo la regina elisabetta e carlo 6 la regina elisabetta filippo carlo la regina elisabetta e carlo 8 la regina elisabetta e carlo 7 il principe carlo