SIMBA LA RUE, BABY GANG E GLI ALTRI TRAPPER
(ANSA) - Udienza ieri a Milano per Mohamed Lamine Saida, ossia il trapper 20enne Simba La Rue, arrestato in due indagini milanesi tra luglio e ottobre scorso. Per il giovane, infatti, è stata richiesta dai carabinieri e dalla Procura milanese la misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno per due anni, per "pericolosità sociale" e sull'istanza dovranno decidere i giudici della Sezione misure di prevenzione del Tribunale milanese.
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La sua difesa, rappresentata dal legale Niccolò Vecchioni, ha depositato una serie di documenti, anche sull'aspetto lavorativo del trapper, e ha chiesto un rinvio del procedimento, per trattarlo dopo il processo con rito abbreviato che si aprirà il 28 marzo. Processo davanti al gup di Milano Giulio Fanales nel quale sono imputati anche altri giovani, tra cui pure il trapper Baby Gang, e che riunisce due filoni: quello della cosiddetta "faida tra rapper" e l'altro su una sparatoria la scorsa estate vicino a corso Como a Milano.
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Nelle scorse settimane Simba era tornato in carcere per una serie di violazioni del regime dei domiciliari. Tra l'altro, richieste di misure di prevenzione della sorveglianza speciale sono state avanzate anche nei confronti di Dago Gapea, 25 anni, e Christopher Alan Momo, 23 anni, anche loro arrestati nell'inchiesta sulla "faida". In passato due proposte di sorveglianza speciale per Baby Gang, sempre difeso dal legale Vecchioni, erano state respinte dai giudici.
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