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    “CHILI” DI TROPPO – GLI ESPONENTI M5S IN COMMISSIONE CULTURA AL SENATO ANNUNCIANO UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SULLA “NETFLIX DELLA CULTURA” DI FRANCESCHINI FINANZIATA CON CDP E LA “CHILI TV” DI STEFANO PARISI – “IL SERVIZIO DI PROMOZIONE DELLA CULTURA ITALIANA NEL MONDO POTEVA ESSERE AFFIDATO A RAIPLAY E NON A UNA SOCIETÀ PRIVATA CHE AVREBBE FATTO REGISTRARE L'OTTAVO BILANCIO CONSECUTIVO IN PERDITA, QUANDO "


     
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    dario franceschini con la mascherina 4 dario franceschini con la mascherina 4

     

    Ann.Mas. per www.lastampa.it

     

    Dopo il portale per il turismo, travolto anni fa dalle polemiche, arriva il portale per la cultura italiana? L’idea di una piattaforma digitale nostrana ispirata a Netflix era stata annunciata dal ministro di Beni Culturali e Turismo (Mibact) Dario Franceschini lo scorso 18 aprile.

     

    chili tv chili tv

    “Stiamo ragionando sulla creazione di una piattaforma italiana che consenta di offrire a tutto il mondo la cultura italiana a pagamento, una sorta di Netflix della cultura, che può servire in questa fase di emergenza per offrire i contenuti culturali con un'altra modalità, ma sono convinto che l'offerta online continuerà anche dopo: per esempio, ci sarà chi vorrà seguire la prima della Scala in teatro e chi preferirà farlo, pagando, restando a casa”.

    stefano parisi stefano parisi

     

    Integrazione con la Ue

    “L'Europa intera è il più grande produttore di contenuti culturali. In un contesto sempre più digitale, accelerato dalla pandemia, è venuto il momento di costruire una piattaforma comunitaria che offra la cultura europea on line.

     

    Noi l'abbiamo fatto in Italia, finanziando con 10 milioni di euro una piattaforma pubblica che partirà nei prossimi mesi che offrirà tutta la cultura italiana on line: prosa, teatro, danza, musica, concerti.

     

    dario franceschini con la mascherina 1 dario franceschini con la mascherina 1

    Ma è evidente che tutt'altra forza deriverebbe dalla scelta dell'Unione europea di costruire una piattaforma che offra la cultura europea, capace di farci confrontare con i giganti della rete''. Così il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, è intervenuto qualche giorno fa al consiglio informale dei Ministri della cultura europei, svoltosi in videoconferenza sotto la presidenza del Ministro federale della cultura della Repubblica Federale Tedesca, Monika Grütters.

     

    franceschini Fabrizio Palermo franceschini Fabrizio Palermo

    ''L'epidemia - ha detto ancora il ministro - ha fatto capire ai decisori politici quello che noi ministri della cultura sapevamo già molto bene: la centralità delle politiche culturali nel processo di integrazione europea e le opportunità incredibili che porta con sé l'investimento in cultura.

     

    Adesso - ha considerato Franceschini - è il momento di far diventare la cultura centrale nelle scelte politiche dell'Unione Europea. In questi mesi abbiamo aiutato i nostri artisti e le nostre istituzioni e industrie creative a superare l'emergenza. È importante in tal senso il significativo incremento delle risorse del programma Europa Creativa. Ora è importante impegnarsi sul Recovery, fare in modo che la cultura sia centrale nelle scelte nazionali sull'impiego di queste risorse''.

     

    L’interrogazione

    dario franceschini ritiro del pd all'abbazia di contigliano 13 dario franceschini ritiro del pd all'abbazia di contigliano 13

    Ieri una nota degli esponenti del M5S in Commissione Cultura al Senato ha annunciato un’interrogazione parlamentare: “Nel Decreto Rilancio è previsto che per sostenere la ripresa delle attività culturali, il Mibact realizzi una piattaforma digitale per la fruizione del patrimonio culturale e di spettacoli, la cosiddetta "Netflix italiana".

     

    Per farlo lo stesso decreto ha autorizzato una spesa in capo al ministero di 10 milioni di euro per l'anno 2020. Ebbene, è notizia recentissima la probabile costituzione di una new company finanziata con fondi di Cassa depositi e prestiti spa e Chili Tv (9 milioni di euro ciascuno), con quote rispettive pari al 51% e al 49%, cui aggiungere i 10 milioni di euro di finanziamento erariale autorizzati dal citato decreto Rilancio. In tale contesto non appare chiaro in quale veste il Mibact prenda parte alla costituzione della newco”.

     

    stefano parisi foto di bacco stefano parisi foto di bacco

    La nota sottolinea che «sembra quasi che il Mibact ne resti fuori, in contrasto con le disposizioni del decreto Rilancio e soprattutto appaltando un servizio così importante a una società privata, Chili Tv, che avrebbe fatto registrare l'ottavo bilancio consecutivo in perdita, quando il servizio di promozione della cultura italiana nel mondo poteva essere affidato a RaiPlay». I parlamentari M5s chiedono anche su questo una risposta, e annunciano di aver presentato una interrogazione parlamentare rivolta al ministro Franceschini “che auspichiamo riceva risposta al più presto”. (Ann.Mas.)

     

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