CHRISTIAN RAIMO
1- DALL'ACCOUNT FACEBOOK DI CHRISTIAN RAIMO
Il pezzo di sedicente satira di ieri di Serra sulla rissa dei ragazzini al Pincio mi fa finalmente capire perché sto completamente dalla parte dei ragazzini che si menano in 400. Questa città se hai 17 anni, non hai la paghetta di un millino al mese, e abiti vicino al Raccordo non dà accesso agli spazi, ai luoghi, ai negozi, a un campo di calcetto, ai consumi culturali minimi, a nulla. Il centro è fatto per i turisti, la vita notturna è preclusa a chi non ha un mezzo autonomo di trasporto, l'unica attività concessa è lo struscio e lo shopping, il sabato magari con mamma che ti compra le scarpe se scegli quelle che vuole lei.
RISSA PINCIO WELCOME TO FAVELAS
Ma anche a via del Corso i ragazzini di Torbella, Samba, Malafede dovrebbero andarci meno, no? Continuiamo a aprirgli centri commerciali nelle nuove centralità: adesso hanno il Maximo. Non venissero a rompere le palle a noi borghesi, vecchi già a 20 anni, in pensione da sempre con la rendita della prima seconda terza sesta e nona casa, prima con la movida e ora addirittura con le risse.
Hanno la street art in periferia - serve a riqualificare quei palazzi cessi che gli abbiamo costruito, perché eravamo timidi e non abbiamo saputo dire no ai palazzinari pieni di progetti - non imbrattassero i luoghi decenti che stanno dentro le ztl. Che c'è? Non riescono a arrivare con il monopattino fino a Palmarola o Guidonia? Se finisce la batteria possono sempre spingere.
RISSA PINCIO WELCOME TO FAVELAS
E invece intignano, portano il loro disagggio qui, con i video su instagram delle scazzottate per un telefonino. Ma non hanno Netflix, Amazon Prime, un Netflix della cultura? Perché gli piace vedersi il video di una scazzottata? Non hanno Suburra che racconta come si vive male e così gli spiega bene il loro tormento interiore sociale? Cosa ci fanno qui al Pincio in 400? Nessuna sceneggiatura matcha, fitta con questa nuova espressione giovanile.
PINCIO
I ragazzini di Baby e Skam si fanno le canne e alle volte addirittura pippano nelle case dei genitori che sono fuori per il weekend, non hanno una zia con la casa a Fregene almeno? Quelli di Suburra e Gomorra spacciano già a 14 anni perché l'ha deciso il destino. Quindi ha ragione Serra, se ci sono 400 ragazzini che si menano al Pincio, occorre reagire immediatamente: dare l'allarme e scriverci anche una bella pagina di satira. Dovessero la prossima volta spingersi a Rosati o a Canova a fare una rissa in 400 rovesciando i cappuccini di soia, provare a entrare alla Casina Raffaello o alla Gnam.
PINCIO RISSA 2
Che dobbiamo fare, se no, alzare ancora i prezzi? Mettere più recinti con le fioriere? Altri bodyguard di colore all'ingresso? Devono tornare da dove sono venuti. Roma est, dicono alcuni, un paese sconosciuto, un hic sunt leones dove un tempo arrivava un trenino e oggi alle volte una metropolitana, dove la sera puoi trovarti - quando è festa - un Calenda che scende dal suo Suv e ti mostra le slide o una Federica Angeli che ti urla al citofono che lei non si fa intimidire.
2 - SPECIALITÀ OLIMPICA: RISSA DEL PINCIO
Michele Serra per "l'Espresso"
michele serra
C' è un solo modo per evitare che le risse tra gang di adolescenti al Pincio degenerino.
pincio rissa
Vanno regolamentate e devono svolgersi sotto l' egida del Coni (nonché, ovviamente, sottoposte al vaglio continuo del Tar del Lazio, come ogni attività umana di questo Paese). Se il periodo di prova darà buoni esiti, è possibile che la rissa tra adolescenti sia una delle nuove discipline ammesse alle prossime Olimpiadi di Parigi. I praticanti, in tutto il mondo, sono già milioni. La specialità "parents" prevede anche la partecipazione dei genitori, che inizialmente assistono ai lati gridando «menaje a quer lurido!» e scambiandosi insulti tra loro, e nel secondo tempo possono entrare in lizza personalmente, anche con armi da fuoco, meglio se non denunciate. Le regole I partecipanti devono avere tra gli undici e i sedici anni.
PINCIO RISSA 1
Dopo i sedici, si passa alle rapine a mano armata e alle violenze sessuali di gruppo, prima degli undici si possono praticare solo il piccolo spaccio, il furto in casa propria, la molestia alla compagna di banco e altre discipline minori. I colpi consentiti sono solo quelli bassi: sputo in faccia, calcio nei genitali, sfregio col coltellino. Vietatissimo il duello leale uno contro uno: si rischia l' espulsione immediata. Punteggio molto alto per il pestaggio di gruppo. Dai dieci contro uno in su scatta la menzione speciale della giuria.
Valgono parecchi punti anche l' aggressione ai soccorritori, con furto di ambulanza, e la delazione a carico di persone estranee ai fatti nel caso si venga arrestati.
Si parla molto bene di Fabbio e Sabbri, due fidanzatini dodicenni di Tor Magnaccia che hanno messo in fuga a parolacce una volante della Polizia. Gli agenti, terrorizzati, hanno fatto appena in tempo a chiudere i finestrini prima di darsi alla fuga. «Non avevo mai sentito niente di simile in trent' anni di carriera», racconta, ancora sotto choc, il viceispettore Loris Bravini, che dopo l' accaduto ha dato le dimissioni ed è entrato in monastero.
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Ha fama di duro anche Dumbo Ambolari, giostraio quattordicenne, capo dei temutissimi Plippies, che hanno preso il nome dell' ambita cover per cellulari Plip, per avere la quale gli adolescenti di tutto il mondo sono disposti anche a uccidere. Soprattutto la Plip color senape, prodotta in pochissimi esemplari perché orribile, e dunque molto ricercata, pare sia alla base di vere e proprie guerre tra gang, con decine di omicidi.
PINCIO RISSA 1
La colonna sonora "Kill for a cover" ("Uccidi per un dozzinale copritelefonino di plastica dal valore di undici euro, ma dai cinesi lo trovi anche a otto") è il grande successo del trapper Kronzo, artista di riferimento dei Plippies. Ne esiste anche una versione, identica, del trapper Pao Paolo, e una terza del trapper Bigolo. Impossibile distinguere non solo le tre versioni, ma anche i tre interpreti, assolutamente identici se non per minimi particolari, come l' anello al naso: d' oro quello di Pao Paolo, di cachemire quello di Kronzo, di torsoli di mais quello di Bigolo. Oltre al genere trap, tra le gang di adolescenti va fortissimo anche il brap, molto simile al trap, ma ruttato anziché cantato.
Tra le gang minorili più note si segnalano i Burini, molto legati ai valori della tradizione (come lo sfruttamento della prostituzione). Nemici giurati delle droghe pesanti, bevono solo Frascati e nelle risse usano esclusivamente colli di bottiglia di vini di poco prezzo. Il loro indumento di culto è la canottiera Nando, che si trova solo nei mercati rionali, nella bancarella di Nando, tutto a cinque euro. I loro nemici giurati sono i Mamiani's, gang di figli di papà che affrontano gli avversari con colli di bottiglia di Borgogna o di Sassicaia.
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Molto temuti anche i Califanos, gli unici adolescenti che odiano il trap e cantano solo le canzoni di Califano perché le considerano molto più trucide. Infine si segnalano le Mancomorta, unica gang femminile conosciuta: pur di non frequentare i loro coetanei vivono chiuse in casa imparando il punto croce e leggendo Jane Austen e Virginia Woolf.
roma, rissa e assembramenti al pincio 14