Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
italia germania fischi all'inno tedesco
Facciamoci riconoscere. L'altra sera, allo stadio Dall'Ara di Bologna, durante l'incontro Italia-Germania di Nations League, l'inno tedesco è stato fischiato da una parte della tifoseria italiana.
Le cronache si sono affrettate a sottolineare come i fischi siano poi stati soppiantati dagli applausi da parte del resto dei tifosi, ma la gravità e la stupidità dell'episodio restano.
La cosa che più rattrista è che questi fischiatori li conosciamo bene, li incontriamo ogni giorno. Non sono soltanto quelli che negli stadi lanciano i «buu» razzisti contro i giocatori di colore. No, sono anche quelli che usano il monopattino sui marciapiedi investendo le persone, sono quelli che noleggiano le biciclette e le abbandonano ovunque, sono quei motociclisti che, insofferenti della fila, invadono il senso di marcia opposto sfiorando i ciclisti.
italia germania fischi all'inno tedesco
Fischiare l'inno della squadra avversaria è patrimonio culturale di quelli che si addestrano all'ingiuria sui social, di quelli che seguono le trasmissioni dove si urla e ci si insulta e sognano di partecipare a queste trasmissioni, di quelli che in treno non smettono un solo istante di telefonare a voce alta senza alcun rispetto per i vicini di viaggio, di quelli che truffano sul bonus edilizio.
Per carità, è lecito fischiare per esternare un dissenso nei confronti di un'offerta che non ri-specchia a pieno le proprie scelte (a teatro, durante un concerto, in uno stadio), ma lo conosciamo bene chi fischia l'inno.
aldo grasso
È quella stessa persona che non ti dà lo scontrino, che il pos è sempre rotto, che protesta contro il governo ma vuol essere pagato in nero. Il fischiatore di inni è fondamentalmente un molestatore, è uno che per tutta la vita prende fischi per fiaschi ma vuole sempre avere ragione. La verità è che il fischiatore di inni, a ben vedere, non vale un fischio.
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