Filippo Femia per "La Stampa"
ugo mattei 2
«Dobbiamo capire quanti siamo e raccogliere capitale da trasformare in beni comuni: va contrastata la politica miserabile di oggi. Costruiremo un altrove».
I toni erano quelli di un manifesto politico, anche se ufficialmente si trattava di un convegno: una maratona di quasi dieci ore andata in scena ieri a Torino per lanciare la Commissione dubbio e precauzione.
commissione dubbio e precauzione
La nuova creatura - Commissione Dupre, l'abbreviazione - guarda alla galassia No Green Pass e No Vax e fa capo al docente di diritto civile ed ex candidato sindaco Ugo Mattei. Insieme a lui Carlo Freccero, in veste di "portavoce", e Giorgio Agamben e Massimo Cacciari, che ieri ha dato forfait.
Potrebbe trattarsi del primo tentativo, a livello nazionale, di capitalizzare la rabbia dei movimenti di protesta contro vaccino e Green Pass. «Partiamo all'insegna del rigore scientifico lontano dalla propaganda dominante», ha chiarito Ugo Mattei. L'obiettivo? «Superare il draghismo, la prevalenza del capitale sui diritti della persona e dei beni comuni».
giorgio agamben 2
Durante la mattinata si sono alternati, in streaming, decine di relatori: chimici, politologi e giuristi hanno animato un dibattito che oscillava tra le più becere fake news («il vaccino causa il cancro») alle più alte dissertazioni filosofiche, con citazioni di Popper e Hobbes.
Più volte, però, sono emerse argomentazioni anti-scientifiche. Come quando il ginecologo francese Hubert Dieboles, "costretto" a riparare in Polinesia per il rifiuto di vaccinarsi, ha citato un non meglio specificato studio di "Lancet" secondo cui «più ci si vaccina, più ci si ammala».
maria rita gismondo
Non è mancato un altro classico del repertorio No Vax: la convinzione, espressa da Massimo Citro, psicoterapeuta sospeso dall'Ordine dei medici di Torino, che «i numeri dei morti sono stati gonfiati».
Non sorprende che Facebook abbia oscurato l'evento: la conferma, secondo i complottisti, che Zuckerberg è un servo di Big Pharma. «Una censura a dir poco allarmante», secondo gli organizzatori.
ugo mattei 1
Il social aveva già interrotto la trasmissione quando è intervenuta Nunzia Schilirò, la vicequestora No Vax di Catania sospesa dalla polizia e di recente contagiata dal Covid: «Chi ha paragonato il momento storico attuale con il nazi-fasciamo ha commesso un errore», ha detto in quello che sembrava il prologo di una pubblica ammenda. Salvo aggiungere: «Bisogna tornare al periodo dell'impero romano: Gesù venne crocifisso perché ebbe il coraggio di manifestare il proprio pensiero».
nunzia schiliro
L'idea della Commissione Dupre è quella di costruire una rete che riunisca il maggior numero di persone pronte a resistere alla «dittatura sanitaria». La convinzione è che il principio di precauzione debba valere sempre, soprattutto quando si parla di minori.
Carlo Freccero ha chiarito i passi concreti per il prossimo futuro: «Distruggere la propaganda del mainstream», facendo emergere «documenti scientifici sepolti che hanno difficoltà a comparire».
Poi ha annunciato un piano da realizzare sui territori, una mappatura di «medici e avvocati che possano aiutare le persone licenziate o estromesse dal lavoro» a causa del rifiuto vaccinale.
giorgio agamben 1
Tra i relatori più attesi c'era il filosofo Giorgio Aramben, che ha parlato per pochi minuti: «Bisogna passare a una forma di agire più concreta. Serve lucidità perché gli avversari che abbiamo di fronte sono intellettualmente morti».
Il dibattito, con punte di 3.300 spettatori, a tratti è sembrato trasformarsi in una lezione di filosofia teoretica per esperti. A riportare sulla terra sono stati i commenti su YouTube: oltre ai soliti ultrà che invocavano una nuova Norimberga per il premier Draghi e il ministro della Salute Speranza, c'erano i consueti adagi No Vax: «I veri untori sono i vaccinati, loro causano le varianti», «il siero modifica il Dna», «sveleremo il complotto di Big Pharma».
stefano scovazzo
L'unico imprevisto di giornata è stato l'intervento di Stefano Scovazzo, presidente del tribunale per i minori di Torino. I primi dubbi della platea si sono materializzati quando ha iniziato a parlare attraverso la Ffp2.
Poi il "guastafeste" ha esposto la sua opinione fuori dal coro: «La copertura vaccinale di un minore tutela il contesto sociale e l'interesse del minore stesso alla socialità con i suoi pari e con gli adulti». La sala ha rumoreggiato, quasi incredula.
carlo freccero e ugo mattei
In chiusura Ugo Mattei ha chiarito perché ha scelto di non vaccinarsi. Nessun complottismo: «Per una volta voglio vedere il mondo dalla prospettiva dei perdenti del processo sociale: così capirò cosa vuol dire essere esclusi e posso immaginare una via politica diversa. Se poi succederà o no, vedremo». Dopo quasi dieci ore la prova di partito è conclusa.