Estratto da www.open.online
STEFANIA FOGLIATA
«Quando secondo lei non mi ero impegnata abbastanza, l’allenatrice minacciava di portarmi nello stanzino degli attrezzi dove sapevo che mi avrebbe preso a sberle». C’è anche la testimonianza di un’ex atleta nell’indagine su Stefania Fogliata, sospesa ieri dall’allenamento per ordine del Gip di Brescia. Ad accusarla ci sono 25 diverse testimonianze tra presunte vittime, colleghi, genitori e testimoni. […] Fogliata, secondo l’accusa, le costringeva «ad allenarsi all’aperto sotto il sole cocente». E le insultava, le malmenava, le puniva. […]
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LE TESTIMONIANZE SU STEFANIA FOGLIATA
La testimonianza, raccolta oggi dal Corriere della Sera, prosegue: «Le sberle ho cominciato a prenderle a 9 anni, quand’ero debole e impotente. Da lei ricevevo pressioni continue sul peso con domande e messaggi su quanto e cosa avessi mangiato. Un giorno mi vide in palestra con uno yogurt e disse alle mie compagne: “Tu mangi queste schifezze. Vedete, questa è la m… che avete dentro: adesso devi leccarla dal pavimento così capisci”». […]
MAIALE E GOBLIN
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L‘allenatrice avrebbe chiamato “maiale” e “Goblin” le ragazzine che riteneva fuori forma. «Aveva l’ossessione del peso», hanno raccontato dalla palestra di Calcinato nel Bresciano. «Adottava un regime di alimentazione rigido. Soprattutto dando indicazioni alla segretaria e collaboratrice di dare meno cibo ai pranzi. E tempestando le ragazzine con continui messaggi al fine di indurle a mangiare sempre meno. E di inviare fotografie per verificare la loro linea fisica», scrive il gip. […]
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«UNA SBERLA DATA E NON ACCETTATA»
[…] La direttrice tecnica federale Emanuela Maccarani invece ha confermato di aver incontrato la famiglia. Che però non le ha mai parlato dei presunti maltrattamenti. «Se non il riferimento a una sberla data e da lei non accettata». Il presidente di Federginnastica Gherardo Tecchi invece sostiene di aver chiesto a Maccarani i motivi del ritiro. «Lei mi spiegò che si trattava di problemi familiari insormontabili. A novembre la procura mi ha informato sui fatti chiedendomi il silenzio per non interferire con le indagini. Sono comportamenti intollerabili. La federazione è vicina alla ragazza e pronta in qualunque modo ad aiutarla a tornare in pedana», ha fatto sapere Tecchi.
LA NOTA DI FEDERGINNASTICA
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«L’allenatrice non è a contratto con la Federazione e pertanto non è tecnico federale», tiene a precisare la Fgi. La Federginnastica, nella nota, sottolinea che Fogliata «è soltanto in possesso di un attestato come tecnico societario dal 2020. La sua società è un soggetto privato autonomo e non sotto il controllo diretto della Federazione. […] In attesa di avere un quadro completo delle indagini, sarà valutata pure la posizione della società sia a titolo di responsabilità oggettiva che diretta per omessa vigilanza su quanto compiuto all’allenatrice».