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    “CI SENTIAMO TRATTATI COME DELLE MERDE” – VENTIDUE DIPENDENTI DELL’UFFICIO DI KAMALA HARRIS SMERDANO LA VICE-PRESIDENTE E RIVELANO A “POLITICO” DI LAVORARE IN UN “AMBIENTE NON SANO DOVE LE PERSONE SI SENTONO MALTRATTATE” – SE LA RESPONSABILE PRINCIPALE DI TALE INFERNO È TINA FLOURNOY, CAPO DELLO STAFF, LA PRIMA A RANDELLARE I SUOI SAREBBE LA HARRIS – I DIPENDENTI RACCONTANO CHE IL MITO DELLA SINISTRA SI RIFIUTA DI…


     
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    Carlo Nicolato per "Libero quotidiano"

     

    kamala harris a el paso 7 kamala harris a el paso 7

    «Kamala è la persona giusta per ricostruire il Paese», disse in campagna elettorale Biden della sua futura vice Harris, secondo gli illuminati di sinistra è anche la persona giusta per prendere il posto di Biden quando sarà il momento.

    Peccato che a quanto pare Kamala Harris non è nemmeno capace di dirigere il suo ufficio vicepresidenziale, figurarsi la prima potenza mondiale.

     

    Lo dicono ben 22 impiegati che in quell' ufficio lavorano e che a Politico.com hanno rivelato di sentirsi «trattati come delle merde». «Non è un ambiente sano e le persone spesso si sentono maltrattate» ha detto un diretto interessato aggiungendo che sebbene la responsabilità prima di tale atmosfera d'inferno ricada su Tina Flournoy, capo dello staff della Harris, la prima responsabile è la stessa vice-Biden.

     

    TINA FLOURNOY TINA FLOURNOY

    I dipendenti raccontano che la Flournoy nello sforzo di proteggere la Harris ha invece creato un ambiente malsano in cui le idee vengono ignorate o vengono accolte con rifiuti e le decisioni vengono sempre rimandate. Spesso, hanno detto, si rifiuta di assumersi la responsabilità per questioni delicate e incolpa il personale per i risultati negativi che ne conseguono.

     

     La situazione è talmente tesa che diversi dipendenti nonostante la posizione prestigiosa si starebbero cercando intorno per trovare un' altra sistemazione lavorativa, mentre due hanno già dato le dimissioni. Si tratta di Karly Satkowiak e Gabrielle DeFranceschi, due importanti membri dello staff, ufficialmente dimissionari secondo «partenze pianificate da tempo», ma a quanto pare in forte attrito con la Flournoy e la Harris.

    kamala harris a el paso 1 kamala harris a el paso 1

     

    Perfino la corsa per le primarie democratiche dello scorso anno sarebbe fallita amaramente per la cattiva gestione che la Harris ha fatto dei suoi collaboratori. Giorni prima che si ritirasse, il New York Times pubblicò una lettera di dimissioni del direttore della campagna che affermava: «Questa è la mia terza presidenziale e non ho mai visto un' organizzazione trattare il suo personale così male».

     

    kamala harris 3 kamala harris 3

    Mentre un assistente al senato licenziato da Kamala ha commentato la sua esperienza sostenendo che «le aspettative del capo non sono sempre prevedibili». Symone Sanders, primo portavoce della Harris, ha liquidato la faccenda definendo gli impiegati scontenti dei «codardi», ma soprattutto ha sottolineato che «la vicepresidente è concentrata sul lavoro, non sulle chiacchiere al distributore dell' acqua», che è come dire alla Cevoli «fatti, non pugnette». Ma se Kamala tratta così i suoi dipendenti chissà da presidente come tratterebbe i suoi cittadini.

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