MARGHERITA AGNELLI JOHN ELKANN - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO
(ANSA) - "Molteplici indizi portano a ritenere come verosimile l'esistenza di un patrimonio immenso in capo al defunto Gianni Agnelli, le cui dimensioni e la cui dislocazione territoriale non sono mai stati compiutamente definiti". Scrivevano questo nel 2013 i magistrati della procura di Milano al termine di un procedimento su uno dei numerosi filoni giudiziaria aperti intorno all'eredità dell'Avvocato: il documento (si tratta di una richiesta di archiviazione per sei persone indagate a vario titolo) è uno dei quelli letti dai pm di Torino dopo l'esposto presentato nel dicembre del 2022 da Margherita Agnelli, figlia dell'ex presidente della Fiat, che ha originato una nuova indagine.
MARGHERITA AGNELLI
Margherita sostiene da anni che una parte dell'eredità paterna, detenuta all'estero, le fu nascosta. Gli inquirenti milanesi svolsero degli accertamenti per cercare di capire se le iniziative giudiziarie della donna fossero giustificate e conclusero che non si trattava di "pretese avventate". A bloccare le indagini fu, in parte, la mancata collaborazione delle autorità giudiziarie di Zurigo e del Liechtenstein in sede di rogatoria "sulla base dell'assunto, non del tutto condivisibile, che le richieste avevano esclusiva finalità fiscale".
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