taxi lgbt in india
Zainab Sultan per “Al Jazeera”
servizio taxi a mumbai
Da elemosinare ai semafori di Mumbai a diventare tassista del primo servizio di taxi per la comunità LGBT, Sanjeevani Chauhan ne ha fatta di strada. E’ un esempio di cambiamento per tutti. La “Wings Travel” è il progetto pilota nato insieme alla ONG “Humsafar Trust”, che si occupa di promuovere i diritti gay in India.
Sognano di espandere il progetto a 1500 taxi. Sarebbe un modo per sottrarre persone al giro della prostituzione, dare loro un lavoro sicuro e farle diventare socialmente accettabili agli occhi dei più intolleranti. Secondo le stime governative, sono circa due milioni e mezzo i gay in India. Paese che ufficialmente ha riconosciuto il terzo genere ma che ancora non dà grandi opportunità di integrazione.
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Chauhan e gli altri guadagneranno circa 200 dollari al mese. Forse alcuni clienti maschi non saliranno volentieri su quei taxi, ma di certo le donne si sentiranno più al sicuro.