Francesca D'Angelo per “Libero Quotidiano”
il podcast di enrico mentana
Non vorremmo sembrare esagerati ma, di questo passo, rischiamo di avere più podcast che autobiografie celebri. Da quando infatti i vip hanno scoperto il fenomeno dei podcast, si sono scatenati: hanno mollato la penna, abbandonando qualsivoglia desiderio di raccontare quello che nemmeno ai parenti stretti osavano confidare (le autobiografie funzionano così), per mettersi invece a discettare sulla qualunque nell'etere web.
Prima di addentrarci nel ginepraio delle proposte partorite, spieghiamo meglio il meccanismo per chi non mastica la materia: in principio i podcast erano i programmi radio on demand, scaricabili online sul proprio cellulare. Un modo, per capirci, per ascoltare quando vuoi e dove vuoi gli show radiofonici preferiti.
podcast the jackal
NUOVA INFORMAZIONE
Poi però con il tempo sono diventati anche molto altro: ora per podcast si intendono anche gli audiolibri, i radioromanzi ma soprattutto quelle clip audio a tema, incisi in serie (sono a episodi) da una persona "x", vip o non, che desidera sviscerare la materia. L'offerta spazia dai corsi di formazione alle interviste fino ai monologhi comici.
Quindi, semplificando: i ragazzi (perché sono loro i principali utenti) vanno sulle piattaforme digitali come Spotify, Google Podcasts o Apple Podcast, guardano i temi affrontati dai vari podcast e ne scelgono uno. Se lo scaricano sul cellulare e poi se lo ascoltano, con gli auricolari, dove e quando vogliono.
podcast francesca michielin
C'è chi sostiene che i podcast stanno sbancando perché stimolano la fantasia, ci riportano ai tempi dei cantastorie o delle favole della buona notte e chi invece, più prosaicamente, è convinto che il fenomeno sia legato alla pigrizia dei giovani. Piuttosto che sforzarsi di leggere qualcosa, preferirebbero ascoltare qualcuno che parla.
In ogni caso, i podcast vanno fortissimo e non ce lo dice solo la società di ricerca Nielsen, secondo la quale nel 2020 almeno 14 milioni di italiani hanno ascoltato almeno una volta un podcast. A dircelo sono i suddetti vip: non farebbero mai qualcosa che non abbia seguito. E qui arriviamo al punto. Le proposte sfornate da cantanti, attori e giornalisti sono le più disparate. E, sì, ci sono pure i giornalisti.
podcast sbagliata
Dal 18 febbraio è disponibile L'avevo detto: il primo podcast di Enrico Mentana che, in 30', ripercorre le dichiarazioni rilasciate l'anno scorso da scienziati, virologi, politici e che poi sono state smentite dal Covid, pardon, dai fatti.
SLANCIO FEMMINISTA
E che dire dello slancio femminista di Francesca Michielin? La cantante discetterà di donne, parità e rivendicazioni nel podcast Maschiacci, disponibile dal 25 febbraio. Prima ospite Matilda De Angelis. Scommettono sul mondo audio anche i The Jackal che, quest'anno, hanno deciso di commentare Sanremo tramite podcast.
podcast don alberto ravagnani
Si chiamerà Tutto Sanremo ma dura meno, debutta mercoledì e già il titolo vale da solo il prezzo del biglietto. Ci sono poi anche sperimentazioni più articolate. Per esempio l'attrice Pilar Fogliati ha prestato la propria voce al primo progetto di lunga serialità audio: l'inedita fiction-podcast si chiama Sbagliate ed è prodotta da Sirene Records.
In tutto questo c'è persino spazio per la spiritualità: don Alberto Ravagnani ha appena tenuto a battesimo il podcast DoncastOfficial, su Twitch. Lui non è un prete qualunque: è il sacerdote che ha detto no al Grande fratello e per questo grande rifiuto è diventato famoso. Lo segue persino Fedez e recentemente è stato ospite di Lui è peggio di me su Rai Tre. Insomma, c'è davvero di tutto.
il podcast di michelle obama DOMANI PODCAST modern love il podcast del new york times podcast 11 podcast 10 podcast 8 podcast 9 podcast 4 podcast 5 podcast 7 podcast 2 podcast 6 podcast 3 ALTRE STORIE - IL PODCAST DI MARIO CALABRESI - CHORA