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    CI VOLEVA PAPA FRANCESCO PER PUNTARE L’INDICE CONTRO GLI SCAFISTI, CIOE’ I VERI RESPONSABILI DELLE MORTI IN MARE: “I TRAFFICANTI DI UOMINI SIANO FERMATI, NON CONTINUINO A DISPORRE DELLA VITA DI TANTI INNOCENTI” - SULLA TRAGEDIA DI CUTRO, FA IL CONTROCANTO L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI: “NESSUNA NORMA POTREBBE MAI IMPORRE AD ALCUNO IL DOVERE DI NON FUGGIRE DA PAESI DOVE LA GUERRA O LA MISERIA IMPEDISCONO L'ACCESSO A CONDIZIONI DI VITA DIGNITOSE. L'ANM AUSPICA CHE IN QUALSIASI CIRCOSTANZA VENGA SEMPRE RISPETTATO L'INDEROGABILE OBBLIGO DI SALVATAGGIO, CHE È INDEROGABILE”


     
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    Estratto dell’articolo di Ester Palma per www.corriere.it

     

    papa francesco 2 papa francesco 2

    «Mai più tragedie come quella avvenuta nel mare della Calabria, mai più una nuova Cutro. I trafficanti di uomini siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti, e i viaggi della speranza non si trasformino più in acque della morte. Che il Signore ci dia la forza di capire e di piangere». Rinnova il suo appello per i migranti Papa Francesco al termine dell'odierno Angelus in piazza San Pietro: «Esprimo il mio dolore per le vittime. i familiari e i sopravvissuti e l'apprezzamento alla popolazione locale e alle istituzioni per l'accoglienza e la solidarietà mostrata. Rinnovo il mio appello perché non si ripetano più queste tragedie».

    scafisti in yacht 4 scafisti in yacht 4

     

    A rispondere all'appello di Francesco sono stati, via social, la premier Giorgia Meloni e il suo vice: «Le parole del Santo Padre rappresentano un grande richiamo per tutte le Istituzioni. Come Governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare», ha twittato la presidente del Consiglio. Mentre Matteo Salvini ha aggiunto: «Condivido le parole del Santo Padre e lavoro, non da oggi, per metterle in pratica e salvare vite».

     

    papa francesco 1 papa francesco 1

    Sulla tragedia di Cutro, si è espressa con un documento anche l'Anm, associazione nazionale magistrati: «Nessuna norma potrebbe mai imporre ad alcuno il dovere di non fuggire da Paesi dove la guerra o la miseria impediscono l'accesso a condizioni di vita dignitose.

     

    L'Anm auspica che in qualsiasi circostanza venga sempre rispettato l'inderogabile obbligo di salvataggio, che è scolpito nella nostra Costituzione ancor prima che nelle convenzioni internazionali. L'obbligo è inderogabile e tutti ne debbono beneficiare, a prescindere dalla concreta possibilità dei singoli di restare in seguito sul territorio italiano». […]

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