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    CIAK, MI GIRA! - E’ COSÌ. “AVATAR: LA VIA DELL’ACQUA” DI JAMES CAMERON, FAVOLA ECOLOGISTA E ANTICAPITALISTA DA 400 MILIONI DI DOLLARI COI SUOI UOMINI E DONNE BLU CON LA CODA SUPERA IL POTENTE “TOP GUN: MAVERICK” CON TOM CRUISE. 1 MILIARDO 516 MILIONI DI DOLLARI CONTRO 1 MILIARDO 488 MILIONI DI DOLLARI. E, OVVIAMENTE, NON È FINITA QUI, ANCHE SE QUALCHE CEDIMENTO, DAI E DAI, ALLA FINE “AVATAR 2” LO MOSTRA. IN ITALIA È SCESO IERI A 717MILA EURO DI INCASSO. IL PROBLEMA È CHE DIETRO A QUESTO SUCCESSO CLAMOROSO C’È IL NULLA, O QUASI…


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

     

    avatar way of water avatar way of water

    E’ così. “Avatar: La via dell’acqua” di James Cameron, favola ecologista e anticapitalista da 400 milioni di dollari coi suoi uomini e donne blu con la coda supera il potente “Top Gun: Maverick” con Tom Cruise. Un miliardo 516 milioni di dollari contro 1 miliardo 488 milioni di dollari. E, ovviamente, non è finita qui, anche se qualche cedimento, dai e dai, alla fine “Avatar 2” lo mostra.

     

    Tom Cruise in Top Gun Maverick Tom Cruise in Top Gun Maverick

    In Italia ieri è sceso a 717 mila euro di incasso, solo 79 mila spettatori con un totale di 33 milioni 179 mila euro. In Giappone è stato secondo durante tutte le feste, dietro all’anime “The First Slam Dunk”, arrivato, in patria, alla bella cifra di 47 milioni di dollari. In Russia, dove i film americani ormai li vedranno solo al mercato nero, invece vedo che è primo una violenta commedia di gangster, “Neposlushnik 2” di Vladimir Kott con la star Viktor Khorinyak, arrivato a 2, 5 milioni di dollari. E’ il loro cinepanettone di Natale.

     

    Il problema, non solo italiano, è che dietro al successo clamoroso ma prevedibile di “Avatar 2”, che ha finora incassato 464 milioni di dollari in Usa, 168 in Cina, 96 in Francia, 78 in Corea del Sud, 34 da noi, c’è il nulla o quasi.

     

     

    una ripresa di avatar the way of water effettuata sotto l acqua una ripresa di avatar the way of water effettuata sotto l acqua

    In Francia ieri, dopo un anno disastroso per il cinema nazionale, nessun film tra i top 10 del 2022!, almeno hanno fatto uscire “Tirailleurs” di Mathieu Vadepied con Omar Sy in versione senegalese che diventa soldato francese entrando nel reparto nero dei “tirailleurs” solo per recuperare il figlio che è partito per combattere contro i tedeschi durante la Prima Guerra Mondiale.

     

    E’ già secondo in classifica con 100 spettatori a sala (55.505 presenze con 554 schermi), senza grande gloria, è comunque un buon film popolare alla Bud Spencer. Pensate se facessimo noi “Ascari” in questi giorni con tanto di governo Meloni-La Russa-Crosetto…

     

    riccardo scamarcio l'ombra di caravaggio 1 riccardo scamarcio l'ombra di caravaggio 1

    Vedo che il “Caravaggio” di Michele Placido, ribattezzato “Caravage”, con Riccardo Scamarcio genio e scopatore è quinto in classifica in Francia, un po’ divisivo, o lo amano o lo detestano, ma sta funzionando.

     

    Ieri aveva 92 spettatori a sala, 12.434 presenze con 135 schermi. Il pubblico francese è rimasto scioccato da Louis Garrel che si sforza di parlare italiano, ma ha molto apprezzato Scamarcio, che malgrado i casini sentimentali, sta crescendo come star internazionale, al punto che lo ha chiamato Kenneth Branagh nel nuovo Poirot che si gira a Venezia, “A Haunting in Venice” con Kelly Relly, Michelle Yeoh, Tina Fey.

     

     

    tre di troppo fabio de luigi e Virginia Raffaele tre di troppo fabio de luigi e Virginia Raffaele

    Da noi, insomma, vedo il vuoto dietro a “Avatar2”. Ieri era secondo la commedia di Fabio De Luigi con Virginia Raffaele “Tre di troppo”, 180 mila euro, 26 mila spettatori, per un totale di 1, 6 milioni di euro. Terzo è il potente nuovo horrror con bambola assassina androide del quale leggo critiche ultrapostive “M3GAN” diretto da Gerard Johnstone, scritto da Akela Cooper, prodotto dalla Blumhouse, 132 mila euro, totale 314 mila euro. Il genio sembra questa nuova sceneggiatrice afro-americana, Akela Cooper.

     

    il grande giorno aldo giovanni e giacomo il grande giorno aldo giovanni e giacomo

    Quarto l’ormai stanco “Il grande giorno” con Aldo Giovanni e Giacomo con 125 mila euro per un totale di 5, 5 milioni. Quinto “Le otto montagne” di Felix van Groeningen con la coppia Borghi e Marinelli, uno dei pochi film italiani con qualche possibilità di buona distribuzione all’estero. Sesto è “I migliori giorni” di Leo e Bruno con 79 mila euro e un incasso di 609 mila euro in sei giorni. Non sta funzionando per nulla. Non ha richiamo. Né per titolo né, probabilmente, per cast.

     

     

    claudia gerini i migliori giorni 1 claudia gerini i migliori giorni 1

    Settimo arriva “Il gatto con gli stivali 2” con 60 mila euro, praticamente una ciotola di latte, con un totale di 4,5 milioni di euro. Vedo che è decimo il bellissimo e commovente “Close” dell’olandese Lukas Dhont, quello di “Girl”, con 15 mila euro, al suo primo giorno. Per i film d’arte in sale è piuttosto dura.

     

    Ma se avete voglia di vedere buoni film, veramente, ne avete parecchi appena usciti. Oltra a “Close” vi segnalo “Vizio di famiglia” (“L’origine du mal”) giallo chabrolesco di Sebastian Marnier con Laure Calamy dove le donne sono tutte stronze e cattivi e l’unico maschio è una vecchia merdaccia, l’islandese “Godland – Nella terra di Dio”  di Hylmur Palmason, grande film sulla natura incontaminata della gelida Islanda di fine 800, “Living” diretto da Oliver Hermanus, sceneggiato da Kazuo Ishiguro e tratto dal vecchio “Vivere” di Akira Kurosawa che lo avevo preso da un celebre racconto di Tolstoj (“La morte di Ivan Il'ic") con Bill Nighy protagonista meraviglioso, “Eo” di Jerzy Skolimowski, “Masquerade” di Nicolas Bedos con Marina Vacth e Pierre Niney.

    Godland Godland

     

    Mettiamoci anche l’appena uscito “Aftersun” di Charlotte Wells con Paul Mescal e Francesca Corio, padre operaio e figlia undicenne scozzesi che passano una vacanza molto cheap in Turchia all’epoca dei Blur negli anni ’90, ma tutto è visto attraverso i ricordi della ragazza che ora è diventata adulta e rilegge in altro modo quello che ha vissuto col padre.

    aftersun aftersun

     

    Piccola opera prima inglese di grande finezza che fu un caso a Cannes e poi in tutto il mondo come film rivelazione di una nuova autrice, Charlotte Wells, e come prova maggiore di Paul Mescal. Sta prendendo premi un po’ ovunque. Lo trovate sia nei cinema di qualità che su Mubi.

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    Godland Godland

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