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    CIAK, MI GIRA! – MORTACCI DE PIPPO! IN UN SOLO GIORNO “C’È ANCORA DOMANI”, LA COMMEDIA TESTACCINA IN BIANCO E NERO DI E CON PAOLA CORTELLESI, INCASSA 1 MILIONE 432 MILA EURO CON IL DOPPIO DEGLI SPETTATORI DEL GIORNO PRIMA, PER UN TOTALE DI 11 MILIONI 25 MILA EURO. TESTACCIO RULES! E BARBIE E OPPENHEIMER SI AVVICINANO SEMPRE DI PIÙ - STRACCIATO IL FILM MARVEL IPERFEMMINISTA SUPERINCLUSIVO CON LE TRE SUPEREROINE, SCRITTO E DIRETTO DA RAGAZZE, CIOÈ “THE MARVELS” – VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

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    Mortacci de Pippo! “C’è ancora domani”, la commedia testaccina in bianco e nero di e con Paola Cortellesi che viene menata regolarmente dal marito baffuto e sovrappeso Valerio Mastandrea e poi alla fine capisce e qualcosa dovrà fare per ribellarsi, solo nella giornata di ieri incassa 1 milione 432 mila euro con il doppio degli spettatori del giorno prima, 193 mila in 574 sale, per un incasso totale che è ormai di 11 milioni 25 mila euro. Testaccio rules! E Barbie e Oppenheimer si avvicinano sempre di più.

     

    Stracciato il film Marvel iperfemminista superinclusivo con le tre supereroine, scritto e diretto da ragazze, cioè “The Marvels” di Nia Da Costa con Brie Larson, Teyonah Parris e Iman Vellani, solo 586 mila euro, 75 mila spettatori in 380 sale e un totale di 1 milione 344 mila euro.

     

     

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    Non so se avete capito, “C’è ancora domani” ha fatto tre volte l’incasso di “The Marvels”, e, come dice il titolo c’è ancora domani, perché domani, cioè oggi, domenica, il film della Cortellesi potrebbe incassare anche 2 milioni. Mentre “The Marvels” si rivela la tragedia che avevano profetizzato i media americani, visto che in patria ha incassato venerdì solo 21 milioni di dollari e dovrebbe chiudere ben sotto i 60 previsti con 220 milioni di dollari di budget. E nei mercati europei non sta funzionando.

     

    Stracciati anche “Five Nights at Freddy’s”, terzo con 393 mila euro, 47 mila spettatori in 344 sale e un totale di 4 milioni e mezzo, “Trolls 3” quarto con 318 mila euro, 46 mila spettatori in 384 sale, per un totale di 776 mila euro e “Comandante”, film di guerra patriottico e politicamente corretto di Edoardo de Angelis con Pierfrancesco Favino, quinto con 256 mila euro, 35 mila spettatori in 462 sale, e un totale di 2 milioni 366 mila euro.

     

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    Ovvio che se ricordiamo il funzionamento giusto un anno fa di “La stranezza” con Ficarra e Picone, campione italiano del 2022 con (attenzione!) 5 milioni di euro, e facciamo due più due, è anche il trionfo del Rome Film Fest della nuova gestione (non vorrei dire al femminile) di Paola Malanga. Il lancio in sala, complici ovviamente due film giusti per l’uscita immediata, è riuscito perfettamente sia un anno fa che soprattutto adesso. E guai se i film fossero andati a Venezia, mi sa, vedendo il mal funzionamento di “Comandante” di De Angelis che ha aperto il festival lo scorso settembre.

     

    Venezia è buona per lanciare però i film agli Oscar, vedi “Io, capitano” di Matteo Garrone, che navigava ieri, senza scuole al 16° posto con 10 mila euro di incasso e un totale, ottimo, di 4 milioni 76 mila euro. O per sancirne il livello autoriale. Come Cannes.

     

     

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    Ieri “Anatomia di un caduta” di Justine Triet, Palma d’Oro a Cannes, era ancora al nono posto con 50 mila euro, 7 mila spettatori e un totale di 693 mila euro. “Lubo” di Giorgio Diritti, tre ore di dramma della minoranza jenisch in Svizzera, presentato a Venezia, era 11° con 22 mila euro di incasso, 3.464 spettatori in 119 sale e un totale di 40 mila euro.

     

    Evidentemente il Rome Film Fest è servito per lanciare bene sul mercato “C’è ancora domani”, ma un tale successo popolare tocca poi altri argomenti, non ultimo la riappropriazione al femminile della commedia all’italiana più classica, territorio maschile da un secolo, ma anche la rivoluzione identitaria di “Barbie”, che terminava con la donna-bambola che diventa donna, e perché no perfino la sorellanza delle ragazze che ha fatto vincere, a destra, che ci piaccia o meno, un personaggio femminile forte come la Meloni.

     

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    Mi direte, allora, se funziona così bene la rivoluzione al femminile della commedia all’italiana, perché è un disastro il film con supereroine femmine della Marvel? Perché non se ne può più di film Marvel, perché non c’è la Alexia Galaxia della Cortellesi, perché non è girato a Testaccio, perché il politicamente corretto della Cortellesi è accettato non so di quanto buon grado anche dal pubblico maschile che viene sequestrato da mogli e fidanzate e portato di peso al cinema abbandonando per una sera le partite della Roma. Perché è il film che va visto. Punto e basta.   

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