Marco Giusti per Dagospia
la sirenetta remake
Appena tornato da Cannes, aspettando i premi di stasera, che una giuria presieduta da Ruben Ostlund dovrebbe indirizzare verso un cinema più moderno rispetto a quello dei pur venerati maestri ottantenni presenti nel concorso, da Loach a Wenders, da Breillat a Bellocchio, ma non si sa mai…, vedo che nelle sale italiane trionfa, come c’era da aspettarsi malgrado il caldo “La sirenetta” della Disney nella versione dal vero con Halle Bailey protagonista, Javier Bardem, Melissa McCarthy.
la sirenetta
Gradimento medio da parte dei critici americani, ma tutti concordi che dura troppo rispetto all’originale animato, 728 mila euro, 100 mila spettatori in 517 sale e un totale di 1 milione 861 mila euro al suo terzo giorno in sala. Il poro “Fast X” diretto da Louis Leterrier con Vin Diesel è secondo con 402 mila euro, solo 51 mila spettatori in 453 sale e un totalone di 8 milioni 371 mila euro alla sua seconda settimana. Il totale globale del film è di 354 milioni di dollari.
Al terzo posto, ormai completamente distanziato “I guardiani della Galassia vol. 2” di James Gunn con soli 74 mila euro di incasso, 10 mila spettatori in 250 sale e un totale, però, di 10 milioni 98 mila euro.
Al quarto posto troviamo il campione italiano, cioè “Rapito”, il bellissimo nuovo film di Marco Bellocchio con 72 mila euro, 11 mila spettatori in 316 sale e un totale in due giorni di 130 mila euro. Quinto posto per il curioso horror-comedy “Renfield”, diretto da Chris McKay, illuminato dalla presenza di uno stravagante Nicolas Cage che fa Dracula e di Nicholas Hoult come il suo servitore pazzo Renfield, 25 mila euro, 3.716 spettatori e un totale in due giorni di 42 mila euro.
vin diesel fast x
Malgrado il passaggio a Cannes “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti è sesto con 12 mila euro di incasso, 1.922 spettatori fedelissimi e un totale di 3, 7 milioni di euro. Il bruttissimo “Daliland” diretto dalla Mary Harron di “I Shot Andy Warhol” e “American Psycho” con Ben Kingsley che fa un Dalì un po’ da Bagaglino, una terribile Amanda Lear come di Andreja Pejic, e un’ottima Gala, la moglie di Dali, di Barbara Sukowa, è settimo con 11 mila euro, 1.793 spettatori e un totale di 20 mila euro.
Più interessante è “Sanctuary” di Zachary Wigon con Magareth Qualley come dominatrice e Christopher Abbott come il suo cliente, che ci offre un curioso rapporto sado-maso che deve sorprenderci sempre, ottavo con 8.425 euro e un totale in tre giorni di 17 mila euro. Tra i film da recuperare in questo fine settimana vi ricordo anche “Ritorno a Seoul” di Davy Chou, “Peter Von Kant” di François Ozon con uno spettacolare Denis Menochet e Isabelle Adjani e “L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice” diretto da Alain Guiraudie, fotografato da Hélène Louvert con Jean-Charles Clichet, Noémie Lvosky e Ilies Kadri, che è andato molto bene in sala e non so perché non ho ancora visto.
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