Marco Giusti per Dagospia
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Stavolta davvero nessuno lo riprende più “C’è ancora domani” di e con Paola Cortellesi, film iper-femminile sulle donne italiane e i loro mariti inutili e violenti ambientato nella Roma povera del dopoguerra. Se ne è accorto anche “Variety”. Ieri ha incassato 1 milione 188 mila euro portando al cinema 162 mila spettatori, sarebbe interessante capirne la composizione, ma saranno all’80% donne, per un totale di 5 milioni 609 mila euro.
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Non credo che possa arrivare alle cifre di “Barbie” di Greta Gerwig, altro film iperfemminista visto soprattutto da ragazze, ma certo funziona allo stesso modo come richiamo per il pubblico. E sia in “Barbie” che in “C’è ancora domani” la narrazione è la stessa, con la donna che prende per la prima volta coscienza della propria identità nel finale e la ribellione sta solo nella sua dichiarazione di esistere.
Lo insegue molto da vicino l’horror coi pupazzoni per ragazzini tratto da un videogioco “Five Nights at Freddy’s” con 973 mila euro, 116 mila spettatori e un totale di 3 milioni 104 mila euro. Terzo posto per “Comandante” di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino comandante di sommergibile con bandiera della X-Mas e inno sempre pronto (“andar per l vasto mar, guardando in faccia monna morte e il destino…”) ma cuore antisalviniano, quindi sempre pronto a salvare i profughi in mare, 392 mila euro, 55 mila spettatori e un totale di 1 milione 292 mila euro.
FIVE NIGHTS AT FREDDYS
Quarto posto per l’horror “Saw X” con 240 mila euro, 28.681 spettatori e un totale di 2 milioni 791 mila euro. “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese con Di Caprio, De Niro e Lily Galdstone già vestita per la serata degli Oscar è quinto con 227 mila euro, 28.681 spettatori e un totale di 4 milioni 290 mila euro. “Me contro te il film – Vacanze in Transilvania” scivola al sesto posto con 172 mila euro, 25 mila spettatori e un totale di 3 milioni 986 mila euro.
Il bellissimo “Anatomia di una caduta” di Justine Triet con Sandra Huller, giallo processuale iperfemminista che, come tanti film di questi ultimi anni, è costruito sullo scontro tra donna e uomo quasi per la sopravvivenza, è settimo con 73 mila euro, 10 mila spettatori e un totale di 493 mila euro.
FIVE NIGHTS AT FREDDYS
Avrebbe bisogno di più sale, visto che è sempre strapieno di signore. Ieri l’ho visto al Mignon in una sala pienissima di signore romane (quartiere pinciano) che commentavano anche troppo. Devo dire che da “Il potere del cane” di Jane Campion a “Titane” di Julia Ducourneau, da “Un beau matin” di Mia Hansen-Løve a “Saint-Omer” di Alice Diop, fino a “Barbie”, a “Anatomia di una caduta” e allo stesso “C’è ancora domani” c’è un filo rosso di riscrittura totale dell’immaginario femminile che non pensavo fosse possibile.
pierfrancesco favino comandante
Tutto questo rende vetusti i film sentimentali tradizionali, al punto che il film più alla vecchia maniera, quello dove i maschi e forse anche le donne possono riconoscersi è in questi giorni è “Nuovo Olimpo” di Ferzan Ozpetek con i suoi intrecci gay. Ma ve lo dico. Per i maschi in sala non c’è più scampo. Quel che ci resta sono le patatine fritte di “Comandante”.
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