• Dagospia

    CIAO CARLO AZEGLIO, REQUIESCAT IN PACE - ANCORA PAGHIAMO I TUOI ERRORI - DALLA SVALUTAZIONE DELLA LIRA AL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE - I TUOI REGALI A DE BENEDETTI (LICENZA OMNITEL) ED ALLA GERMANIA: EUROTASSA E CAMBIO LIRA-EURO


     
    Guarda la fotogallery

    Dagococcodrillo

     

    sntgdo04 carlo azeglio ciampi sntgdo04 carlo azeglio ciampi

    Carlo Azeglio Ciampi è ri-morto. Da anni era chiuso nella sua casa di Via Anapo dove, si dice, abbia apportato qualche migliorìa oggetto di condono edilizio (ha chiuso una veranda) ed unito due appartamenti.

     

    Un Padre della Patria, lo ricordano in tanti. Ma con quattro macchie grandi come una casa. Una per ogni incarico ricoperto: da governatore della Banca d'Italia, da presidente del Consiglio, da ministro dell'Economia, da Presidente della Repubblica.

     

    Ciampi governatore

     

    CIAMPI GOVERNATORE CIAMPI GOVERNATORE

    "Sta in noi" disse a conclusione delle Considerazioni finali, poco prima di essere chiamato a Palazzo Chigi. In effetti "sarebbe stato in lui" difendere la lira. Per certi aspetti l'ha fatto. Pure troppo. Quando, per esempio, bruciò 63 mila miliardi di lire in difesa di un cambio irrealistico lira-marco a 753 lire. Era il 1992.

     

    Hans Tietmeyer, presidente della Bundesbank, gli aveva comunicato che la Germania non avrebbe rispettato l'accordo di Basilea Nyborg. Cioè, non avrebbe onorato l'impegno che, all'interno del Sistema monetario europeo, impegnava i paesi membri a sostenere una valuta sotto attacco.

     

    MILLE LIRE CIAMPI MILLE LIRE CIAMPI

    E Ciampi, invece di rendere pubblico il mancato rispetto tedesco di quel Trattato, lo nascose per fare un favore alla Germania (per lui paese confratello): un'apertura di credito che gli sarebbe tornato comodo più avanti nella carriera pubblica e privata.

     

    Risultato, lira svalutata ed espulsa dal Sistema monetario europeo. E pensare che il giorno della Befana di due anni prima (Guido Carli ministro del Tesoro) la liretta era entrata nella banda stretta di fluttuazione dello Sme.

     

    Ciampi premier

     

    CIAMPI PREMIER CIAMPI PREMIER

    Il 27 e 28 marzo del 1994 in Italia ci sono le elezioni politiche. Ciampi è presidente del Consiglio e convoca per il 29 marzo un consiglio dei ministri che passerà alla storia. In quella riunione, il governo assegna ad Omnitel (De Benedetti) la licenza dei telefonini. Un'operazione a dir poco controversa, avvenuta proprio alla vigilia del 1° governo Berlusconi. E l'Ingegnere ed il Cavaliere erano già ai ferri corti.

     

    Ciampi ministro

     

    CIAMPI MINISTRO CIAMPI MINISTRO

    A Carlo Azeglio si deve l'ingresso dell'Italia nella Moneta unica. Per riuscirci s'inventò l'Eurotassa ed altri giochi finanziari per i quali ancora stiamo pagando (come i derivati). La sua sudditanza con la Germania ci costò un cambio penalizzante lira-euro. In quanto proprio quel cambio finì per finanziare i costi della riunificazione "alla pari" del marco dell'Est con il marco dell'Ovest.

     

     

    Ciampi Presidente della Repubblica

     

    Rivalutò il Tricolore. Introdusse il rito del presidente che tocca le bare dei militari morti in guerra. Riscoprì l'Inno di Mameli (che ancora non è assurto ad Inno nazionale). Ma, soprattutto, promulgò una legge che è alla base di una delle principali cause dell'aumento del debito pubblico. Vale a dire, la modifica costituzionale della riforma del Titolo V della Costituzione

     

    CIAMPI PRESIDENTE CIAMPI PRESIDENTE

    R.I.P. Ciampi. Condoglianze alla famiglia: a Franca alla figlia. Ma soprattutto al figlio Claudio, assurto alle cronache ai tempi dello scandalo Bnl-Atlanta. Unico della sede Bnl di New York che non venne licenziato. 

    carlo azeglio ciampi sullo yacht di merloni carlo azeglio ciampi sullo yacht di merloni

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport