Federico Capurso per “La Stampa”
Draghi incazzato
Sarà anche un governo «bellissimo», come dice Mario Draghi, ma continua a emergere tra i ministri un certo fastidio per il decisionismo del premier. Nel mirino c'è soprattutto Roberto Garofoli, suo sottosegretario e braccio destro. «Decide tutto lui», «non condivide nulla», e via borbottando.
roberto cingolani mario draghi cop26
La Stampa ha raccontato del recente sfogo del ministro Giovannini, ma qualche frizione c'è stata anche con Roberto Cingolani, che se l'è presa per i 600 milioni di euro destinati alle bonifiche dei terreni a Taranto e all'improvviso spostati - pare proprio da Garofoli - nelle casse dell'azienda ex Ilva.
meme su roberto cingolani
Cingolani ha quindi scritto una lettera al gabinetto del premier per far sapere che non ci avrebbe messo la faccia: «Se non ci sono più soldi per le bonifiche - il ragionamento -, non è nemmeno di mia competenza». Raccontano di una telefonata di fuoco, arrivata in risposta da Palazzo Chigi, ma per fortuna a rimettere al loro posto i fondi per le bonifiche ci ha pensato il Parlamento, modificando il decreto e salvando così l'atmosfera «bellissima» che si respira nel governo.
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