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    STRINGERE I CORDONI DELLA BORSA! – CINQUE MANAGER DELL’AZIENDA DI BORSE “O BAG” SONO INDAGATI PER FRODE FISCALE – SECONDO LA GUARDIA DI FINANZA AVREBBERO NASCOSTO AL FISCO OLTRE 16 MILIONI DI EURO, PAGANDO LE ROYALTIES PER IL MARCHIO IN INGHILTERRA CON UNA TRIANGOLAZIONE ALLE ISOLE CAYMAN, VERSANDO COSÌ SOLDI A UN’AZIENDA TEORICAMENTE ESTERNA MA IN PRATICA SEMPRE RICONDUCIBILE AI PROPRIETARI ITALIANI


     
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    Enrico Ferro per www.repubblica.it

     

    o bag o bag

    Indagine della Guardia di finanza di Padova sulle borse che spopolano tra i giovani. I militari delle fiamme gialle stanno compiendo accertamenti sull’azienda che produce O Bag, le borse colorate e personalizzabili, un miracolo commerciale capace di far lievitare il fatturato a 100 milioni di euro in pochi anni, con 358 punti vendita nel mondo.

     

    finanzieri finanzieri

    I soci e gli amministratori della società con sede a Campodarsego (Padova), secondo i finanzieri, avrebbero nascosto al Fisco oltre 16 milioni di euro, pagando le royalties per il marchio in Inghilterra con una triangolazione alle Isole Cayman, versando così soldi a un’azienda teoricamente esterna ma, in pratica, sempre riconducibile ai proprietari italiani.  Per questo la Procura di Padova ha disposto il sequestro preventivo dei beni, finalizzato alla confisca, per un valore di oltre 4 milioni.

     

    guardia di finanza. guardia di finanza.

    I militari del colonnello Michele Esposito hanno quindi indagato Michele Zanella, 50 anni, di Dolo (Venezia); Simone Dalla Libera, 50 anni, di Vigonza (Padova); Arnaldo Quaglia, 57 anni, di Arzergrande (Padova); Antonio Errico, 70anni, di Brindisi; Alessandro Ian Enrico Quinlan, 60 anni, originario di Brindisi. Michele Zanella e Simone Dalla Libera sono i soci storici dell'azienda, mentre Arnaldo Quaglia è l'amministratore. Antonio Errico è procuratore della società inglese in Italia e Alessandro Ian Enrico Quinlan è un professionista che opera all'estero.

     

    michele zanella michele zanella

    L’indagine nasce da una contesa sorta tra i due ex soci, Zanella e Dalla Libera. Nel dirimere il lodo i finanzieri si sono accorti delle irregolarità fiscali, dando così il via agli accertamenti. “L’espediente fiscale ha permesso alla società di dedurre, nelle annualità d’imposta dal 2012 al 2016, costi per royalties non dovute per un importo pari a 16,6 milioni di euro, con un’evasione complessivamente quantificata di oltre 4 milioni di euro”, spiega la Guardia di finanza. Lo sviluppo dell’azienda padovana è iniziato nel 2012, con apertura di negozi nelle principali città italiane e del mondo. Tutti gli articoli sono pensati per essere composti con accessori abbinabili e intercambiabili. La rete O bag store è presente all’estero a Barcellona, Bruxelles, Vienna, Mosca, Miami, Boston, Washington e in Cina nelle maggiori capitali turistiche come Shangai e Pechino.

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