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    IN FISSA PER LA RISSA - BULLISMO E MAZZATE: CINQUECENTO RAGAZZINI SONO STATI IDENTIFICATI A TRIESTE - DA SETTIMANE I PISCHELLI SI DANNO APPUNTAMENTO A MUGGIA, CITTÀ POCO DISTANTE, PER CORCARSI DI BOTTE IN STILE "FIGHT CLUB" - TRA I GRUPPI DI ADOLESCENTI (COMPOSTI DA ITALIANI, MAGREBINI E BALCANICI) E CI SONO ANCHE LE RAGAZZINE CHE SI BATTONO PER SOLDI MENTRE I LORO COETANEI STANNO INTORNO E TIFANO, DOPO AVER PAGATO PER ASSISTERE AL MATCH...


     
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    rissa tra minorenni su instagram rissa tra minorenni su instagram

    (ANSA) - Trieste, 31 LUG - Sono cinquecento i ragazzini identificati a Muggia, Trieste, in questi giorni da Polizia, Carabinieri, Polizia locale in una massiccia operazione di pattugliamento di centro e spiagge, per fronteggiare risse, bullismo e fenomeni da fightclub.

     

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    Lo riporta Il Piccolo, che da giorni segue la vicenda, descrivendo un ambiente che è un crescendo di violenza. Gruppi di adolescenti, molti provenienti da Trieste, si incontrano a Muggia per scontri fisici organizzati, con anche ragazzine che si battono per soldi e coetanei intorno che tifano, dopo aver pagato per assistere. Lo documentano video postati su più piattaforme.

     

     I ragazzi si darebbero appuntamento a Muggia in diversi luoghi: una stazione degli autobus, un molo, punti del Lungomare Venezia e il rudere di villa Cossich, parchi. Più volte i residenti allarmati hanno chiesto l'intervento di Polizia e Carabinieri, talvolta avrebbero anche soccorso qualcuno rimasto ferito. Oggi sul caso c'è stato un incontro in Prefettura con i vertici delle forze dell'ordine e del sindaco di Muggia Paolo Polidori. Il Piccolo sottolinea che l'attività delle forze dell'ordine, coordinata dalla Prefettura, è continua.

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    I video dei match vengono postati su piattaforme come Instagram e Tik Tiok, dove navigano e si ritrovano virtualmente i più giovani, i cosiddetti 'maranza', fenomeno diffuso nelle metropoli ma finora sconosciuto in Fvg. Lo stesso che, episodicamente, avrebbe portato nei mesi scorsi a Trieste a una lunga scia di piccola criminalità: risse, aggressioni, rapine. Dei gruppi farebbero parte ragazzi triestini ma anche minori stranieri non accompagnati di diverse nazionalità, balcaniche e maghrebine, e migranti di seconda generazione.

     

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