1 - BORSE E BOND TIRANO FIATO, PESANO CIPRO E DATI USA
(ANSA) - Le borse europee tirano il fiato dopo un rally di quattro giorni consecutivi e chiudono in negativo, mentre anche gli spread risalgono leggermente, in un mercato deluso dagli ultimi dati sull'economia Usa e che guarda con apprensione alle trattative sul salvataggio di Cipro. In un clima di prese di profitto dopo i guadagni delle ultime sedute, mentre si affaccia la cautela per capire se il rally sia solido o meno, il Ftse Mib a Milano chiude in rosso (-1,5%), così come il Dax di Francoforte (-1,61%), Parigi (-1,23%), Madrid (-1,48%) e Londra (-0,49%).
La procedura di ratifica a Dublino sul pacchetto di aiuti a Cipro ha invitato alla prudenza, mentre sembra prevalere l'orientamento secondo cui il salvataggio europeo si fermerà alla cifra di 10 miliardi, oltre i quali toccherà a Nicosia reperire risorse. Anche i titoli di Stato 'periferici', in questo clima, tornano ad arretrare, con i Btp italiani che rendono in chiusura il 4,32% per uno spread di 306 punti base (ieri a 303). La Spagna paga il 4,67% con spread a 342.
Tornano acquisti sul bund tedesco, colpito da vendite nelle ultime sedute, in un clima di ritorno verso il rischio, e uscito dalle posizioni difensive a bassissimo rendimento, innescato dalla maxi-manovra monetaria espansiva annunciata dalla Bank of Japan. Tuttavia il ritorno dell'appetito per il rischio è oggi confermato dalle quotazioni dell'oro, in discesa sotto 1.500 dollari per la prima volta dal dicembre del 2011. L'euro viaggia poco sotto 1,31 dollari, vicino ai massimi segnati ieri che lo riportano ai livelli di fine febbraio.
Michael Sarris ministro finanze CiproAnche New York procede con indici deboli, il Dow Jones cede lo 0,24% e lo S&P lo 0,62% a metà seduta, reagendo poco all'utile record annunciato da Jp Morgan. Pesano le vendite al dettaglio di marzo, termometro dell'andamento dei consumi degli americani, che hanno registrato un calo dello 0,4% contro previsioni per un dato invariato. Peggiore delle stime anche l'indice preliminare di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall'Università del Michigan, che ad aprile è sceso a 72,3 punti dai 78,6 punti di marzo (78,5 punti la previsione).
2 - BANCHE: DRAGHI, STANNO RISOLVENDO I PROBLEMI DI FINANZIAMENTO
Radiocor - Le banche stanno risolvendo i problemi di finanziamento e cio' e' dimostrato dal fatto che molto istituti di credito dell'Eurozona stanno ripagando il debito nei confronti della Bce prima del tempo. Una buona parte di queste banche e' spagnola.
3 - EUROGRUPPO: DIJSSELBLOEM, OK SCADENZE PIU' LUNGHE PER IRLANDA E PORTOGALLO
Radiocor - I ministri Eurogruppo sono favorevoli ad allungare la scadenza dei prestiti a Irlanda e Portogallo e sono pronti a dare una risposta positiva. Lo ha detto il presidente Joreon Dijsselbloem indicando che questo pomeriggio sara' proposta una decisione in questo senso alla riunione Ecofin.
4 - GOVERNO: DIJSSELBLOEM, SPERO ITALIA ABBIA UN NUOVO ESECUTIVO QUANTO PRIMA
Radiocor - 'Spero che l'Italia avra' un governo il piu' presto possibile, ma questa e' una ovvieta''. Cosi' il presidente Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha risposto alla domanda se fosse preoccupato per la situazione politica italiana. Il presidente Bce Mario Draghi ha dichiarato dal canto suo di non voler commentare la situazione italiana.
5 - CIPRO: FONTI NICOSIA, CHIEDIAMO NUOVO SOSTEGNO MA NON SOLDI
Radiocor - Cipro non sta chiedendo un nuovo aiuto finanziaro, 'denaro supplementare ma un sostegno piu' forte della 'task force' della Commissione eur opea'. Lo hanno indicato fonti di Nicosia. Si tratterebbe di una maggiore assistenza comunitaria attraverso l'uso di fondi strutturali. Era stato il presidente cipriota a parlare di 'aiuto supplementare'.
6 - EUROGRUPPO: SU CIPRO CONFERMA AIUTO FINO A 10 MILIARDI
Radiocor - 'E' possibile lanciare le procedure parlamentari' per l'aiuto finanziario a Cipro previsto 'fino a 10 miliardi di euro'. Lo ha detto il presidente Eurogruppo Jereon Dijsselbloem, confermando l'accordo di qualche settimana fa, al termine della riunione dei ministri. Il commissario Ue Olli Rhn ha detto che il 'memorandum of understanding' con Cipro dovrebbe essere pronto la prossima settimana.
'C'e' stata qualche confusione sulla stampa sulle cifre del caso Cipro - ha detto Rehn - una cosa sono le necessita' finanziarie nette, cioe' 17 miliardi, un'altra cosa e' il finanziamento lordo (23 miliardi - ndr), sono compresi 'buffers' addizionali per gli sviluppi di bilancio e del settore bancario inattesi'. Non e' possibile, ha aggiunto, 'comparare mele e pere arrivando poi alle arance'.
7 - IPOTESI QATAR PER GRATTACIELI PORTA NUOVA, NO COMMENT HINES
(ANSA) - Ci sarebbe un interesse del Qatar e di altri investitori a rilevare alcuni dei nuovi immobili di Porta Nuova, il progetto di sviluppo immobiliare, di cui fa parte anche il nuovo grattacielo di Unicredit, che ha cambiato la skyline di Milano. Ma sulle ipotesi che rimbalzano da Londra non si raccolgono commenti da Hines, cui fa capo il progetto.
8 - CRISI: STUDIO TEDESCO,EUROBOND SVANTAGGIA GERMANIA,NO ITALIA
(ANSA) - Con un'eventuale introduzione degli eurobond, la Germania sarebbe lo Stato dell'eurozona più svantaggiato dal punto di vista economico, mentre l'Italia ne trarrebbe i maggiori benefici. E' quanto emerge da uno studio congiunto realizzato dai portali economici geld.de e boersennews.de (circa un milione di visitatori al mese), secondo cui complessivamente i titoli comuni costerebbero agli Stati virtuosi 323 miliardi di euro in dieci anni, avvantaggiando i Paesi deboli nello stesso arco di tempo per 361 miliardi.
Secondo la ricerca i tassi di interesse dei sette Paesi più virtuosi - Germania, Francia, Paesi Bassi, Austria, Belgio, Finlandia e Lussemburgo - passerebbero dalla media attuale del 2% al 3,65%. Tenendo in considerazione i dieci anni tra il 2014 e il 2024, ciò comporterebbe un esborso di 323 miliardi di euro, il 62% dei quali, circa 200 miliardi, sarebbe a carico della Germania, mentre la Francia dovrebbe farsi carico di 'soli' 64 miliardi.
Draghi, Merkel e MontiAl contrario, i tassi di interesse dei Paesi più deboli - Malta, Cipro, Slovacchia, Slovenia, Irlanda, Portogallo, Spagna, Grecia e Italia - scenderebbero da una media del 6,1% al 3,65%, con una minore spesa per 361 miliardi. Il Paese che ne trarrebbe maggior vantaggio, si legge nello studio, è l'Italia, che risparmierebbe in dieci anni circa 170 miliardi di euro, seguita dalla Grecia (84 miliardi) e dalla Spagna (55 miliardi).
9 - RCS: GRUPPO UNIPOL ADERISCE AD AUMENTO DI CAPITALE
Radiocor - Il gruppo Finsoe Unipol ha deciso di supportare l'aumento di capitale di Rcs Mediagroup. Secondo quanto apprende l'agenzia Radiocor da fonti finanziarie, il gruppo assicurativo che ha ereditato il 5,461% del capitale di Rcs dai Ligresti ha sciolto le riserve e ha deciso di fare un passo favorevole verso l'operazione e di rispondere quindi positivamente all'appello lanciato ai soci pattisti dal presidente del gruppo, Angelo Provasoli, per arrivare al Cda di domenica pomeriggio con le posizioni dei singoli soci.
10 - WELLS FARGO: UTILE I TRIM. +22% A 5,2 MLD $, FATTURATO CALA A 21,3 MLD
Radiocor - Dopo quello di Jp Morgan Chase, utile record nel primo trimestre anche per Wells Fargo, quarta banca americana per asset. L'ist ituto ha visto crescere i profitti netti del 22% a 5,2 miliardi di dollari dai 4,25 miliardi del primo trimestre 2012, con un dato record per azione di 92 centesimi, il 23% in piu' rispetto ai 75 centesimi dello stesso periodo dell'anno scorso. Il fatturato e' calato dai 21,6 miliardi del primo trimestre 2012 agli attuali 21,3 miliardi.
11 - BTP ITALIA: OFFERTA DA LUNEDI' 15 APRILE, TASSO ANNUO MINIMO AL 2,25%
Radiocor - La quarta emissione del BTp Italia partira', come previsto, lunedi' prossimo 15 aprile e si chiudera', salvo chiusura anticipata, il successivo 18 aprile. Lo comunica oggi il ministero dell'Economia che ha fissato al 2,25% il tasso cedolare reale minimo garantito. Il tasso cedolare reale annuo, precisa il Tesoro, sara' invece fissato al termine del periodo di raccolta degli ordini che avverra', oltre che sulla piattaforma del MoT, anche attraverso la struttura di Banca Imi e UniCredit.
12 - JP MORGAN: UTILE I TRIM +33% A 6,5 MILIARDI DOLLARI, OLTRE ATTESE
Radiocor - Conti trimestrali oltre le attese per Jp Morgan. La banca d'affari americana ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 6,5 mi liardi di dollari, in aumento del 33% rispetto allo stesso periodo del 2012. In particolare, i profitti per azione sono arrivati a 1,59 dollari contro un consensus di 1,39 dollari. Calano invece del 6% i ricavi, che si attestano a 11,6 miliardi di dollari.
13 - ADR: TAR RESPINGE RICORSO CODACONS SU NUOVE TARIFFE AEROPORTUALI
Radiocor - Il Tar del Lazio ha respinto, secondo quanto apprende Radiocor, il ricorso sul contratto di programma per AdR (gruppo Gemina) e le nuove tariffe aeroportuali. Il ricorso era stato presentato dall'associazione dei consumatori Codacons contro AdR, Assaeroporti - difesa dal professor Angelo Piazza - e la Presidenza del Consiglio.
14 - IREN E LA CONVIVENZA ONEROSA IN EDIPOWER
Da "Il Sole 24 Ore" - Ci credeva Piero Fassino, sindaco di Torino, in veste di azionista di Iren: «Il progetto Edipower deve funzionare, può essere il primo passo per la multiutility del Nord». E pure Bruno Tabacci, ancora nelle vesti di assessore al Bilancio di Milano, vedeva la nuova Edipower tutta italiana, nata dal riassetto di Edison, come la premessa per un'integrazione A2A-Iren.
In realtà, la convivenza tra le due utility nella ex genco Enel non è mai decollata e finirà entro giugno con l'uscita di Iren, che cederà il 21% in cambio di due centrali. Il motivo? L'energia prodotta da Edipower ha un prezzo di ritiro oneroso, necessario per ripagare il debito da oltre 1 miliardo: un fattore sostanzialmente neutro per il socio di controllo A2A, che consolida il mol (e il debito), ma penalizzante per Iren. Quanto lo ha spiegato ieri il dg Andrea Viero: «Nel bilancio 2012 l'impatto negativo è stato di 17 milioni più altri 20 milioni accantonati per il primo semestre». In tutto 37 milioni: troppi, anche per le grandi illusioni della politica. (Ch.C.)
15 - TRA SYNERGO E COLUCCI TENSIONI SU WASTE
Da "Il Sole 24 Ore" - Tensioni in vista tra i soci di Waste Italia, leader nella gestione dei rifiuti speciali. Motivo del contendere tra Pietro Colucci, che possiede anche il controllo della quotata Kinexia, e il fondo Synergo (presente in Waste con una quota del 33%) riguarderebbe le possibili opzioni di uscita dall'investimento.
Da fonti vicine agli advisor societari, l'azionista di riferimento Pietro Colucci avrebbe infatti violato i patti parasociali di Waste. Risulta inoltre che i soci avrebbero dovuto perfezionare un accordo di riscadenziamento del debito del gruppo con le banche, una strada a questo punto molto stretta da percorrere.Waste Italia fattura attualmente circa 90 milioni, con un margine operativo lordo superiore al 35 per cento. (C.Fe.)
16 - I MAGAZZINI PRINTEMPS E IL REPARTO DEI VELENI
Da "Il Sole 24 Ore" - La trattativa per la vendita dei grandi magazzini Printemps al Qatar, attraverso il Borletti Group, sembra ormai in dirittura d'arrivo. Ma i dubbi, le polemiche, i veleni che circondano fin dall'inizio l'operazione - alimentati dai documenti riservati che continuano a filtrare - proseguono. L'ultima rivelazione arriva ancora una volta dal sito Mediapart. Riguarda il contratto firmato dall'ex manager di Procter&Gamble Paolo De Cesare nel maggio del 2007, al momento dell'arrivo a Parigi come ceo di Printemps.
Oltre al milione annuo di retribuzione già incassato, De Cesare dovrebbe ricevere 22 milioni, generosissimo multiplo dell'investimento realizzato a titolo personale per 1,5 milioni (frutto in realtà di un prestito da parte di Rreef e Borletti Group) al momento dell'acquisto del gruppo di Boulevard Haussmann. Utilizzando una struttura di Singapore, Maxpa Invest. Rivelazione che si aggiunge a quella sul ricco contratto di gestione ottenuto da Borletti (almeno 300 milioni). Al fatto che l'identità degli investitori qatari rimane ignota. E che tutto avviene tra società lussemburghesi. Proprio quando la Francia ha dichiarato guerra ai superbonus e ai paradisi fiscali. (M.Mou.)
17 - NELLA SAVE L'EX AMBASCIATORE USA TORNATO AL PRIVATE EQUITY
Fr.Bas. per il "Corriere della Sera" - Giro di nomine per Save, il gruppo che gestisce l'aeroporto di Venezia, terzo scalo intercontinentale del Paese dopo Roma e Milano. Sarà Ronald P. Spogli, l'ex ambasciatore degli Stati Uniti in Italia (dal 2005 al 2008), a prendere il posto di Daniele De Giovanni come indipendente nel consiglio di amministrazione di Save. L'ambasciatore sarà anche membro del Comitato per le Remunerazioni. Spogli è attualmente ceo della Freeman Spogli & Co. Incorporated, società di private equity che ha fondato nel 1983 insieme al socio Bradford M. Freeman con sede a Los Angeles e uffici a New York.
Il consiglio ha poi nominato nell'organismo di Vigilanza Pierluigi Di Palma, che dal 1998 al 2003 è stato direttore generale dell'Enac. Mentre Igor Visentin entrerà nel Comitato Controllo e Rischi. Sandro Trevisanato sarà il nuovo Lead Independent Director. Save è per il 46% nelle mani della Finanziaria Internazionale di Enrico Marchi e Andrea De Vido. A dicembre il 14% posseduto dal Comune di Venezia è stato acquistato da San Lazzaro Llc, un veicolo gestito dal fondo Amber, che ha vinto l'asta sborsando 50 milioni di euro.
18 - MERLONI, RICAMBIO IN VISTA PER LA PRESIDENZA
Dal "Corriere della Sera" - L'ufficialità ci sarà solo dopo l'assemblea convocata per il 6-7 maggio prossimi, e la prima riunione del nuovo consiglio, ma la famiglia Merloni si appresterebbe a lasciare la presidenza di Indesit Company spa. Il nuovo presidente potrebbe essere l'attuale amministratore delegato Marco Milani, che manterrebbe il doppio incarico.
Ieri, riferisce l'Ansa, sono state presentate le liste per il nuovo consiglio di amministrazione e, stando a indiscrezioni sull'accordo raggiunto fra i quattro figli di Vittorio Merloni (presidente onorario, costretto a lasciare tre anni fa per motivi di salute), l'attuale presidente Andrea Merloni passerebbe alla guida della Fineldo, la cassaforte di famiglia. A raccogliere il testimone sarebbe appunto Marco Milani, 61 anni, da 30 in Indesit. Lo statuto della società prevede che la presidenza vada al primo candidato della lista che avrà ottenuto il maggior numero dei voti espressi in assemblea, e Milani apre la lista dei candidati Fineldo.