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Sintesi dell’articolo di Elisio Trevisan per “il Gazzettino”, pubblicata da “La Verità”
Venezia, città da sogno per milioni di persone di tutto il mondo, è stata rifiutata come «sede disagiata» di lavoro da metà degli aspiranti impiegati amministrativi che si erano iscritti e avevano superato un concorso indetto dal Comune per l'assunzione di 50 persone. Il posto di lavoro era a tempo indeterminato e pagato, a inizio carriera, tra 1.300 e 1.400 euro netti al mese.
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Ma quando hanno saputo che gli uffici si trovavano nel centro storico, 22 vincitori hanno dato forfait perché «troppo disagevole» recarsi nel cuore della Serenissima dalla terraferma. Dei 200 candidati iniziali, ne erano stati selezionati 75: 50 da assumere subito, gli altri nel tempo. Ora la graduatoria, che per legge rimane valida tre anni, è già esaurita dopo gli abbandoni e per il sindaco, Luigi Brugnaro , sarà necessario bandire un nuovo concorso.