Giuseppe Fantasia per www.huffingtonpost.it
francesca barra claudio santamaria
Una donna e un uomo, Francesca Barra e Claudio Santamaria, due personaggi pubblici, entrambi con figli avuti da precedenti relazioni, decidono di stare insieme, di condividere un quotidiano fatto di alti e bassi, solo e soltanto per amore. Qual è la loro colpa? E, soprattutto, perché parlare di colpa quando c'è tutto fuorché quella, visto che i due - lei giornalista e scrittrice, lui attore e dall'ultima Mostra del Cinema di Venezia anche regista - è fatto alla luce del sole e le rispettive famiglie sono state informate?
francesca barra claudio santamaria
Stando ai social e alle tante, troppe, persone negative che si celano spesso dietro un profilo anonimo, i due malcapitati andavano in qualche maniera 'puniti', passateci l'espressione orrenda, necessaria per far capire il problema che è più grande e più grave di quanto si possa immaginare.
"Voglio esprimere la mia più profonda indignazione e disgusto per il livello bassissimo e triviale in cui versa ancora la nostra società civile", ha spiegato Santamaria nei due video del suo profilo Instagram, poi subito condivisi anche dalla Barra. "Mi riferisco a tutti i messaggi offensivi e minatori che ha ricevuto sui social la mia compagna, minacce di morte a lei, a me e - cosa ancora più grave - ai suoi figli". "Queste persone devono essere perseguite dalla legge e a loro deve essere tolta ogni libertà di espressione sui social, devono essere interdette da qualsiasi social network perché loro hanno perso questo diritto".
commenti sul profilo di francesca barra
"Non parlerò mai più di violenza sulle donne. Mai più fino a quando tizi come questi non saranno arrestati. Altrimenti le mie saranno solo parole", ha commentato su Facebook Francesca Barra, una denuncia -la sua - che non si limita al virtuale, perché la cronista ha deciso di passare ai fatti, per ora portando in tribunale per diffamazione un impiegato della Regione Basilicata, Domenico Mimmo Leccese (il nome lo riporta Santamaria), dal momento che "si è permesso di nominare su Facebook impropriamente i miei figli ed è stato denunciato. Lui e chi ha cliccato like. Perché ha scritto una cosa crudele, falsa. Un reato".
claudio santamaria video contro gli hater
"Troie come te vanno arse vive" e auguri di "una morte atroce e lenta" sono solo alcuni dei tanti messaggi recapitati alla donna e poi anche al suo compagno. "Che la legge intervenga", conclude l'attore, raggiunto già da migliaia di messaggi di solidarietà, e con lui sono in molti a sperare che accada. Al più presto.
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