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    CLESSIDRA VESTE CAVALLI - ACCORDO CHIUSO: IL 90% DELLA MAISON FIORENTINA PASSA AL FONDO GUIDATO DA SPOSITO, LO STILISTA RESTA COL 10% - OPERAZIONE DA 390 MILIONI, L’OBIETTIVO ORA E’ CRESCERE SUI MERCATI ASIATICI


     
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    Maria Silvia Sacchi per il “Corriere della Sera”

     

    CAVALLI CAVALLI

    Le firme sono state messe. Dopo mesi di trattative, Roberto Cavalli ha ceduto a Clessidra il 90% della maison che ha fondato a Firenze negli anni Settanta. Lo stilista manterrà il 10%, un posto in consiglio di amministrazione e il ruolo di «ambasciatore» del brand con il compito, in particolare, di valorizzare il grande archivio della casa di moda. Sua moglie Eva Düringer resterà per il momento legata alla società, anche se con un ruolo sfumato.

     

    «Sono molto soddisfatto di aver portato a termine questa operazione con un partner italiano che, sono convinto, saprà valorizzare al meglio quanto ho costruito in una vita» ha commentato lo stilista. A trainare la nuova fase di Cavalli sarà un team guidato da Renato Semerari, nominato amministratore delegato. Il manager viene da Coty, la multinazionale dei profumi quotata a New York di cui è stato fino a ieri president, ma ha nel curriculum anche Guerlain (come ceo) e Sephora (ceo e president Europa). 
     

    CLAUDIO SPOSITO CLAUDIO SPOSITO

    «Sono contento che Renato Semerari abbia deciso di correre questa avventura – dice Francesco Trapani, il vicepresidente esecutivo di Clessidra che di Cavalli è il nuovo presidente –. Ha avuto responsabilità di gestire situazioni grandi e complesse e questo ci fa stare tranquilli. Ha una caratura internazionale. È un ottimo strategist. Infine, è una persona con cui si lavora volentieri: una caratteristica molto importante, soprattutto nella moda». A completare il gruppo di vertice, Peter Dundas, chiamato il mese scorso alla direzione creativa. 
     

    Non è stato reso noto il valore dell’operazione, ma indiscrezioni dei giorni scorsi indicavano il passaggio di mano per un valore d’impresa di 390 milioni, pari a un multiplo di 16 volte l’ebitda. Nel 2014 i ricavi consolidati erano stati pari a 210 milioni.

     

    Francesco Trapani Francesco Trapani

    Accanto a Clessidra, nel veicolo costituito per rilevare il controllo della maison, alcuni co-investitori di minoranza come il fondo L-Gam e Chow Tai Fook Entreprises della famiglia Cheng. «Cavalli ha un grande potenziale e noi aspettative molto elevate. Anche se, come tutti i fondi, prima o poi Clessidra uscirà, abbiamo una prospettiva di lungo periodo».

     

    Le linee di sviluppo poggeranno sul far crescere le categorie di prodotto nelle quali il brand è presente, come gli accessori, ma che non hanno ancora il peso dell’abbigliamento donna.

     

    Poi, sull’espansione geografica, perché Cavalli è ben presente in Europa e negli Usa«ma è molto assente in Asia». Infine, su una struttura efficiente, «valorizzeremo al massimo le risorse interne ma faremo ulteriori inserimenti dall’esterno». 
     

    Chiuso l’acquisto di Cavalli, Clessidra ha altri dossier in corso? «È un momento interessante. Nella moda però siamo lontani dall’annunciare qualcosa». 

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