Prete pedofilo
(LaPresse) - Sarebbero oltre 400mila le vittime abusi sessuali nella Chiesa cattolica in Spagna. Emerge dai dati presentati oggi dal difensore civico spagnolo, Angel Gabilondo al Congresso dei Deputati: il rapporto è stato commissionato dalla stessa Camera per far luce abusi ai danni di minori commessi in ambienti della Chiesa cattolica. Il resoconto, il primo ufficiale sul tema nel Paese iberico, contiene un’indagine su larga scala, condotta dalla società GAD3, secondo cui l’1,13% dell’attuale popolazione adulta in Spagna, circa 440.000 persone su 38,9 milioni, ha subito abusi nell’ambiente religioso.
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Di questi lo 0,6% ha subito abusi da parte di sacerdoti o religiosi, mentre il resto da parte di laici in ambienti cattolici. Lo studio è stato condotto intervistando oltre 8mila persone. Il difensore civico ha definito “insufficiente e tardiva” la risposta della Chiesa alle vittime, ha parlato dell’impatto “devastante” che l’abuso sessuale ha avuto sulle vittime e ha chiesto la creazione di un fondo statale per il pagamento dei risarcimenti.
“È necessario rispondere a una situazione di sofferenza e di solitudine che per anni è stata coperta da un silenzio ingiusto, quello di chi avrebbe potuto fare di più, o in altro modo, per evitarlo. Non è vero che tutti sapevano, ma non è vero che nessuno sapeva”, ha detto Gabilondo in conferenza stampa al Congresso dei deputati.
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Nel testo dell’informativa di oltre 700 pagine, sono raccolte le testimonianze dirette di 487 persone. Secondo quanto riferito dal difensore civico, un terzo delle vittime ha riferito di aver avuto sintomi da stress post traumatico, e un terzo di aver sofferto di depressione e di aver avuto pensieri suicidi.
“Questo rapporto non ha la pretesa di essere l’ultima parola né tanto meno una soluzione definitiva a un danno così grande, piuttosto aspira a contribuire alla presa di coscienza che la società spagnola ha iniziato, ricordando alla Chiesa cattolica e alle autorità pubbliche che la necessità di rispondere alle vittime rimane aperta”, ha affermato il difensore civico. Gabilondo ha chiesto alla Chiesa di fare uno “sforzo per aprire i suoi archivi” e ha riferito che, da parte di alcuni vescovi c’è stata una collaborazione mentre da parte di alcuni no. Il difensore civico ha comunque riconosciuto “un cambiamento di atteggiamento nella Chiesa”.
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“Confido in questo, per essere totalmente aperti ad affrontare la questione nella sua interezza. Perché le vittime non possono più aspettare”, ha aggiunto.
L’indagine sugli abusi ai danni di minori nella Chiesa cattolica è stata commissionata dal Congresso dei deputati spagnolo con una decisione presa quasi all’unanimità nel marzo del 2022, con l’unico voto contrario di Vox, ricorda El Paìs. Lo studio si è svolto nell’arco di 15 mesi e ha fatto seguito a indagini simili condotte in altri Stati, come in Francia, dove nel 2021 un’inchiesta ha stimato circa 330.000 vittime di abusi in ambito religioso.
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l difensore civico, che ha illustrato l’informativa, ha riconosciuto che la Spagna è “arrivata tardi”. Il rapporto è una “risposta necessaria” a chi ha visto la propria vita “devastata” a causa degli abusi subiti da bambino, ha affermato Gabilondo. L’indagine verrà consegnata nei prossimi giorni al governo spagnolo.
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