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Estratto dell’articolo di Ilaria Proietti per “il Fatto Quotidiano”
renato brunetta foto di bacco (1)
Al Cnel di Renato Brunetta è già arrivato il Natale con il suo carico di regali. E così dopo la variazione di bilancio approvata nelle scorse settimane non si bada a spese. L’ultima? Per la sua fedelissima Stefania Profili che può già brindare senza neppure aspettare la tredicesima: già percepiva 95 mila euro lordi l’anno come capo della segreteria del presidente: a far data 1 settembre ne prenderà altri 30 mila come segretaria personale di Brunetta. […]
Che poi, a ben vedere, il Cnel o meglio il suo presidente è davvero generoso con i suoi: anche la figlia di Stefania Profili ossia Giulia Mancini lavora a Villa Lubin e ha visto pure lei aumentare in un amen l’iniziale emolumento che è passato in pochi mesi da 20 mila a 30 mila euro anche se l’incarico di consigliere per la comunicazione istituzionale è rimasto lo stesso.
E non è cosa da poco, altro che pidocchierie specie perché per Mancini il Cnel è solo un dopo lavoro con cui arrotonda lo stipendio di 90 mila euro che percepisce come dirigente al Formez: vi era arrivata, piazzandosi prima in graduatoria, grazie al concorso bandito dal centro servizi che risponde al Dipartimento per la Funzione pubblica quando Brunetta era ministro della Pa e lei responsabile della sua comunicazione.
Quello con Profili e Mancini è un sodalizio ancora più antico: prima del Cnel e del ministero della Pubblica amministrazione, c’era stata la Camera.
Stefania Profili è infatti segretaria plenipotenziaria di Brunetta da tempo immemore, prima addirittura che divenisse presidente dei deputati di Forza Italia. Dove la di lei figlia Giulia aveva del resto mosso i primi passetti come addetta ai social degli azzurri a Montecitorio.
Poi di lì ha poi spiccato il volo, sempre in compagnia di mammà e di “zio” Renato che l’aveva portata con sé a Palazzo Vidoni per vederla poi approdare al Formez ma senza mai lasciarla veramente andare. Infatti appena arrivato al Cnel, tac! […]
[…] emerge del resto dagli aumenti dei costi illuminati dalla variazione al bilancio 2024: dove compare innanzitutto il primo milioncino di euro per gli emolumenti ripristinati ai vertici del Cnel grazie al governo Meloni. Ma anche le altre spese tra cui pubblicità e comunicazione che registrano un aumento di budget da 140 a 200 mila euro come anche le competenze per i collaboratori del presidente passate in un amen da 250 mila a 318 mila e questo al netto dei 300 mila euro già previsti per la sua segreteria.
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