1 - L'INCHIOSTRO PUÒ RESTARE NEI LINFONODI
Dal “Corriere Salute - Corriere della Sera”
FEDERICA PELLEGRINI TATUAGGIO
Sia il trauma di un ago che, arrivando nel derma medio profondo, crea migliaia di microcicatrici in pochi centimetri quadrati, sia i granuli di pigmento, che sono corpi estranei che resteranno per sempre tra le cellule, alterano la struttura cutanea, mettendo a rischio l' equilibrio e la normale vita delle cellule e delle ghiandole della pelle.
Già nelle prime ore successive al tatuaggio, l' inchiostro comincia a essere fagocitato dai globuli bianchi del sistema immunitario ed in seguito le cellule dendritiche trasportano piccole quantità di pigmento nei linfonodi loco-regionali.
Le particelle di inchiostro di maggiori dimensioni permangono indefinitamente all' interno dei fibroblasti nel derma, mentre una parte, nel corso degli anni, viene drenata nei linfonodi dove possono restare, senza però risultare nocivi.
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2 - STOP AL SUDORE DAI TATUAGGI?
Cristina Marrone per “Corriere Salute - Corriere della Sera”
Tatuarsi è ormai una moda e sempre più persone si regalano un disegno per sempre. Di fatto viene inserito inchiostro sotto pelle a una profondità vicina a quella in cui si trovano le ghiandole sudoripare. Alcuni ricercatori si sono chiesti se i tattoo potessero influenzare le funzioni di queste ghiandole. L' argomento non è ancora del tutto chiarito ma una recente ricerca pubblicata sul Journal of Applied Physiology, condotta in collaborazione fra diverse università Usa, ha svelato che la pelle tatuata produce meno sudore rispetto alla cute «senza inchiostro» ed è anche più salato.
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La produzione di sudore da parte delle ghiandole sudoripare è molto importante per la regolazione della temperatura corporea perché sudando si raffredda l' organismo. Se sulla pelle sono presenti diversi tatuaggi, specie se estesi su una superficie ampia, le ghiandole potrebbero danneggiarsi con relativa compromissione della loro funzione e conseguente rischio di surriscaldamento. Questo in ragione del fatto che l' applicazione di un tatuaggio può richiedere fino a 3 mila iniezioni cutanee al minuto, con possibili problemi alle ghiandole.
Per verificare l' ipotesi sono stati reclutate dieci persone con tatuaggi sulle braccia di almeno 5,6 centimetri quadrati, alle quali è stata misurata la temperatura interna, quella della pelle e il flusso sanguigno dopo aver chiesto loro di indossare un abito con una fodera in cui è stata infusa acqua calda a 48 gradi in modo che scaldasse tutta la superficie corporea.
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I risultati hanno mostrato che sia nelle aree tatuate sia in quelle libere da tatuaggi la sudorazione è iniziata nello stesso momento, suggerendo così che il segnale nervoso che innesca la sudorazione non è condizionato dalla presenza di tatuaggi. La pelle tatuata, però, ha prodotto in media il 15 per cento di sudore in meno rispetto a quella tatuata e, secondo i ricercatori, questo sarebbe collegato a un danno ghiandolare ragionevolemente riconducibili alle punture ripetute sulla pelle, anche perché in caso di tatuaggi piccoli il problema si è presentato in misura decisamente inferiore.
«Il limite di questa indagine è che è stato coinvolto un numero troppo esiguo di soggetti per consentire di trarre conclusioni definitive - avverte però Marzia Baldi, responsabile del reparto di Dermatologia di Humanitas Gavazzeni di Bergamo -. È chiaro comunque che in presenza di un singolo tatuaggio o di pochi e piccoli non sia il caso di allarmarsi. Se invece l' area ricoperta dall' inchiostro fosse piuttosto estesa e concentrata nelle zone ricche di ghiandole sudoripare come, fianchi, mani e piedi, volto, ascelle, avambraccio, i tatuaggi potrebbero interferire con la capacità della pelle di raffreddare il corpo dando così origine a problemi di termoregolazione che potrebbero provocare improvvisi, e potenzialmente pericolosi colpi di calore».
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Non è la prima volta che viene indagata la correlazione tra i tattoo e il sudore.
Uno studio condotto nel 2017 aveva concluso che la pelle tatuata sembrava produrre la metà del sudore rispetto alla cute priva di tatuaggi e anche in questo caso il sudore era più salato del normale.
Il motivo è che quando le ghiandole sudorifere producono il sudore, la pelle tende normalmente a riassorbire il sodio e gli altri elettroliti, ma nel corso dell' esperimento gli scienziati si erano accorti che in presenza di un tatuaggio tale riassorbimento veniva parzialmente bloccato, anche se non era stato chiarito se ciò dipendesse dall' inchiostro o dal trauma dell' incisione.
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Sul metodo utilizzato tuttavia (una piccola corrente elettrica per indurre la sudorazione), erano stati espressi dubbi perché diverso dal processo fisiologico.
Nel 2019, poi, un team australiano aveva deciso di studiare ulteriormente il problema e aveva misurato i tassi di sudorazione individuali in diverse posizioni sulla pelle di ogni partecipante.
Dopo 20 minuti di attività non furono però riscontrate differenze. L' indagine in questo caso è stata contestata perché non aveva considerato la temperatura interna o della pelle. E poiché la sudorazione è un meccanismo di raffreddamento del corpo, senza questi dati è difficile sapere se i tatuaggi abbiano davvero influenzato il processo. «È indubbio che i meccanismi non sono ancora stati chiariti perché le varie ricerche non sono del tutto esaustive. Occorrerà indagare ancora» conclude la dermatologa.
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