• Dagospia

    DITE A CONTE CHE PER IL CULO SI PRENDONO LE SUPPOSTE NON LE PERSONE – DOPO L’ENNESIMO SCHIAFFO O ATTEGGIAMENTO DI INDIFFERENZA (DOPPIO SCHIAFFO) RIFILATO DALLO SCHIAVO DI CASALINO, COLAO NON SI E’ DIMESSO SOLO PERCHE’ HA DATO LA SUA PAROLA AL CAPO DELLO STATO – FU INFATTI MATTARELLA A IMPORLO A UN CONTE CHE NICCHIAVA, PAUROSO DI ESSERE OSCURATO DAL SUPEMANAGER – AI PRIMI DI GIUGNO, UNA VOLTA PRESENTATO UN NUOVO DOCUMENTO, ABBANDONERÀ IL PREMIER AL SUO DISASTRO 


     
    Guarda la fotogallery

    LE DIMISSIONI (SMENTITE) DI COLAO

    TASK FORCE COLAO TASK FORCE COLAO

    Corriere.it - Intanto si rincorrono voci sulle dimissioni di Vittorio Colao, capo della task force per la Fase due. Domenica ha cercato Conte senza riuscire a parlarci, ma non si è dimesso. E per ora non lo farà. Il clima, però, non è dei migliori come dimostra il fatto che il premier non l’abbia quasi mai citato nei suoi interventi. Ai primi di giugno la task force presenterà un nuovo documento. A quel punto Colao potrebbe davvero lasciare per tornare a fare il suo lavoro.

    conte casalino conte casalino

     

    COLAO PARLA DAVANTI AL PREMIER DISTRATTO STORIA DI UN FEELING MAI SBOCCIATO

    annalisa cuzzocrea per “la repubblica”

     

    Nessuno si sorprenderebbe, se alla fine del mese Vittorio Colao dicesse: «Ecco qui, io vado». La task force guidata dall' ex ad Vodafone, appena rafforzata con cinque presenze femminili perché della parità di genere ci si era dimenticati, è divisa in sei gruppi di lavoro (più un settimo sulle policy) e ha presentato il suo "midterm report", un rapporto sull' avanzamento dei lavori, venerdì scorso nella mezz' ora faticosamente ritagliata dal premier.

     

    Colao Colao

    A parlare è stato il manager, a nome di tutti, ma Conte era alle prese con le Regioni e non ha dato esattamente l' idea di essere interessato. «Si distraeva, parlava al telefono», racconta chi era collegato e attendeva l' incontro da due ore e mezzo.

     

    Colao ha indicato i titoli di quella che, nelle prossime settimane, dovrebbe diventare la relazione della task force sulle esigenze del Paese dopo lo tsunami Coronavirus: per le imprese, il primo punto è una «riduzione significativa del sommerso», il secondo «un' iniezione immediata di liquidità fatta con strumenti come l' anticipo dei pagamenti della Pubblica amministrazione e la rinegoziazione dei canoni commerciali».

     

    CONTE E MATTARELLA CONTE E MATTARELLA

    Il capitolo Infrastrutture e Ambiente è collegato e vede al centro «un' accelerazione sulle infrastrutture di telecomunicazioni e digitali». Ci si sofferma sui troppi buchi nei trasporti, sulla necessità di estendere l' Alta velocità. Sulla digitalizzazione della Pa, il consiglio di Colao è «investire sul capitale umano».

     

    Servono innesti giovani, perché le cose funzionino diversamente. Sulla famiglia, si parla di incentivare il welfare aziendale e di contrastare la diseguaglianza di genere con la conciliazione dei tempi di vita (si tratta di puntare sull' occupazione femminile, visto che peggio dell' Italia in questo senso fa solo la Grecia.

    bancarotta x bancarotta x

     

    Sull' educazione, infine, scuola e università, il titolo è puntare su «inclusione e orientamento». L' idea è quella di lauree "professionalizzanti", strettamente collegate con il mondo produttivo, visto lo scollamento tra domanda e offerta di competenze.

     

    colao colao

    Per Colao e i suoi esperti, questi erano solo i titoli di interventi mirati su cui il governo dovrebbe mettersi al lavoro. La risposta di Conte, però, ha lasciato di stucco molti dei presenti. «Se avete qualche idea più specifica - ha detto il premier - discutiamola per inserirla nel prossimo decreto. Mettetevi in contatto con i miei ministri».

     

    capitalism coke capitalism coke

    Aveva annunciato 20 minuti, alla fine ne ha concessi 25, ma la task force che doveva essere - così era stato annunciato - al centro di tutto, è rimasta relegata nelle periferie di un' eterna videoconferenza. Senza connessione col resto. Senza la possibilità di incidere in alcun modo, almeno fino a questo momento.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport