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    UNA LETTERA DI CRISTOFORO COLOMBO, SCRITTA NEL 1493 A RE FERDINANDO II DI SPAGNA E ALLA REGINA ISABELLA, È STATA VENDUTA ALL'ASTA DA CHRISTIE'S PER QUASI 4 MILIONI DI DOLLARI - NEL DOCUMENTO DI 8 PAGINE "DE INSULIS NUPER INVENTIS", IL NAVIGATORE GENOVESE RACCONTA DI ESSERE SBARCATO SU ISOLE DELL'OCEANO INDIANO E NE DESCRIVE LA BELLEZZA, LA FAUNA E LA FLORA E PERSINO GLI INDIGENI, DICENDO DI AVERNE PORTATI ALCUNI IN SPAGNA - LA LETTERA È RIMASTA PER QUASI UN SECOLO IN UNA COLLEZIONE PRIVATA SVIZZERA E LA CASA D'ASTE AFFERMA DI...


     
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    Ritratto di Cristoforo Colombo Ritratto di Cristoforo Colombo

    Alessandra Baldini per l'ANSA

     

    Una lettera di Cristoforo Colombo del 1493 in cui il navigatore genovese racconta le sue impressioni su un gruppo di isole che afferma di aver da poco scoperto è stata venduta all'asta da Christie's per quasi 4 milioni di dollari. L'epistola De Insulis Nuper Inventis indirizzata da Colombo a re Ferdinando II di Spagna e alla regina Isabella è rimasta per quasi un secolo in una collezione privata svizzera e la casa d'aste afferma di aver fatto il possibile per assicurare che non sia un falso o che sia stata rubata come più volte successo in passato per documenti dello stesso tipo.

    De Insulis Nuper Inventis De Insulis Nuper Inventis

     

    La stima di partenza era tra uno e 1,5 milioni di dollari e il prezzo finale è svettato nell'ultima mezz'ora dell'asta nonostante la reputazione di Colombo, soprattutto negli Usa, recentemente sia stata sottoposta a una profonda rivalutazione. Del documento di otto pagine in latino furono stampate a Roma molteplici copie con l'obiettivo di diffondere in Europa la notizia del viaggio di Colombo: studiate dagli esperti e concupite dai collezionisti di libri rari, non stupisce che abbiano tentato ladri e falsari nel corso degli anni.

    CRISTOFORO COLOMBO CRISTOFORO COLOMBO

     

    La scorsa estate una versione dell'incunabolo sottratta alla Marciana decine di anni fa e finita in buona fede nelle mani di un collezionista di Dallas è stata restituita all'Italia grazie alla collaborazione tra i carabinieri del nucleo Tpc e l'autorità giudiziaria degli Stati Uniti. "Abbiamo seguito una serie di indizi e linee di indagine, nessuna delle quali ha portato ad alcunchè di sospetto", ha assicurato, nel caso della lettera di Christie's, Margaret Ford, la specialista di libri e manoscritti della casa d'aste. Nella lettera, Colombo afferma di essere sbarcato su isole dell'Oceano Indiano.

    CRISTOFORO COLOMBO CRISTOFORO COLOMBO

     

    Descrive la bellezza della zona, il canto degli uccelli, le palme, le grandi montagne e i fiumi e parla anche degli indigeni "timidi e paurosi", dicendo di averne portati alcuni in Spagna. Il testo - l'equivalente di un comunicato stampa del 15/o secolo - era stato originariamente scritto in spagnolo e la corte di Madrid lo inviò a Roma per farlo tradurre in latino e stampare massimizzandone la diffusione.

    La rotta del primo viaggio di Colombo La rotta del primo viaggio di Colombo

     

     In un paragrafo introduttivo si rende omaggio a Colombo come a un uomo "a cui il nostro tempo deve un grande debito". Del testo spagnolo originario almeno una copia è sopravvissuta al passare dei secoli ed è attualmente conservata alla New York Public Library. Della edizione venduta da Christie's circa 30 esemplari sono in musei e solo una o due in mani private, rendendo quella passata oggi di mano "un documento di grande rarità", ha detto Ford.

    La Santa Maria in un dipinto di Leutze La Santa Maria in un dipinto di Leutze

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