Michael Miller per “People”
judy garland sul set
In ‘Il mago di Oz’ gli amabili Mastichini aiutavano Dorothy a seguire la strada di mattoni gialli, ma la realtà era tutt’altra. Nel nuovo memoir di Sid Luft, marito di Judy Garland dal 1952 al 1965, l’attrice era ripetutamente molestata dai nani: «le hanno reso la vita sul set impossibile, le mettevano sempre le mani sotto la gonna. Erano uomini quarantenni e pensavano che tutto gli fosse concesso perché erano piccoli».
judy garland in the wizard of oz
La Garland aveva accennato alla questione già in un’intervista del 1969: «Erano ubriaconi». A Hollywood si dice da anni che quei nani, oltre cento, facessero orge alla Caligola, si dedicassero al gioco d’azzardo e andassero a prostitute. Dal canto loro i nani hanno sempre negato, lamentandosi di essere stati sfruttati: «Come fai ad ubriacarti se guadagni 50 dollari a settimana?» si chiede Jerry Maren, 97 anni, l’ultimo rimasto in vita.
garland in the wizard of oz
In ‘Judy and I: My Life with Judy Garland’, Luft descrive Judy come una donna con i nervi a pezzi e piena di insicurezze, autodistruttiva e con tendenze suicide, ma anche un genio, il più grande talento mai visto. Abusava di alcol e benzedrina, morì a 47 anni per overdose di barbiturici.
judy in versione dorothy judy garland alcolista e tossicodipendente judy garland in il mago di oz judy garland talento e tragedia sidney luft e judy garland 1957